[Redditolavoro] comunicato sindacale sulla lotta degli operai presso l'appalto Ikea di Piacenza

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Sat Jun 16 11:12:20 CEST 2012


Dall’Ikea di Piacenza, un nuovo segnale di dignità operaia

 

Ieri, 14 giungo, alle 5.00 del mattino oltre 200 operai in forza ai
magazzini del deposito centrale dell’IKEA a Piacenza sono entrati in
sciopero.

Dopo il tentativo andato a vuoto, nei giorni precedenti, di avviare una
trattativa con il consorzio CGS e le tre cooperative ad esso associate,
Cristall, Euroservizi e San Martino, la maggioranza dei lavoratori iscritti
al Si-Cobas decideva di mandare un segnale forte e chiaro alla controparte.

La piattaforma sindacale richiedeva sostanzialmente il rispetto degli operai
da parte dei responsabili, l’equità nella distribuzione del lavoro, giusti
livelli di inquadramento e giuste retribuzioni, carichi di lavoro in linea
con gli standard di sicurezza, applicazione di un unico contratto, il CCNL
trasporto e Logistica, per tutti gli operai in appalto ai magazzini a fronte
del fatto che la coop. San Martino applica invece il contratto Multiservizi.

Alla base di questa elementare piattaforma e della determinazione degli
operai a cambiare le cose, una profonda voglia di riscatto e di affermazione
della loro dignità, alimentata dalle tenaci e generose lotte che sono state
recentemente protagoniste nel polo logistico piacentino - dalla TNT alla GLS
- e puntualmente sostenuta dai lavoratori accorsi ad appoggiare i loro
compagni in sciopero.

Un fatto, questo, che rappresenta, probabilmente, il contenuto più alto di
ogni singola vertenza: l’unità e la solidarietà dei lavoratori.

Dinnanzi al blocco dei magazzini e alla pressoché totale adesione degli
operai in appalto al deposito Ikea, la proposta di un incontro presso la
Provincia con le parti sociali giungeva in mattinata. Valutatone l’esito
sostanzialmente insoddisfacente da parte dell’assemblea e vista l’ostilità
della controparte a riconoscere formalmente il Si-Cobas, sostenuta dalla
complicità dei confederali che nei giorni scorsi avevano tentato invano di
fare delle assemblee con i lavoratori nei magazzini che si erano rifiutati,
si decideva di mantenere lo sciopero organizzandosi per affrontare la notte
ed i giorni successivi.

Stamani di buon ora c’è stato l’intervento della polizia in assetto
antisommossa e dopo una serie di valutazioni i lavoratori decidevano di
permettere il passaggio dei camion decisi, però, a non voler far entrare
lavoratori esterni chiamati per sostituirli. Mentre i delegati del Si-Cobas
erano in trattativa con il Consorzio e le cooperative, è partita una carica
della polizia contro alcuni scioperanti che si erano avvicinati ad una
macchina di operai non in forza ai magazzini Ikea chiamati per rimpiazzarli.
Una pratica antisindacale con l’obbiettivo di minare l’efficacia dello
sciopero non tollerabile da chi lotta per difendere i propri diritti e che
molto spesso viene difesa ed assunta dalle forze di polizia, così come è
pesantemente successo nei giorni scorsi a Basiano contro i lavoratori in
appalto ai magazzini del Gigante, pestati ed incarcerati.  

La compattezza, la determinazione, l’unità e la solidarietà dei lavoratori è
stata la chiave di volta per compiere un primo passo in avanti che mentre
rafforza e fa crescere la consapevolezza e la forza di un movimento di
operai, nella maggior parte immigrati, che con grandissima dignità rompe con
il ricatto e la paura, riesce a raggiungere e conquistare dei risultati. 

Sul piano della trattativa, il formale riconoscimento della struttura dei
delegati ed il rispetto della libertà di scelta dei lavoratori di
associazione al sindacato, è stata la mediazione che ha portato alla
sottoscrizione di un accordo articolato in una serie di punti già espressi
dalla piattaforma sindacale. 

Banale e non veritiera l’affermazione che si legge nel comunicato diffuso
dal consorzio Cgs delle coop subappaltatrici che recita: “la protesta non
riguardava problemi sostanziali ma esclusivamente alcuni aspetti di
carattere organizzativo subito superati”.

I lavoratori del deposito Ikea hanno scioperato non per problemi
organizzativi ma per questioni sostanziali e non demanderanno, da oggi in
poi, agli “organi di vigilanza” la certificazione dei comportamenti del
Consorzio e delle cooperative, ma saranno essi stessi che vigileranno perché
nessuno, meglio di loro, può adempiere a questo compito e che valuteranno se
i problemi sono superati o persistenti. Così come saranno, sempre loro, a
valutare se certi “personaggi” hanno o non hanno “a cuore l’interesse vero
dei lavoratori”. 

Piacenza, 15/06/2012

Sindacato Intercategoriale Cobas

 

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Di seguito riportiamo il comunicato diffuso dal consorzio Cgs delle coop
subappaltatrici, S. Martino, Euroservizi e Cristall

Si è positivamente conclusa la serrata agli stabilimenti Ikea di Le Mose che
da venerdì pomeriggio hanno riaperto l’attività, segno che la protesta non
riguardava problemi sostanziali ma esclusivamente alcuni aspetti di
carattere organizzativo subito superati.
CGS, consorzio di riferimento con le associate Cristall, Euroservizi e San
Martino, fanno presente che a differenza di altri episodi verificatisi in
passato in depositi della logistica, l’applicazione del contratto ed il
rispetto della normativa in fatto di lavoro non è mai stata in discussione,
anzi, le stesse società, rivendicano la correttezza dei propri comportamenti
come ripetutamente certificato dagli organi di vigilanza.
Le cooperative stesse sono altresì dispiaciute che questo episodio,
sovralimentato da personaggi che non sempre hanno a cuore l’interesse vero
dei lavoratori, possa in qualche maniera accumunare chi, anche nel nostro
territorio, fa dell’evasione contributiva e del caporalato la regola con
chi, invece, ha a cuore la integrità del lavoro, dei lavoratori e delle
proprie famiglie, fra l’altro in un momento così difficile e drammatico.
Consorzio CGS, coop. Cristall, coop. San Martino e coop. Euroservizi colgono
altresì l’occasione per ringraziare l’opera del Questore, dott .Calogero
Germanà e dei suoi funzionari, degli assessori Andrea Paparo e Luigi Rabuffi
che con la loro opera hanno consentito la positiva e pacifica soluzione
della vicenda.

 

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