[Redditolavoro] Sulle ultime all'ilva
SlaiCobas Taranto
cobasta at libero.it
Sun Aug 12 14:27:58 CEST 2012
Comunicato stampa
Lo Slai cobas per il sindacato di classe ILVA già nel suo comunicato
dopo la sentenza del riesame aveva messo in guardia circa gli effettivi
contenuti di essa e soprattutto il tipo di interpretazione che ne
sarebbe stata data dall'azienda e per valutarne la sua reale portata
negli effetti sulla continuità lavorativa in fabbrica, dato che la
posizione dello Slai cobas è netta e chiara su questo, sintetizzata da
“operai in fabbrica padroni in galera” e dalla linea che afferma con
chiarezza che questa fabbrica si risana solo con la lotta operaia e che
col risanamento in fabbrica grazie alla lotta degli operai è possibile
sviluppare la battaglia unitaria e popolare per affrontare e combattere
i gravi effetti che la politica dei padroni, pubblici prima e con Riva
dopo, hanno prodotto sulla vita e la salute della popolazione di
Taranto, in particolare di quella dei quartieri contigui alla grande
fabbrica.
In questo senso la sentenza del riesame – di cui però continuiamo ad
aspettare le motivazioni - che pone l'obiettivo del risanamento e non
della chiusura permette agli operai di aprire lo scontro con padron Riva
e la sua attuale direzione, Bruno Ferrante, che certamente anche dalle
prime dichiarazioni interpreta il riesame come una sostanziale
continuità dell'esistente e all'interno delle decisioni minime e blande
già prese al Tavolo regionale, del decreto governativo e degli impegni,
anche finanziari, inadeguati già dichiarati e riconfermati con una certa
enfasi da Ferrante.
Per chiarezza noi consideriamo tutto questo assolutamente insufficiente
e per questo abbiamo già parlato nel precedente comunicato di alzare il
tiro della lotta operaia contro padron Riva da un lato e governo
/Istituzioni dall'altro, criticando e liberandosi delle posizioni
aziendaliste e di quelle conciliative dei tre sindacati confederali.
Questa è l'unica strada per cambiare le cose e fronteggiare la
situazione, e si può tradurre in fatti con un sindacato di classe e di
massa nelle mani degli operai, che all'Ilva si chiama Slai cobas.
Ogni altra strada è illusoria e perdente per gli operai e per la città.
Perchè il giudice Todisco non ha aspettato le motivazioni del riesame
per riproporre la sua ordinanza? Dato che in via normale neanche la
giudice Todisco dovrebbe già conoscere i contenuti del dispositivo.
Siamo di fronte ad un dissenso, ad una guerra tra magistrati? Tutte
questioni legittime in cui però non vogliamo neanche entrare dentro, ma
sicuramente vanno chiarite, perchè tutto questo non si può fare sulla
testa degli operai.
Per questo lo Slai cobas per il sindacato di classe è per la
mobilitazione degli operai ma sulle posizioni che esso esprime. Per cui
non aderiamo sin da ora a mobilitazioni organizzate dall'azienda – tipo
quella del 30 marzo – né a scioperi che non abbiano l'azienda come
controparte.
Chiediamo agli operai di darci forza e organizzazione per procedere
lungo la strada che indichiamo, e saremo comunque in ogni mobilitazione
di massa degli operai per sostenere le ragioni di classe e permettere
agli operai di difendere diritti e lavoro, salute e sicurezza, insieme a
tutti coloro che giustamente si stanno mobilitando in città.
12.8.12
SLAI COBAS per il sindacato di classe - ILVA
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