[Redditolavoro] Triumph : lavoro no elemosina

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Fri Jul 6 07:44:04 CEST 2012


Trasferimento Triumph: qualche chiarimento necessario.

Perchè crediamo che convincere delle lavoratrici a lasciare il proprio posto
di lavoro in cambio di (pochi) soldi sia un abuso.

Se la proposta non avesse altri fini che quello di favorire i dipendenti in
difficoltà, nel seguire l'azienda nel trasferimento nella nuova sede di
Segrate Mi, sarebbe stata fatta a tutti i lavoratori collettivamente, senza
chiamate mirate, senza ripetuti accenni ai bimbi, treni o traghetti che
passano una volta sola, senza preannunciare un futuro a tinte fosche per chi
rinunciasse alle dimissioni ma soprattutto senza sollecitarne
insistentemente una risposta in tempi brevi.anche a chi aveva già risposto
negativamente!

Peraltro, nessuno dei dipendenti, ha chiesto buonuscite per dimettersi, ma
al contrario, tutti/e hanno sempre dichiarato che la loro priorità era il
mantenimento del posto di lavoro.

Quindi è lampante che l'azienda abbia avviato questa manovra allo scopo di
intimorire e fare pressione strumentalmente sulle dipendenti facendole
sentire quantomeno indesiderate presso la nuova sede, come emerso
chiaramente dalle testimonianze raccolte tra le lavoratrici in diversi
incontri col Cobas e nel corso dell'assemblea di Cgil e Cisl.

Pertanto lo Slai Cobas s. c. si attiverà per mettere in atto tutte le
opportune iniziative sindacali e legali per denunciare questo comportamento
molesto e discriminatorio in particolar modo verso le donne.

Da quando abbiamo iniziato ad occuparci della vicenda Triumph, chiamati da
alcune lavoratrici, sul conto del nostro sindacato sono state alimentate
voci, dicerie e falsità tese a denigrarci e a farci perdere credibilità, una
vera e propria campagna antisindacale a 360° coinvolgendo dai dirigenti
dell'azienda ai sindacati confederali cgil e cisl.

Questo non ci preoccupa, abbiamo ben alte priorità e per noi è quasi la
prassi.ma, poiché ci interessa che lavoratrici e lavoratori siano informati
correttamente, proviamo a fare un po' di chiarezza.

I cobas (comitati di base) sono un organismo organizzato localmente e "dal
basso", nato qualche decennio fa dalla auto-organizzazione dei lavoratori in
contrapposizione al verticismo e alla sempre più crescente burocratizzazione
dei sindacati confederali. Altra caratteristica peculiare del cobas è il
rifiuto della delega e dei "sindacalisti di mestiere", infatti non abbiamo
funzionari stipendiati ma sono i lavoratori stessi che si prendono in carico
la difesa dei diritti dei loro compagni di altre fabbriche/uffici col
supporto di legali e giuslavoristi. Per questo motivo, non avendo privilegi
né altri fini da difendere, siamo determinati e inattaccabili da corruzione
e ricatti.

Tutto qua, in pratica un sindacato che fa il suo mestiere e forse è proprio
per questo che fa tanta paura.

Così paura che oggi l'azienda, che venerdì scorso ha accolto i
rappresentanti dei due più potenti sindacati italiani con tutti gli onori,
ci nega il diritto di assemblea definendola illegittima, senza alcuna
motivazione (quando la libera scelta della propria rappresentanza e attività
sindacale è garantita a tutti i lavoratori - legge 300 20/05/1970 - art14).

Ma a chi crede di renderci impotenti negando dei diritti sanciti dalla legge
a chi si è affidato alla nostra tutela, diciamo che la forza di un sindacato
è la determinazione sua e degli iscritti, pertanto, possono negarci di
entrare in azienda, possono negarci il diritto di assemblea, ma noi dentro
ci siamo comunque e non basteranno certo questi piccoli ostacoli a farci
desistere dal nostro mandato.

Per questo, fin da subito abbiamo supportato le lavoratrici nella loro
scelta di difendere la propria dignità e il proprio posto di lavoro e per lo
stesso motivo, il 22/06, abbiamo richiesto un incontro interlocutorio con la
direzione. Inoltre abbiamo nominato una RSA (rappresentante sindacale
aziendale) per dare immediatamente tutela alle lavoratrici e perchè possa
essere presente agli incontri tra sindacati e azienda.

Ai lavoratori e le lavoratrici Triumph diciamo che non lasceremo nulla di
intentato nella tutela dei loro diritti ma diciamo anche che nessuno potrà
mai difenderli meglio di loro stessi. La passività non è la scelta corretta
né verso se stessi né verso i colleghi. Per questo esortiamo tutti ad
attivarsi in prima persona senza delegare a nessuno scelte che
determineranno il loro futuro.

Slai COBAS per il sindacato di classe
Sede regionale: Dalmine Viale Marconi ,1 24044 (Bergamo)
Cell. 335/5244902 Fax 035/19968666 cobasdalmine at infinito.it




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