[Redditolavoro] Fw: il punto della situazione
procomta
ro.red at libero.it
Mon Jun 25 07:33:04 CEST 2012
dal blog quotidiano
http://proletaricomunisti.blogspot.com
Il Vertice europeo tenutosi a Roma ha rappresentato un davvero pallido
tentativo di unità nell'intervento nella crisi onde evitare che si aggravi.
Il segnale politico venuto dalle elezioni greche, insieme ai precedenti
segnali venuti dalle elezioni spagnole e francesi mostrano che, sia pur con
qualche contraddizione, i governi nazionali restano allineati alla soluzione
tedesca della crisi e le pressioni sulla Merkel non cambiano la sostanza del
problema, la palla ritorna sempre e comunque ai governi nazionali che
cercano di gestire le soluzioni nazionali scaricando la crisi sugli operai e
le masse popolari, sui lavoratori del Pubblico Impiego e sullo Stato
sociale.
Anche la politica di Hollande potrà cambiare le forme ma non la sostanza dei
problemi.
Comunque le aperture dell'ultimo Vertice verso ulteriori fondi da immettere
nel circuito e l'accenno alla Tobin tax servono a rafforzare l'unità e
l'immagine di questi Vertici per consentire ai vari governi di contenere la
crisi di consenso.E' sulla crisi di consenso che ora fondamentalmente si
lavora.
Le borghesie imperialiste europee fronteggiano un problema interno. Quello
rappresentato dall'estrema destra sia esplicita, Le Pen, Alba dorata greca
che implicita, molto più pericolosa, interna alle attuali maggioranze e che
nell'accentuarsi della crisi e delle contraddizioni verrà ancora più allo
scoperto in ognuno dei paesi, nelle forme adatte. Nel nostro paese questa
estrema destra si chiama e continua a chiamarsi Silvio Berlusconi, che lungi
da essere un cane morto come si sono affrettati a dichiarare tutti, è lì a
sostenere il governo tecnico, come la corda sostiene l'impiccato.
La dittatura dei tecnici fa leva sulle contraddizioni nella maggioranza
governativa per marciare decisa nelle riforme richieste dalla borghesia e
nella loro estensione in tutti i campi della società - vedi articolo
sull'ultimo numero di giugno di proletari comunisti - ma chiaramente
accentuandosi con questo agire la crisi di consenso verso le masse popolari
e divenendo il PD di Bersani il suo principale puntello, apre la strada al
riemergere dell'estrema destra berlusconiana come soluzione. Berlusconi da
causa vuole trasformarsi in soluzione. E in questo filone confluiscono, che
lo vogliano o no, l'antipolitica e il grillismo.
Monti e PD stendono un tappeto dorato a questa situazione.
Questi movimenti interni alla borghesia hanno nei confronti delle masse
popolari un solo e unico sbocco: moderno fascismo come sistema di
trasformazione dello Stato, fascismo padronale e neo corporativismo, Stato
di polizia per contenere e reprimere le lotte proletarie, i movimenti di
opposizione.
La mancata assunzione della categoria del moderno fascismo come fenomeno
globale, dalla fabbrica allo Stato, dallo Stato alla fabbrica, dal sociale
al politico e dal politico al sociale, è l'elemento debole delle forze che
sono effettivamente all'opposizione della borghesia, del suo Stato e dei
suoi governi, così pure del sindacalismo di base e di classe e dei
movimenti. La visione di quest'insieme di forze dell'attuale stato della
situazione risulta complessivamente edulcorata e l'orizzonte resta
complessivamente riformista e socialdemocratico, anche quando la denuncia è
forte, la lotta è vera e gli obiettivi dichiarati più radicali.
Per i comunisti conseguenti e le avanguardie proletarie coscienti non si
tratta certo di giudicare e stare a guardare, ma di agire con determinazione
su tutti i piani, ideologico, teorico, politico, culturale, organizzativo,
ponendosi alla testa e non alla coda delle lotte e dei conflitti comunque in
corso in tutti i campi, per costruire con spirito critico e senso pratico
gli strumenti necessari all'obiettivo della guerra di classe e della 'nuova
Resistenza' per il potere proletario.
Questa linea vale per la costruzione del Partito, per lo sviluppo del Fronte
Unito, per l'organizzazione della Forza combattente.
Proletari comunisti / PCm - Italia.
24 giugno
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sommario
editoriale
la dittatura dei tecnici si estende in tutti i campo
la fiom fa politica .. ma in che direzione ?
all'interno
- La riforma del lavoro e l'attacco all'art. 18
- Fiat, la situazione e la lotta a Termini Imerese
- Il nuovo contratto dei metalmeccanici
- Papa Ratzinger al convegno mondiale della famiglia lancia una nuova
crociata
- Ancora sulle uccisioni delle donne
- Avanza una nuova riforma della scuola peggiore di quella Gelmini
- Canadà, un gigantesco movimento degli studenti fronteggia la repressione
- Milano: condannati compagni comunisti dalla santa inquisizione del
capitale
- 19 giugno: ora e sempre solidarietà con i prigionieri politici
rivoluzionari e lotta contro la repressione
- Vertice Nato per corsa agli armamenti e imperialismo ... il ruolo
dell'Italia
- Siria, verso una nuova guerra di aggressione. Dichiarazione congiunta dei
maoisti franco-italiani
- Verso una conferenza internazionale di sostegno alla guerra popolare in
India
manifesto nazionale
La crisi del capitalismo non ha altra soluzione che la rivoluzione
proletaria.
Per fare la rivoluzione serve il Partito, reparto d'avanguardia della classe
operaia, basato sulla teoria marxista-leninista-maoista,
un Partito Comunista di tipo nuovo,
serve un fronte unito delle masse oppresse diretto dal proletariato,
serve una forza combattente per rovesciare lo Stato del capitale
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