[Redditolavoro] 27 aprile taranto perchè non votare è necessario

procomta ro.red at libero.it
Mon Apr 23 17:32:21 CEST 2012














boicottare le elezioni a taranto è un atto di civilta, protesta sociale e
politica
sviluppare l'organizzazzione politica dei proletari e l'autorganizzazzione
sociale
per cambiare con la lotta lo stato di cosa esistente
27 aprile - assemblea cittadina - via rintone 22 ore 17 taranto








elezioni - boicottaggio - il caso taranto


Alle prossime amministrativeil circolo di Proletari comunisti di taranto
invita boicottaggio attivo delle elezioni, nelle forme di
annullamento della scheda, non partecipazione al voto.
A Taranto lo Slai cobas per il
sindacato di classe riempiono già la città di manifesti con la parola
d'ordine: "niente lavoro, niente voto". Hanno chiesto in questi anni
all'amministrazione in corso del sindaco  Stefàno un piano di
raccolta differenziata porta a porta per tutta la città, per il quale sono
stati ottenuti dei fondi regionali con la lotta, e che potesse dare lavoro a
duecento disoccupati; hanno chiesto che fossero avviate le bonifiche
ambientali e il risanamento dei quartieri più colpiti da degradi e
dall'inquinamento, utilizzando i tanti giovani disoccupati di questi
quartieri, indicando a volte con esattezza luoghi da bonificare e lavori da
fare; hanno chiesto misure trasparenti di sostegno al reddito ai
senza-lavoro, senza-reddito; avevano chiesto case, assicurazioni delle
forniture di acqua a costo politico, miglioramento dei servizi sociali, fine
degli appalti al massimo ribasso che costringono alla precarietà centinaia
di lavoratrici, lavoratori. Presocché nessuna di queste rivendicazioni è
stata accolta, anzi spesso e volentieri il sindaco Stefàno ha chiuso le
porte del Comune, scatenato i vigili in provocazioni e aggressioni, come nei
confronti della Tenda per il lavoro, trasformando il Comune in una fortezza
blindata e militarizzata, fonte per altro di numerose tensioni con singoli
cittadini che avanzavano richieste di incontri e di sostegno.
Il Sindaco è stato compiacente versol'Ilva, la Marina e i poteri forti in
genere.
La pasticciata ordinanza antiilva dell'ultima ora è sembrata a tutti una
manovra elettorale che alimenta la tensione operai città, piuttosto che un
provvedimento serio
 Una giunta da cui si sono
staccati numerosi assessori e consiglieri comunali, che ha visto il
passaggio all'opposizione di Rifondazione comunista, dando uno spettacolo di
trasformismo politico, a volte di clientelismo spiccio, compreso il recupero
di vecchi arnesi del malaffare e della malapolitica della corruzione e del
dissesto.
Alle elezioni si presentano le liste del centro destra che puntano a
rimettere le mani sulla città e sui fondi pubblici, con personaggi spesso,
compreso il candidato sindaco Condemi, direttamente coinvolti nelle vicende
giudiziarie della ex Giunta Di Bello.
Nella perdita di consenso della amministrazione e nel discredito generale,
cerca di tornare a galla il  figuro, fascista, razzista, corrotto secondo le
inchieste della magistratura e
colluso con la malavita sempre secondo le inchieste della magistratura,
Giancarlo Cito, che non si candida direttamente ma
che mette a candidato sindaco il suo 'trota' di Taranto- una cattiva
minestra riscaldata che la città ha penosamente assaggiato.
Esistono liste dei Verdi e Grillo che cavalcano la tigre demagogica e della
chiusura dell'Ilva per eccesso di inquinamento, senza alternative e
prospettive con candidati sindaci o oscuri, lista grillo, o calati dall'alto
come Bonelli
La sinistra politica e Rifondazione/Pdci, come non sono pressocchè mai
esistiti nelle
lotte sociali di questi anni a Taranto, non esistono a livello elettorale
dove peraltro si presentano divisi: il Pdci sostiene Stefano sperando di
ricavarne qualche poltrona, Rifondazione senza speranza, si lega all'ex
assessore PD  capriulo caduto in disgrazia.

Uno spettacolo e un teatrino inaccettabile che rende necessario il
boicottaggio di queste liste e l'utilizzo
anche del periodo della campagna elettorale per la denuncia politica, per la
lotta, per l'organizzazione politica autonoma dei proletari e lo sviluppo
dell'autorganizzazione sociale in particolare nei quartieri più poveri.
Anche a taranto I partiti elettoralisti , tutti, e le stesse liste civiche
sono in generale cacciatori di soldi e poltrone,
portatori di interessi particolari e lobbystici,
L'astensionismo e il rifiuto del voto, le forme possibili di boicottaggio
attivo sono un'azione necessaria per contribuire a riorganizzare e far
esprimere una politica proletaria  e popolare alternativa che punti alla
modifica dello stato di
cose esistenti.

circolo proletari comunisti taranto
17 aprile 2012



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