[Redditolavoro] Fw: nina e marianna libere subito!
procomta
ro.red at libero.it
Thu Sep 22 15:15:05 CEST 2011
NINA E MARIANNA LIBERE SUBITO!Da venerdì nove settembre, rinchiuse al
carcere delle Vallette di Torino si trovano due ragazze: Elena Garberi detta
Nina, e Marianna Valenti.
Le due esponenti del movimento NO TAV, vittime dell'ennesima vergognosa
operazione repressiva delle 'forze dell'ordine', da quattordici giorni
soggiornano lì nell'attesa che il Tribunale borghese del Riesame si degni di
rimetterle in libertà.
Secondo la legge borghese, le due giovani non dovrebbero trovarsi lì:
essendo incensurate, dovrebbero godere di misure alternative alla custodia
cautelare in carcere, prevista soltanto se vi sono gravi indizi di
colpevolezza, vi è la possibilità di inquinamento delle prove, oppure si è
in presenza di un'alta probabilità di reiterazione del reato.
Certo è che le due giovani valsusine scontano il clima da crociata che i
terroristi sì tav stanno sempre più mettendo sul tavolo: basta leggere le
continue provocazioni lanciate da alcuni esponenti del Partito deficienti -
segnatamente i parlamentari Stefano Esposito e Giorgio Merlo - che
sottopongono l'opinione pubblica ad un martellamento ossessivo sulla
presunta necessità dell'opera e sull'antistoricità di chi si oppone,
presentato come un troglodita ignorante che ha in odio il benessere
collettivo.
Ai parassiti di cui sopra, in realtà, interessava intascare i 671 milioni
dell'Unione europea; ora che sono arrivati i quattrini, non importa se il
cantiere alla Maddalena di Chiomonte non esiste perché guidato, in teoria,
da un'azienda fallita ancora prima di cominciare i lavori: la Italcoge.
Un antico proverbio recita: passata la festa, gabbato lo santo; l'Unione
europea ha creduto alla farsa dell'inizio dei lavori, ha concesso il
finanziamento, e tanto basta.
Nel frattempo che la commedia del cantiere inesistente va avanti, Nina e
Marianna sono ancora in carcere, e pertanto il movimento si mobilita: così,
mercoledì ventuno settembre, in tutte le scuole superiori della Val di Susa
si svolgono manifestazioni di sostegno alle due ragazze prigioniere dello
Stato borghese.
Una di queste coinvolge il liceo di Oulx, dove è iscritto il figlio del
porco padrone di un'azienda coinvolta nei lavori della linea ad alta
velocità; il 'poverino' viene apostrofato con qualche gentile apprezzamento,
ed il padre - che evidentemente si sente toccato da tali parole (forse
perché la verità fa male?) minaccia di ritirarlo da scuola: e chi se ne
frega!
Naturalmente il vigliacco si perita di chiamare immediatamente gli organi di
stampa: logicamente l'ultrareazionario scribacchino della busjarda Massimo
Numa corre a raccogliere immediatamente le sue parole; già che c'è, per
appesantire ancora il clima, il pennivendolo pensa bene di dare voce anche
al sindaco di Chiomonte, l'esponente del Partito deficienti Renzo Pinard.
Costui reitera il suo favoreggiamento a quella banda di delinquenti che
sostiene l'utilità del TAV, non perdendo occasione di sottolineare come lo
stesso giusto trattamento sia stato riservato anche a suo figlio,
"costringendo la famiglia ad iscriverlo ad una scuola privata di
Bardonecchia, per proteggere la sua sicurezza".
Se avesse voluto tutelarsi, il figlio del Pinard avrebbe potuto
tranquillamente prendere pubblicamente le distanze da quell'essere ignobile
che è suo padre: sono certo che in tal caso non avrebbe più avuto problemi;
non ha voluto, ed è giusto che ne paghi le conseguenze.Torino, 22 settembre
2011
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino
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