[Redditolavoro] Fw: VIDEO_Il comitato mogli degli operai il 2 Giugno ad Acerra_La parola alle donne
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Mon Jun 4 14:46:59 CEST 2012
http://www.youtube.com/watch?v=-VE6bXXIXQA
La parola alle donne. Il comitato
mogli degli operai il 2 Giugno ad Acerra.
C’è un qualcosa in questo movimento che non ha eguali…è la presenza
massiccia, preponderante delle donne, un aspetto che può essere quel fattore
decisivo in grado di scardinare un sistema anti popolare.
Si perché le donne non lottano mai per loro stesse…lottano per i propri
figli…lottano per gli altri…lottano per il futuro…e non per il
presente…proprio il contrario di quanto fa la società tutta che vive di
apparenza e del contingente.
Una vera e propria rivoluzione del pensiero, che parte dal basso, dalle
mogli degli operai, da quelle donne che riescono, con i loro sacrifici
quotidiani, a gestire l’ingestibile…
Sulla locandina, che presenta la manifestazione d’Acerra, c’è scritto:
“Siamo le donne, le mogli di quegli operai della Fiat di Pomigliano, della
Fincantieri, quelle precarie siciliane o dei precari siciliani, quelle dei
nostri mariti della Telcom o noi stesse licenziate, quelle che senza tuta
blu hanno il cuore blu, la testa blu, gli occhi blu…hanno cioè dentro di
loro il significato del passato, le difficoltà del presente e la voglia di
un futuro migliore per i loro figli...” .
Nulla a che fare con chi vive per il “successo”, per quell’apparenza di cui
la nostra società si nutre. Ad Acerra c’è chi dell’apparenza non sa che
farsene e meno che meno del successo, ad Acerra c’è chi sulla pelle, nelle
parole, nella mente ha l’odore e il sapore reale della vita, quella fatta di
affetti, di solidarietà, di ideali, di sogni, di lotta, di pane e di fame…di
concretezza e di impegno.
Alta e forte la denuncia che viene dalle donne contro il piano Marchionne,
che ha ridotto gli stabilimenti della Fiat, con l’accordo dei sindacati
firmatari, a veri e propri lager e che ha lasciato per strada migliaia di
famiglie…nel silenzio generale. Indignata la risposta al presidente del
consiglio Monti, che, da consumato travet delle banche, cancella i diritti
della gente e preserva, sotto l’ala protettiva del Presidente della
Repubblica, i privilegi delle innumerevoli “caste” italiane…dai banchieri ai
politici…e parla di unità nazionale, quando sono i suoi decreti che ne
distruggono il senso.
“Due facce della stessa medaglia…due facce di una lotta di classe non
dichiarata, ma attuata e attuale contro il popolo, contro chi lavora, chi è
disoccupato, chi è cassintegrato…contro chi non ha”.
Proprio ieri a Roma sfilavano le truppe per la celebrazione voluta e
confermata a tutti i costi dal Presidente Napolitano. Una festa, a detta di
chi la difende, utile a ricordarci la nostra storia. Ma la nostra storia non
era lì rappresentata da nessuno dei presenti. La nostra storia è quella
della gente che ha lottato contro il dittatore, che ha sofferto sotto la
dittatura, che ha ricostruito quando c’era da ricostruire e ha combattuto
quando c’era da combattere.
Nulla a che vedere con quelle istituzioni che oggi, più di ieri, offendono e
stravolgono, con i loro atti, le conquiste di chi, questa repubblica, l’ha
voluta…anche a costo della propria vita.
Ed è questo il nesso che lega alla celebrazione di ieri la manifestazione di
Acerra. Ad Acerra c’erano i veri eredi di quegli ideali di libertà e
solidarietà su cui si basano i fondamenti della nostra costituzione e della
nostra democrazia.
Le donne lo hanno detto con chiarezza…noi vogliamo riprenderci ciò che ci
stanno rubando…e non stanno rubando solo gli stipendi, ma il senso stesso
dello Stato…della democrazia…di questa repubblica.
Ad Acerra ho respirato aria di rinascita.
IlPasquino
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