[Redditolavoro] Alfa di Arese e processo per MICROSPIA_"LAVORO CON I VERTICI DELLA NATO"-"FACCIO SERVIZI SEGRETI"

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Tue Feb 7 18:32:50 CET 2012


Processo per la CIMICE a PALAZZO MARINO.

Interrogata ANGELA DI MARZO, 
titolare dell'azienda spionistica 
che un anno fa ha licenziato 70 operai Alfa Romeo:

"LAVORO CON I VERTICI DELLA NATO"
"FACCIO SERVIZI SEGRETI"
"SONO AMICA DI COLONNELLI e GENERALI"
"ALL'ALFA ROMEO HO LICENZIATO TUTTI I 70 OPERAI DI INNOVA SERVICE"

Nei giorni scorsi, al palazzo di giustizia di Milano presso la IV penale, giudice dott.ssa De Cristofaro, si è tenuta la quarta udienza del processo contro Angela Di Marzo, responsabile di Innova Service, la società di servizi che l'11 febbraio 2010 ha licenziato all'Alfa Romeo di Arese 70 operai, Lorenzo Fabbrizzi, capo del personale di Innova Service e Giuseppe Angelo Di Marzo, fratello di Angela e capo del personale all'Alfa Romeo di Arese con un'altra società della sorella (DM e ora ISMI) con la quale dal 2007 ad oggi sta gestendo la guardianìa alla portineria Est della stessa Alfa Romeo.

Fabbrizzi , la Di Marzo e il fratello, chiamati nel settembre 2009 dal comune di Milano a verificare la presenza di cimici in alcuni uffici, sono accusati di aver invece installato una microspia nell'ufficio di Giuseppe Sala, ex direttore generale di Palazzo Marino e oggi amministratore delegato di Expo 2015.

Il PM dott. Civardi ha chiesto ad Angela Di Marzo di esporre le sue qualità e competenze lavorative.  La Di Marzo ha così risposto:
"Ho delle qualifiche istituzionali delle quali non posso fornire alcuna informazione".
"Lavoro con la NATO". "Dico quello che posso dire: nel 2009 si trasportavano le più alte cariche della NATO, si fornivano i mezzi e si portavano nei vari percorsi dove volevano andare".
"Il mio tecnico era Lorenzo Fabbrizzi"; "l'ho conosciuto attraverso un mio ex socio, col quale avevamo una società chiamata TOP SECRET".

La Di Marzo ha anche tra l'altro affermato: 
di avere una stretta amicizia con l'ex comandante provinciale dei carabinieri di Milano colonnello Sergio Pascali, avvicendato 3 mesi fa dopo 4 anni di permanenza in quella carica; "ho conosciuto il comandante nelle situazioni sempre molte accese all'Alfa Romeo", ove "ho anche subito una aggressione quando ero in stato di gravidanza" (!??);
di avere fatto una serie di master relativi agli aspetti della security manager. Ha citato in particolare un master del 2007 "con l'allora ten. colonnello e comandante dei RIS Luciano Garofano, ora generale, sulle scene del crimine" e "cosa bisognerebbe fare nell'immediatezza" di una uccisione;
di aver fatto il direttore commerciale per una società di Busto Arsizio: "il mio incarico era andare presso le procure, i carabinieri, la polizia e la guardia di finanza per proporre nuove tecnologie per intercettazioni e registrazioni".

Riguardo a quest'ultima cosa c'è da registrare che il "tecnico"della Di Marzo (nonché capo del personale dei 70 lavoratori Alfa licenziati da Innova Service) Lorenzo Fabbrizzi è sotto processo anche a Firenze perchè accusato di aver dato tangenti e regalie varie (auto, viaggi in Thailandia, ecc..) ad alcuni marescialli dei carabinieri "nelle gare espletate da Uffici della Procura per il noleggio di apparati inerenti le intercettazioni ambientali ed altro", nonché per l'ottenimento illecito di dati riservati della banca dati del ministero dell'Interno.

Nella scorsa udienza di dicembre, Giuseppe SALA, capo di EXPO 2015, ha tra l'altro dichiarato che non conosceva la Di Marzo ma che le diede l'incarico di bonificare i locali su suggerimento del segretario generale del comune di Milano Giuseppe MELE.
Secondo SALA, Giuseppe MELE, ora direttore generale della provincia di Monza e Brianza, gli disse che ANGELA DI MARZO AVEVA LAVORATO PER LA NATO e L'AVEVA ANCHE VISTA ALL'OPERA con i CARABINIERI di COMO.

MELE avrebbe anche detto a SALA che sulla DI MARZO GARANTIVA personalmente il PREFETTO LOMBARDI di MILANO.

