[Redditolavoro] Fw: Capannone sotto il sole operaio muore a 39 anni
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Wed Jul 11 12:39:55 CEST 2012
Subject: Capannone sotto il sole operaio muore a 39 anni
La tragedia in un'azienda di carpenteria metallica a Voltri. Colpito da un
malore, l'uomo si è accasciato a terra ferendosi al volto
Il caldo, in una giornata particolarmente afosa ed umida, dentro un
capannone industriale esposto al sole, privo di impianti di condizionamento
dell'aria. Questa concatenazione di cause, aggiunta ai ritmi pesanti di
lavoro, probabilmente è stata determinante a scatenare il malore di Gabriele
Traverso. Anche se c'è da dire che l'operaio, di appena 39 anni, fumava ed
era leggermente sovrappeso. Tuttavia, i famigliari sostengono che l'uomo in
passato non aveva mai accusato alcuna patologia cardiaca o respiratoria che
potesse far pensare al peggio.
Ieri, poco dopo l'una, Traverso era davanti alla sua macchina da pressa
della ditta Atena, piccola azienda di carpenteria metallica di Voltri.
Improvvisamente, i colleghi lo hanno visto accasciarsi e cadendo si è anche
procurato una ferita al volto che probabilmente ha contribuito a stordirlo
ancora di più. Gli altri operai hanno tentato di fargli riprendere i sensi,
senza esito. Così come vane sono risultate le pratiche rianimatorie da parte
del medico e dell'infermiere del "118", spediti in via delle Fabbriche 35
dalla centrale operativa del soccorso. Un decesso che ricorda il caso del
calciatore Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno che si è
accasciato sul capo del Pescara durante la partita del campionato di serie
B.
Ieri, a Voltri, nel capannone situato lungo la strada che fiancheggia il
torrente Cerusa e risale l'omonima valle, dove peraltro è insediata una
miriade di piccole aziende artigiane, sono giunti anche gli agenti delle
Volanti,
la Polizia Scientifica, il medico legale della Asl Tre ed i medici
dell'Unità Operativa Sicurezza e Ambienti di Lavoro. Tutti avrebbero
avvertito l'elevata temperatura all'interno del locale, anche se nessuno di
loro si sbilancia nel ritenere che la morte sia direttamente imputabile al
caldo. Almeno fino a quando non saranno effettuati gli accertamenti
autoptici. Comunque, si ipotizza l'infarto improvviso e fulminante.
Tanto è vero che il pm di turno, Giuseppe Longo, oltre a disporre il
sequestro del macchinario (una pressa adibita al taglio di metallo) che in
quel momento era utilizzato dal povero operaio, ha anche ordinato il
trasferimento della salma all'Istituto di Medicina Legale per potere
effettuare gli esami necroscopici, che forse saranno affidati allo stesso
medico legale, Marco Canepa, intervenuto per la constatazione del decesso.
Gabriele Traverso, celibe, viveva ancora con i genitori, nella casa di via
Antonio Negro 23 interno 4, a Sestri Ponente. Tifoso della Sampdoria, la
famiglia racconta del suo attaccamento al lavoro: la ditta Atena, con circa
sei dipendenti, coi tempi che corrono e per contrastare la crisi galoppante,
sarebbe spesso costretta a rimanere aperta dal lunedì al sabato compreso.
(10 luglio 2012) © Riproduzione riservata
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