[Redditolavoro] I poliziotti si possono filmare, ma... il ministero dell'interno chiede e il Garante risponde
cobas slai s.c. palermo
cobas_slai_palermo at libero.it
Sat Jun 16 12:34:13 CEST 2012
per informazione
Ministero dell'Interno. Le immagini solo per fini di giustizia
I poliziotti si possono filmare
La privacy vale su YouTube
Filmare le forze dell'ordine in servizio è sempre possibile. Ma poi le
immagini non possono essere sempre diffuse: dipende da caso a caso e
l'utilizzabilità è garantita solo per fini di giustizia, quindi per esempio per
presentare un ricorso contro vigili che hanno comminato una multa ingiusta o
una denuncia contro agenti troppo violenti. Questi sono i paletti posti dal
Garante della privacy con la nota del 5 giugno (protocollata col numero 14755),
con cui si risponde a un quesito del ministero dell'Interno.
Il dicastero era stato a sua volta interpellato da vari corpi di polizia sul
tema della filmabilità delle pattuglie appostate per controlli stradali: da
anni, non sono pochi i cittadini che, temendo di aver preso una multa, tornano
indietro per documentare che gli agenti non li hanno fermati subito pur
potendolo fare. Oppure filmano disparità di trattamento, omissioni, “imboscate”
e altre irregolari vere o presunte.
La risposta del Garante è valida non solo per questi casi, ma per tutte le
situazioni che riguardano funzionari pubblici, incaricati di pubblico servizio
e pubblici ufficiali fotografati o filmati mentre sono “impegnati in operazioni
di controllo o presenti in manifestazioni o avvenimenti pubblici” o comunque
nell'esercizio delle loro funzioni. Le riprese sono di per sé possibili sempre,
tranne quando ci sia un espresso divieto dell'autorità pubblica. Il problema
sta nel successivo utilizzo delle immagini, che è soggetto a tutti i limiti
previsti dal Codice della privacy. Si ricade nell'ambito di applicazione di
questa norma, perché “le immagini e i filmati – osserva il Garante – rientrano
infatti nella definizione di dato personale e sia la loro acquisizione che ogni
forma di loro diffusione costituiscono un trattamento di dati ai quali si
applica la disciplina del Codice privacy.”
nel concreto ciò implica che le immagini possono essere tranquillamente
allegate a ricorsi al giudice o alle segnalazioni ai superiori degli agenti,
affinché prendano provvedimenti disciplinari. La diffusione delle immagini
stesse può invece avvenire solo rispettando la dignità delle perone ritratte
(si veda la scheda qui a sinistra).
Quindi, per esempio, occorrerà stare attenti a postare su YouTube filmati di
denuncia sui comportamenti di agenti, un po' più di “libertà” hanno i
giornalisti, che devono valutare se le immagini sono di interesse generale e,
se sì, possono pubblicarle,. Ma devono comunque evitare di mostrare
particolari sensibili che nulla aggiungono al senso della notizia.
*** La parola chiave***
Dignità della persona
°Il concetto di dignità della persona, presente innanzitutto in varie
convenzioni internazionali e nella Carta europea dei diritti dell'uomo,
applicato alla privacy comprende tutte quelle situazioni in cui un essere umano
è vulnerabile (per esempio, se ferito, morto o caduto) e quelle di carattere
prettamente privato (per esempio, quando si è in pose sconvenienti).
More information about the Redditolavoro
mailing list