[Redditolavoro] 27 gennaio - lo slai cobas per il sindacato di classe aderisce
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Mon Jan 2 12:08:40 CET 2012
27 gennaio 2012: sciopero generale
e manifestazione nazionale a Roma
Il primo stadio della manovra del governo Monti è compiuto, sarà approvata
entro Natale, con il
consenso di un'ampia e articolata maggioranza parlamentare, che riunisce
centro destra e centro
sinistra, favorevole a far pagare a come sempre ai lavoratori il costo di
una crisi in cui una parte
dei padroni, delle banche, degli speculatori e della finanza internazionale
continua a intascare
profitti e rendita finanziaria.
A questa prima manovra che recepisce in pieno le direttive della BCE e dell'Unione
Europea
seguirà nei prossimi giorni la seconda fase, centrata sul mercato del lavoro
e sulle nuove misure
in tema di flessibilità in uscita; si tratta insomma della modifica dell'art.18
e della libertà di
licenziare, richiesta a gran voce dalla Confindustria e da Marchionne, con
il consenso non solo
della destra, più o meno moderata, ma anche dal centro sinistra.
E' ora di dire NO e di ribellarsi
- Ti riducono il potere d'acquisto ed il valore reale di pensioni e salari,
a te che non
evadi un euro, ma non fanno nulla per recuperare i 120 miliardi annui di
evasione fiscale,
per tassare i profitti, la rendita finanziaria, i mega stipendi di dirigenti
pubblici e privati.
- Ti fanno pagare le tasse sulla prima casa dopo che ti costringono ad
acquistarla
perché ti sfrattano e perché non ci sono abitazioni in affitto, mentre non
intendono
nemmeno introdurre una patrimoniale a quel 10% di ricchi che possiedono il
50% della
ricchezza del paese.
- Ti aumentano l'IVA, l'Irpef locale, i ticket sanitari e le accise sulla
benzina
mentre l'inflazione è già al 3,5% ed erode la tua busta paga, mentre la tua
pensione e il
tuo salario sono bloccati, mentre ti licenziano, sei precario, in
cassa-integrazione o in
mobilità.
- Ti allungano l'età pensionabile e riducono l'importo delle pensioni con il
sistema contributivo e ti costringono a lavorare di più proprio quando sei
più stanco e
vedevi la linea del "traguardo", per costringerti a entrare nei fondi
pensione, che dall'inizio
della crisi stanno azzerando i contributi versati dai lavoratori e lasciando
tuo figlio e tuo
nipote nel dramma della disoccupazione e della precarietà.
- Ti prendono in giro dicendoti che sei un privilegiato perché ti è rimasto
ancora un
salario e qualche diritto sul posto di lavoro, perché non possono
licenziarti senza un valido
motivo e ti promettono con feroce e inaudita strumentalità che tuo figlio
troverà
sicuramente un lavoro se permetterai al tuo padrone di poterti licenziare
con più facilità.
- Ti dicono che le aziende devono essere aiutate in un momento di crisi come
l'attuale e mentre a te aumentano le tasse le riducono alle aziende; così
Marchionne, dopo
aver deindustrializzato interi territori, esteso l'accordo Pomigliano in
tutto il gruppo Fiat e
nelle aziende metalmeccaniche collegate, cancellato il contratto nazionale
ed impresso una
svolta autoritaria nelle relazioni sindacali, riesce anche a portare più
soldi e più fabbriche
all'estero.
- Ti raccontano che Cgil, Cisl e Uil stanno opponendosi alle manovre del
governo Monti
e vogliono farti dimenticare che il 28 giugno 2011 hanno sottoscritto un
accordo con
Confindustria che ha "autorizzato" il governo Berlusconi ad approvare il
famigerato art. 8
che distrugge diritti e contratto nazionale.
- Ti chiedono di scioperare solo per qualche ora, per ottenere modifiche
marginali
alle misure del governo e senza un reale progetto complessivo e alternativo,
perché
l'obiettivo della Cgil è quello di tornare alla concertazione e quello di
Cisl e Uil alla
"collaborazione" dell'ex ministro "amico" Sacconi.
- Ti vogliono convincere che questo è un governo tecnico, serio, che è nato
per
"salvare l'Italia" mentre le misure adottate da Monti sono in perfetta
continuità con quelle
di Berlusconi, sono approvate anche dal centro sinistra e non fanno altro
che preparare una
nuova crisi, ancora più profonda. Ti dicono che punteranno su sviluppo e
formazione e
invece non modificheranno neanche la controriforma Gelmini sulla scuola.
In effetti siamo passati "dal governo dei cialtroni al governo dei padroni"
che
rappresenta gli interessi di banche, finanza internazionale, BCE, Fondo
Internazionale
Monetario e chi più ne ha più ne metta: cioè tutti coloro che in questi anni
si sono arricchiti
ed hanno speculato sulle tue spalle e sulla tua vita.
- Ti vogliono far credere che la globalizzazione e il "dio mercato" sono
soltanto
malati ma che, con un po' di sacrifici - i tuoi - poi tutto tornerà come
prima, ma ti
nascondono che per decenni questi "mostri ideologici" hanno promesso un
"secondo
tempo" - mai realizzato - di piena occupazione e salari crescenti, hanno
distrutto vite ed
interi popoli in altri continenti ed oggi attaccano il cuore della vecchia
Europa per il
semplice motivo che è qui che è ancora possibile realizzare profitti
innalzando il tasso di
sfruttamento del lavoro, comprimendo diritti e democrazia.
Se tutto questo è chiaro e condiviso, non è più possibile stare a guardare o
"sperare che io me la
cavi", magari a danno di chi ti è più vicino sul lavoro, di tuo padre e di
tua madre che non
riescono a godersi qualche anno di giusto riposo dopo aver lavorato per
decenni, di tuo figlio e di
tua figlia che non trovano lavoro e quando lo trovano è precario e sfruttato
più di te.
Bisogna alzare la testa e gridare con forza il nostro dissenso, esprimere
giorno dopo giorno la
voglia di cambiare, di non dire più sempre si, di opporsi e cercare tutti
insieme di costruire
un'alternativa sul lavoro e a questa società.
Il 27 gennaio scioperiamo contro tutto questo
Scioperiamo contro il governo Monti che rappresenta gli interessi
dell'Italia e dell'Europa dei padroni, delle banche e della finanza,
perché non vogliamo pagare un debito che non abbiamo contribuito a
far crescere, perché è indispensabile costruire un forte movimento
sociale e sindacale che parta dai posti di lavoro e si riversi nelle strade
e nelle piazze di tutto il paese, perché siamo stanchi di subire e
vogliamo riprenderci quello che ci hanno sottratto per decenni.
Il 27 gennaio scendiamo tutti in piazza e dimostriamo
che i lavoratori, i pensionati, i precari, i disoccupati, i
migranti e gli studenti - uniti e determinati - sono in
grado di richiedere ed indicare un forte e concreto
cambiamento nella gestione e nel governo del paese
in termini sociali, di maggiori diritti e democrazia.
Lo sciopero è indetto da
Usb Orsa SlaiCobas Cib-Unicobas Snater SiCobas Usi
lo slai cobas per il sindacato di classe aderisce
cobasta at libero.it
347-1102638
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