[Redditolavoro] Fw: Cattedre in deroga di sostegno: VERGOGNOSA NOTA DELL'USP MILANO
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Wed Sep 21 05:22:35 CEST 2011
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From: "Coordinamento Lavoratori scuola" <coordinamento3ottobre at gmail.com>
Cattedre in deroga di sostegno: VERGOGNOSA NOTA DELL'USP MILANO
Oggi, martedi 20 settembre, sul sito dell’USP Milano è uscita una nota
VERGOGNOSA inviata dal Provveditore provinciale Giuseppe Petralia e
indirizzata a tutti i Dirigenti scolastici, allegata all'elenco delle
INSUFFICIENTI disponibilità di cattedre di sostegno in deroga uscito oggi.
Di fatto l'USP Milano ammette la situazione drammatica sul sostegno ma
dichiara spudoratamente di non voler porre rimedio. Anzi fa molto di più,
scarica la palla sui DS, li irreggimenta con vere e proprie minacce e
delinea per il futuro prossimo un funzionamento sul sostegno che normatizzi
la mancanza di ore e di insegnanti: rapporto docente-alunni diversamente
abili che salta, utilizzo oltre ogni limite degli educatori, non rispetto
dei limiti di alunni per classe in presenza di un compagno diversamente
abile, cancellazione delle compresenze. E Petralia impone a tutti i DS di
contribuire a imporre a studenti, genitori, insegnanti e ATA questo sistema
basato sull’accettazione dei tagli, sul non rispetto effettivo del diritto
allo studio, sull’impoverimento generale della qualità della scuola
pubblica. Gli stessi DS vengono accusati da Petralia, insieme evidentemente
a tutti noi altri lavoratori della scuola, di “istigare” le famiglie
(considerate evidentemente manovrabili e incapaci di avere un’opinione
personale e di fare le loro valutazioni su ciò che vedono e vivono
direttamente) a fare ricorsi e a protestare.
Questa nota, a parte il tono intimidatorio e il pericoloso precedente che
rischia di costituire per il futuro della qualità del sostegno nelle scuole,
mette tuttavia in luce alcune cose positive:
1) 1. La nostra azione collettiva di pressione costante e coordinata
(soprattutto degli insegnanti precari disoccupati e in attesa di nomina)
sotto il Palazzo del provveditorato e sui suoi massimi dirigenti sta
funzionando perché sta mettendo l’Amministrazione in seria difficoltà,
obbligando questa a giustificarsi e a cercare di imporre una “stretta” sui
Dirigenti scolastici che a loro volta dovrebbero frenare sul nascere le
giuste proteste di insegnanti e genitori “liberando” USP e USR da questa
nostra pressione e dall’attenzione dei media. BISOGNA CONTINUARE;
2) 2. L’azione dei genitori dei figli diversamente-abili, non solo
attraverso i ricorsi individuali ma diretta e collettiva come quella
effettuata da alcune associazioni auto-organizzate, per il rilievo che ha
verso l’opinione pubblica, contribuisce in maniera fortissima a svelare come
i tagli, lungi dal razionalizzare le risorse e rappresentare riforme
epocali, stiano in realtà rapidamente distruggendo la scuola pubblica
italiana sostituendola con una scuola dell’esclusione, eliminando di fatto
il diritto allo studio degli studenti diversamente-abili e peggiorando la
qualità di vita e di lavoro di migliaia di studenti, famiglie e lavoratori
della scuola;
3) 3. E’ in corso un conflitto interno ai vari livelli
dell’Amministrazione (MIUR, USR, USP, DS) causato dall’oggettivo caos
attuale nelle scuole dovuto ai tagli imposti dall’alto, in cui ogni livello
cerca di scaricare le proprie responsabilità su un altro livello, conflitto
di cui noi dobbiamo approfittare se non vogliamo che questo stesso conflitto
venga risolto internamente, legalizzando un sistema che assorba l’impatto
dei tagli a danno di studenti, genitori e lavoratori della scuola;
4) 4. Per quanto l’USP e di conseguenza l’USR si dichiarino “impotenti”
di fronte all’emergenza sostegno (ma c’è anche le emergenze dovute alla
mancanza di insegnanti di materia nelle classi, alle classi sovraffollate,
alla riduzione di ore e di compresenze ecc.) noi lavoratori della scuola
sappiamo bene, e lo sanno anche i genitori, che il dottor Petralia,
Direttore USP e il dottor Colosio, Direttore USR hanno gli strumenti per
porvi rimedio ed è appunto quello della deroga. Non farlo e concedere solo
le briciole come fatto oggi manifesta la loro mancanza di volontà, il loro
ruolo di meri esecutori dei tagli ordinati dalla coppia Gelmini/Tremonti e
