[Redditolavoro] a torino - forte contestazione a fassino PD fornero no tav e scontri

procomta ro.red at libero.it
Tue May 1 18:28:13 CEST 2012


Fassino contestato al corteo di Torino  Primo maggio di tensione a Torino, 
fischi al sindaco Piero Fassino e scontri tra polizia, precari e No Tav. 
Finito il tradizionale corteo del Primo Maggio, alcuni esponenti No Tav e 
giovani dei centri sociali (circa cinquecento) si sono diretti davanti al 
municipio con l'obiettivo di issare sul balcone, salendo su una scala 
appoggiatta ad un camioncino, due striscioni per chiedere la liberazione 
degli attivisti No Tav ("Liberi tutti, liberi subito") arrestati qualche 
mese fa per gli scontri al cantiere di Chiomonte. Dall'interno, dove era 
presente anche Fassino, sono intervenuti due vigili che lo hanno impedito. È 
stato lanciato un fumogeno. A quel punto la situazione è precipitata ed è 
scattata la carica della polizia che ha disperso i manifestanti. Dei due sul 
balcone uno è stato bloccato, l'altro,  Francesco Richetto,  è rimasto in 
bilico sul balcone. Alla fine i due sono scesi dopo aver issato la bandiera 
No Tav e ammainato quella italiana. Altri tafferugli si sono registrati in 
piazza San Carlo, dove si stava esaurendo la coda del corteo. Un gruppo 
misto formato da No Tav e esponenti dei centri sociali ha atteso lo spezzone 
del Pd. Prima sono volati insulti con il servizio d'ordine dei Democratici, 
poi il parapiglia. Alla fine sono intervenute le forze dell'ordine per 
riportare la calma.

La giornata era iniziata con una contestazione dei centri sociali appena 
partito il corteo del Primo maggio. Un gruppo di una trentina di esponenti 
di Askatasuna, dopo aver aggirato il servizio d'ordine dei sindacati, è 
entrato in via Po da via Sant'Ottavio urlando: "Fuori Fassino dal corteo". 
La polizia e' subito intervenuta isolando i contestatori. Le forze 
dell'ordine hanno poi respinto il gruppo, inseguendo i ragazzi nelle vie 
laterali ed evitando cosi il contatto fra loro e la testa del corteo. 
Durante i dieci minuti di tafferugli è esplosa anche una bomba carta. La 
polizia ha  fermato quattro militanti di Askatasuna, portati in questura. 
Uno è stato rilasciato nel primo pomeriggio.

Il corteo è poi ripreso, Fassino è rimasto in testa alla marcia verso piazza 
San Carlo, blindatissimo tra cordone delle forze dell'ordine e servizio 
d'ordine dei sindacati. "Ogni Primo maggio abbiamo avuto delle 
contestazioni, l'importante sono le migliaia di persone che stanno qui 
dietro gli striscioni, io sto bene". Proseguivano intanto i fischi da parte 
di alcuni cittadini che gridavano "fuori la polizia dal corteo".

All'altezza di piazza Castello altri contestatori: precari delle cooperative 
e maestre delle scuole materne del comune, No Tav ed esponenti della Cub, 
cui è stato vietata la partecipazione alla manifestazione sindacale. Sono 
stati seguiti per tutta via Roma da un cordone di polizia e per tutto il 
tragitto hanno continuato a fischiare il sindaco e tutti i politici presenti 
al corteo, l'ex sindaco Sergio Chiamparino, l'onorevole Cesare Damiano, i 
tre segretari di Cgil, Donata Canta, Uil, Gianni Cortese, Cisl, Nanni Tosco.

Altre bordate di fischi contro Piero Fassino quando il sindaco ha cominciato 
a parlare dal palco di piazza San Carlo, affollata di 20 mila persone, 
secondo le stime di Cgil, Cisl e Uil. Il primo cittadino, alla guida del 
Comune da quasi un anno, ha detto che "il fischio non è mai stato un 
argomento di discussione. Lo fa chi ha impedito di parlare a Bonanni e chi 
tirava i bulloni a Trentin e non ha mai capito come ci si batta per 
difendere veramente i lavoratori. Che invece è il mio impegno da sindaco e 
del Comune. Lo spirito del primo maggio deve essere unitario". Molte delle 
contestazioni sono arrivate da quella porzione di piazza in cui si erano 
radunate molte della maestre d'asilo che a giugno verranno licenziate perché 
il Comune non potrà rinnovare i contratti a tempo determinato. "Stiamo 
lavorando per risolvere il problema - ha spiegato Fassino che ha anche 
ricevuto  applausi dalla piazza - il caso non è stato creato da noi ma dalla 
situazione economica generale del Paese"

Dopo il sindaco è intervenuto il segretario provinciale della Cisl, Nanni 
Tosco, in rappresentanza di tutti e tre le sigle confederali. Anche per lui 
fischi dalla piazza.

Sugli incidenti sono intervenuti i sindacati di polizia. Per Pietro Di 
Lorenzo, segretario provinciale del Siap "quello che è accaduto purtroppo 
non è nulla di nuovo. Sono i soliti i professionisti del disordine che, 
ancora una volta, hanno cancellato la presenza e la voce di chi è sceso in 
piazza per dimostrare la propria angoscia". "I violenti legati ad Askatasuna 
hanno tentato di rovinare la festa del 1 maggio di Torino con un vile 
tentativo di aggressione al sindaco Fassino, subito sventato dalla polizia" 
dicono Massimo Montebove e Silverio Sabino, consiglieri nazionali del 
sindacato di polizia Sap.
A Fassino sono arrivati attestati di solidarietà della segreteria regionale 
del Pd: "In piazza gli abituali professionisti dell'antagonismo e della 
provocazione che nulla hanno a che vedere né con la democrazia né con le 
ragioni che ispirano la festa dei lavoratori". Poi Chicchitto del Pdl, il 
sindaco di Roma, Alemanno, e il consigliere regionale della Lega Nord, 
Carossa, che chiede di sgomberare i centri sociali. E il consigliere 
comunale Maurizio Marrone del Pdl annuncia querela nei confronti dei 
manifestanti per vilipendio alla bandiera.

 Nel pomeriggio è arrivata il ministro Elsa Fornero per partecipare alla 
cerimonia della consegna delle Stelle al merito. E' stata contestata da 
poche decine di persone a Torino mentre entrava al Conservatori. Un gruppo 
di circa trenta esponenti di Resistenza viola e dei centri sociali, che 
presidiava in piazza dalle 16 e 30, è salito sulle panchine e quando Fornero 
è scesa dall'auto, ha fischiato e gridato "Vergogna". Anche un altro gruppo 
di poche decine di No Tav ha gridato insulti al ministro, ma era tenuto a 
metri di distanza dalle forze dell'ordine. La piazza è blindata dalle forze 
dell'ordine e chiusa al traffico.




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