[Redditolavoro] Pozzallo il centro della vergogna
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Wed Sep 21 17:26:36 CEST 2011
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Italia, Pozzallo il centro della vergogna
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Dialogo con Fulvio Vassallo Paleologo, professore di Diritto di Asilo e
stato
costituzionale dello straniero, sul centro di Pozzallo dove i migranti non
hanno
diritti
All'interno del Cspa di Pozzallo i migranti non hanno diritti. Intrattenuti
illegalmente in questa struttura non idonea spesso si ribellano. E hanno
ragione.
Nell'agosto appena passato alcuni casi di violenza hanno fatto salire agli
onori
delle cronache questo piccolo paese del ragusano, dove gli sbarchi avvengono
regolarmente.
"Sono almeno sei mesi che scrivo per rendere nota a tutti la situazione
riguardante
il Cpsa di Pozzallo (Ragusa)" dice Fulvio Vassallo Paleologo, professore di
Diritto
privato e Diritto di asilo e statuto costituzionale dello straniero presso
la Facoltà
di giurisprudenza dell'Università di Palermo.
"Il fatto davvero eclatante è avvenuto due giorni fa quando hanno portato
cittadini
tunisini che stavano espellendo verso la Tunisia provenienti da Lampedusa.
Cinquanta
persone sono rimaste ferme in aeroporto. Altrettante al porto e poi abbiamo
saputo
che i primi sono stati portati a Pozzallo e gli altri nuovamente a
Lampedusa. Di
fatto, quindi, entrambi i cpsa sono utilizzati come centri di
intrattenimento a tempo
indeterminato senza alcuna garanzia, come invece sarebbe previsto dalla
legge"
continua il professore.
Ci sono stati casi di violenze e di arresti alcuni avvocati cercano di
lavorare ai
casi dei migranti ma con molta difficoltà. "La cosa che fa pensare - dice
Vassallo -
è che questi sono luoghi di intrattenimento informale, non ci sono
provvedimenti che
si possono impugnare. Questo è un problema perchè così le tutele giuridiche
non si
possono esercitare; il diritto di difesa non si può far valere perchè non
c'è un
provvedimento formale di trattenimento. Non c'è la convalida del giudice, in
sostanza
non c'è nulla".
Per quanto riguarda la situazione a Pozzallo, Vassallo è chiaro. "E' un
hangar in
pratica. Un capannone gigante sito nella zona industriale del porto di
Pozzallo. Non
ha nulla di adeguato per la permanenza di persone per più di 48-96 ore.
Invece in
quel centro le persone ci restano anche un mese. E comunque sicuramente più
di tre
settimane e poi alcuni vengono trasferiti nei Cie. Perchè in realtà i luoghi
come
Pozzallo nascono con il prolungamento a diciotto mesi della detenzione
amministrativa, praticamente è come se avessero chiuso i Cie. Quindi c'è
stata la
necessità di utilizzare luoghi informali in prossimità delle frontiere per
trattenere
immigrati che in altri tempi sarebbero finiti direttamente in un Centro di
Identificazione e Espulsione, perchè magari non presentavano domanda di
asilo, perchè
migranti economici, perchè tunisini, anche se le categorie non si
sovrappongono e ci
dovrebbero essere anche cittadini tunisini in grado di fare la richiesta
d'asilo. Poi
però i luoghi come Pozzallo, la caserma Barone a Pantelleria, sono tutti
luoghi di
sbarco e quindi di prima accoglienza che sono stati usati come strutture
detentive in
quanto il messaggio che si voleva mandare è che l'Italia effettuava
direttamente le
espulsioni e non permetteva nemmeno l'ingresso nel territorio. Anche perchè
a tutti
gli effetti questi luoghi sono in Italia ma è come se le leggi e le norme
italiane,
così come quelle europee, non fossero in vigore. Ecco sono come dei luoghi
Off Shore,
rispetto all'applicazione delle regole del diritto che sono previste dal
nostro
ordinamento per gli immigrati irregolari e anche dall'ordinamento
comunitario che
prevede come codice delle frontiere Schenghen del 2006 tutta una serie di
formalità e
garanzie anche per i casi di respingimento in frontiera delle persone"
conclude
Vassallo Paleologo.
Alessandro Grandi
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