di becchini della scuola pubblica. Tutto ciò rappresenta una vergogna ed è
una grave responsabilità che va in capo a quei massimi Dirigenti;
Per questo noi dobbiamo continuare a farci sentire, a partecipare numerosi,
a fare pressioni su tutti i livelli (anche sui Dirigenti scolastici) e
mantenere fermi i nostri obiettivi:
*sul sostegno si autorizzino tutte le deroghe necessarie** per ripristinare
nelle scuole il rapporto di 1 docente di sostegno ogni due alunni
diversamente abili e copertura delle disabilità gravi in base all'effettivo
bisogno; Si garantisca il diritto allo studio per ogni studente e si
costruisca nelle scuole una vera cultura dell’integrazione. RITIRO DEI TAGLI
non solo sul sostegno ma su tutte le classi di concorso.*
* *
* *
*PARTECIPIAMO E FACCIAMO PARTECIPARE AL PRESIDIO DI MERCOLEDI 21 ALL’USP
MILANO DI VIA RIPAMONTI 85 ORE 15.30*
**
Per vigilare sul rispetto delle promesse fatte dal Provveditore Petralia di
indire per tutte le classi di concorso. nuove convocazioni pubbliche e
trasparenti,su base provinciale, su tutte le disponibilità residue e
sopravvenute
Per esigere *un Tavolo di trattativa con l'USP Milano e l'USR Lombardia* sui
seguenti temi:
1) immediata azione di *rifinanziamento della scuola pubblica in drammatica
crisi, da parte delle Amministrazioni comunali, provinciali e regionali *per
ripristinare tutte le ore delle discipline drasticamente eliminate o ridotte
dalla Legge 133/2008 della Riforma Gelmini e tamponare l'emergenza con
regolari assunzioni a T.D. secondo il contratto collettivo nazionale;
2) *non più cattedre e accorpamenti superiori alle 18 ore; gli spezzoni pari
o inferiori a 6 ore devono essere assegnati dall'USP* con convocazione
pubblica e trasparente;
3) *sul sostegno si autorizzino tutte le deroghe necessarie* per
ripristinare nelle scuole milanesi il rapporto eliminato Gelmini per
esigenze di risparmio, di 1 docente di sostegno–2 alunni diversamente abili
e copertura delle disabilità gravi in base all'effettivo bisogno;
4) *smembrare le classi sovraffollate *con più di 25 alunni e rispettare il
limite massimo di *20 alunni per classi in presenza di ragazzi diversamente
abili*;
5) *apertura di uno sportello di vigilanza presso l'USP, a carattere
permanente, dove denunciare tutte le emergenze, le inadempienze e le
irregolarità
*nella comunicazione delle disponibilità e nelle procedure di nomina.
* *
*Coordinamento Lavoratori della scuola di Milano*
Per info:coordinamento3ottobre at gmail.com
fb: Coordinamento Lavoratori della scuola 3 ottobre
tel. 338 1641083
LA NOTA DI PETRALIA:
http://www.istruzione.lombardia.it/milano/protmi22878_11/
Prot. MIURAOOUSPMI R.U. n. 22878 del 20.09.2011
Ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche Statali
di Milano e Provincia
di Monza e Brianza
Alle O.O.S.S. della Provincia – Loro sedi
All’Albo
Oggetto: prima assegnazione di risorse in deroga – nota
* *
La presente nota per trasmettere il decreto con cui vengono assegnate in
prima istanza alle Istituzioni Scolastiche di Milano e Provincia e di Monza
e Brianza 199 posti aggiuntivi di sostegno per far fronte alle necessità
delle scuole in relazione all’integrazione degli alunni disabili.
Come preannunciato in precedente comunicazione, questa dotazione, cui farà
seguito un’ulteriore che si destinerà alle scuole primarie, non sarà
comunque in grado di rispondere alle aspettative che vengono quotidianamente
rilevate da questo Ufficio, cui pervengono richieste, più o meno
documentate, di Dirigenti Scolastici, esposti di famiglie, intimazioni di
avvocati, sollecitazioni varie da Associazioni ed Enti. Un dato di realtà:
sono 380 le nuove certificazioni inoltrate dalle scuole e verificate
dall’Ufficio Integrazione tra luglio, quando sono state assegnate le 4800
cattedre in organico di fatto, e il 16 settembre.
La materia è resa incandescente dalla sofferenza e dal disagio che vivono
gli alunni disabili e le loro famiglie, ma anche i docenti, i Dirigenti
Scolastici, gli operatori tutti, gli altri alunni, ecc. E da questo
osservatorio non si sottovaluta, anzi non si manca di sottolineare, il
difficile compito di chi opera direttamente sul campo, in sede di erogazione
del servizio di istruzione e formazione. Si ritiene, d’altronde, del tutto
inappropriato essere identificati, o, peggio, fatti identificare dalle
famiglie, come controparte.
