[Redditolavoro] al tribunale di taranto - un gruppo di capi e qualche operaio idiota

cobasta cobasta at libero.it
Tue Jul 31 13:12:22 CEST 2012


    Processo all'Ilva

E' il giorno degli interrogatori di garanzia per i dirigenti ed ex dirigenti 
dell'Ilva di Taranto, dove nel frattempo gli operai mettono a punto la 
protesta. Emilio Riva, il ragioniere dell'acciaio, e suo figlio Nicola 
scelgono di restare in silenzio. Interrogati per rogatoria in Milano, si 
avvalgono della facoltà di non rispondere. Così, stando alle indiscrezioni, 
hanno fatto anche i sei manager del gruppo arrestati giovedì scorso. Sono 
arrivati in tribunale a Taranto con i cellulari della polizia penitenziaria. 
All'ingresso una delegazione di circa sessanta tra operai e capiturno, li ha 
accolti tra gli applausi. Slogan, solidarietà e applausi anche all'uscita 
del tribunale. "Liberi, liberi - hanno gridato i deipendenti del gruppo - 
libertà per chi lavora".

Per il giudice, nonostante le dimissioni dai vertici, è Emilio "il vero 
dominus del gruppo. Era perfettamente al corrente - scrive il gip 
nell'ordinanza che ne ha disposto gli arresti - di tutte le gravi lacune e 
disfunzioni che caratterizzavano lo stabilimentoa livello di prestazioni 
ambientali. Eppure nonostante ciò, a parte qualche opera di maquillage, come 
è stato evidenziato nei processi di cui si è detto, nulla ha ritenuto di 
realizzare (...) Si è comportato come se il problema non esistesse. Un 
atteggiamento che lascia senza parole e dimostra, al di là di ogni dubbio, 
la volontà di continuare pervicacemente in un' attività criminale e 
pericolosa per la salute delle persone".

Oltre
ai Riva padre e figlio, che gli è succeduto nella carica e si è dimesso un 
paio di settimane fa, sono coinvolti anche l'ex direttore dello stabilimento 
di Taranto, Luigi Capogrosso, il dirigente capo dell'area del reparto 
cokerie, Ivan Di Maggio, il responsabile dell'area agglomerato, Angelo 
Cavallo. A loro si sono aggiunti, altri tre dirigenti che hanno assunto 
incarichi in tempi più recenti: Marco Andelmi, capo area parchi, Salvatore 
De Felice, capo area altoforno e Salvatore D'Alo, capo area acciaieria 1 e 2 
e capo area Crf. Sono accusati, a vario titolo, di disastro ambientale 
colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di 
cautele contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni 
pubblici, getto e sversamento di sostanze pericolose. In più si è aggiunto 
anche il sospetto di "corruzione in atti giudiziari" per una sospetta 
mazzetta versata a un perito incaricato di eseguire delle indagini sulle 
emissioni dello stabilimento.




More information about the Redditolavoro mailing list