Giuseppe MELE, già interrogato nella prima udienza del processo, aveva dichiarato al giudice che da oltre 10 anni aveva un comune amico con Angela Di Marzo, e cioè il colonnello Giuseppe DONNARUMMA, dal 1° ottobre 2011 comandante generale dei CC di Pesaro-Urbino e già vice comandante dei ROS a MILANO.

Dopo SALA è stato interrogato un ispettore della DIGOS il quale, tra l'altro, ha dichiarato di aver visionato COMPUTER e DOCUMENTI SEQUESTRATI alla DI MARZO e che contenevano anche informative sull'Alfa Romeo di Arese. Su questo, LaRepubblica del 28 novembre 2009 aveva già scritto che la Di Marzo, dopo una perquisizione, fu trovata in possesso di documenti e relazioni riservate dei Carabinieri riguardanti esponenti dello Slai Cobas dell'Alfa Romeo di Arese. "Non è dato sapere" perchè la "Di Marzo fosse in possesso di una relazione dei carabinieri" ... "E resta da capire come e perchè se la sia procurata".

CON QUESTO ELOQUENTE CURRICULUM, ANGELA DI MARZO NEL 2007 E' STATA INVIATA DA QUALCUNO ALL'ALFA ROMEO DI ARESE PER FAR FUORI LO SLAI COBAS E I LAVORATORI MESSI SULLA STRADA DALLA FIAT MA SEMPRE IN LOTTA PER CHIEDERE IL RISPETTO DEGLI ACCORDI FIRMATI NEL 2003, 2004 E 2005 CON FORMIGONI, PENATI, i 4 SINDACI E I PROPRIETARI  DELL'AREA.

La Di Marzo è comparsa all'Alfa Romeo di Arese, con la società DM, nell'aprile 2007 per gestire la portineria EST. Dopo pochi giorni un paramilitare con gravi precedenti penali, guardiano della DM, mandava all'ospedale due delegati dello Slai Cobas.
Nel gennaio 2009 la Di Marzo, con la società Innova Service, assume i 70 lavoratori ex Alfa Romeo che lavoravano per ABP (AIG_Lincoln-FIAT) nella società di servizi RINA. Subito la Di Marzo cerca di sbarazzarsi in ogni modo dei lavoratori (CIGO, poi cassata dall'ispettorato Inps, licenziamento dei delegati RSU Slai Cobas, centinaia di provvedimenti disciplinari immotivati, ecc) fino ad arrivare ai licenziamenti di tutti i lavoratori l'11 febbraio dello scorso anno.
Attualmente la Di Marzo, con la DM e la ISMI, gestisce sempre la portineria Est e le pulizie e la manutenzione del sito con l'assunzione di nuovi lavoratori precari e sottopagati al posto dei 70 licenziati.
La Di Marzo lavora all'Alfa per conto dei padroni dell'area e innanzitutto di ABP (AIG_Lincoln-FIAT) il cui amministratore delegato e presidente è Marco SALVINI, arrestato un anno fa per bancarotta fraudolenta.
ABP, già proprietaria di 1/3 dei 2milioni e 300mila mq dell'Alfa Romeo, ha già venduto quasi tutta la sua area a Brunelli e ad EUROMILANO.
Pertanto tutta l'area dell'Alfa Romeo è oggi di proprietà, oltre che della FIAT, di EUROMILANO e di BRUNELLI (IPER) i quali, già dal 2007, anno della comparsa ad Arese della Di Marzo, gestiscono unitariamente tutta l'area assieme alle istituzioni.
E le istituzioni (Regione, Provincia, comuni di Arese, Rho, Lainate e Garbagnate) comandano sull'area dell'Alfa da almeno 15 anni.
EUROMILANO è controllata da Unipol, Lega COOP, Compagnia delle Opere,  CCL (Cisl e Acli), IntesaSanpaolo e Brunelli (Iper).
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Intanto da 1 anno esatto sono sulla strada i 70 lavoratori dell'Alfa licenziati dalla Innova Service della Di Marzo.
A dicembre il Tribunale ha dichiarati illegittimi i licenziamenti ma a tutt'oggi i lavoratori sono senza stipendio e senza lavoro, e la Di Marzo non ha pagato neanche i soldi e i contributi arretrati.

BASTA SPECULAZIONI sull'AREA dell'ALFA ROMEO di ARESE !
LAVORO per i LICENZIATI, i cassintegrati FIAT e i GIOVANI della zona !

Arese, 7 febbraio 2012                                Slai Cobas Alfa Romeo

SLAI  COBAS
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