Merita sottoporre agli interlocutori istituzionali, vale a dire ai
Dirigenti Scolastici, alcune considerazioni, che possono giovare a rendere
meno esasperati gli animi e ad evitare, per quanto possibile, tensioni o
contenzioso:
- al Dirigente di questo Ufficio è stata richiesta dal Direttore Generale
precisa assunzione di responsabilità rispetto alla verifica delle
condizioni
di reale necessità che hanno determinato l’assegnazione di queste
ulteriori
199 posti. La nota prot. 9860 del 14 settembre 2011 recita testualmente
che
i Dirigenti dell’UST *“**attesteranno sotto la propria responsabilità la
diretta e dettagliata analisi dei singoli casi, nonché l’avvenuta
valutazione di tutte le risorse di docenti di sostegno e di posto comune
complessivamente attribuite alle classi di cui fanno parte gli alunni
disabili e delle risorse di assistenza assegnate agli alunni stessi** “.
*Nell’accettare onori e oneri di competenza, si sottolinea come tale
responsabilità è da intendersi condivisa nello specifico dei singoli casi
e
provvedimenti con i Dirigenti Scolastici che devono aver fatto, e
andranno comunque a fare, le opportune verifiche, atte a garantire che le
nuove dotazioni ottenute corrispondono ad una situazione di emergenza in
cui
tutte le altre risorse disponibili (ore a disposizione, contitolarità,
completamenti orari, utilizzo su progetti) sono state utilizzate in
un’ottica di reale priorità d’impiego: e che cosa viene prima
dell’integrazione degli alunni disabili e del loro diritto allo studio?
Ci
si aspetta anche che si sia determinata, e si determini, attenta
valutazione
dell’opportunità o meno di disporre nelle classi compresenze di due o più
insegnanti di sostegno, l’utilizzo di insegnanti di sostegno a supporto
della classe del disabile durante l’orario di mensa invece, per esempio,
dell’educatore o dell’assistente all’autonomia, l’impiego contemporaneo
di
insegnante di sostegno ed educatore, ecc.
- i trasferimenti, la mancata frequenza scolastica di alunni disabili in
gravi condizioni, la rinuncia alla iscrizione, l’inserimento a tempo
parziale a scuola: sono tutti elementi che un Dirigente Scolastico sa di
dover comunicare all’Ufficio e che concorrono a determinare eventuale
indebita gestione di risorse, in assenza di una precisa autorizzazione,
che
questo Ufficio non mancherà di dare a fronte di una valutazione
complessiva
della situazione dell’istituzione e delle classi con disabili.
- questo Ufficio non assegna dotazioni ad personam agli alunni disabili.
La dotazione di sostegno alla scuola risulta da un complesso di elementi,
che comprendono la valutazione o meno della gravità dell’handicap desunta
dal documento di certificazione (verbale del Collegio), la considerazione
del percorso scolastico effettuato, gli elementi di complessità del
contesto
(numero complessivo di alunni, plessi, composizione delle classi). E’ del
tutto superfluo richiedere o far richiedere alle famiglie “le
valutazioni”
del GLH provinciale: la somma delle “valutazioni” non corrisponde mai
alla
dotazione. Gioverebbe anche in sede di assegnazione di risorse poter
contare
su una richiesta “equilibrata” e sensata di risorse, che solo può
scaturire
dalla valutazione di chi sul campo verifica i deficit e le potenzialità
del
bambino: richieste generalizzate di un rapporto 1:1 risultano fuorvianti
e
ingenerano solo confusione/frustrazione. Sembra tutelino, ma aggiungono
problema a problema. Si coglie l’occasione per precisare che l’Ufficio
non si sottrarrà alle richieste di accesso agli atti di soggetti
portatori
di interesse, ma d’ora in avanti attesterà esclusivamente di aver preso
atto
di condizioni di gravità o meno.
- gli stessi Dirigenti Scolastici, nel rispetto della norma vigente e di
un principio pedagogico fondamentale, nei loro atti formali non possono
assegnare dotazioni di sostegno al singolo alunno disabile, ma vanno ad
attribuirle alla classe in cui è inserito (fatte salve diverse,
specifiche,
ingiunzioni dell’autorità giudiziaria). Un attento rispetto di questa
procedura può giovare anche a evitare fraintendimenti da parte delle
famiglie o, peggio, elementi di pregiudizio dell’azione dell’Amministrazione
in sede di contenzioso. Ci si augura di non dover avere la necessità di
valutare comportamenti superficiali in tal senso ai fini di rivalsa.
Certi di non aver minimamente esaurito con queste poche righe
l’approfondimento delle problematiche relative all’integrazione e
all’utilizzo delle risorse di sostegno, si augura buon lavoro e si resta a
disposizione a valutare ulteriori istanze o richieste, purché configurate in
termini di realismo e di correttezza nelle relazioni istituzionali.
Il Dirigente
Giuseppe Petralia
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