[Redditolavoro] LA BATTAGLIA DELLA FIAT DI TERMINI IMERESE

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Tue Sep 20 15:13:35 CEST 2011


 LA BATTAGLIA DELLA FIAT DI TERMINI IMERESE
BILANCIO E PROSPETTIVA DI UNA LOTTA.

(18 Settembre 2011)


*La lotta dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese merita il sostegno di
tutto il movimento operaio.
*
La Fiat sta procedendo all'annunciata chiusura della fabbrica. 1800 operai,
incluse le tre aziende dell'indotto, stanno per essere buttati su una
strada. Il progetto di acquisto del faccendiere molisano Di Risio- già
coinvolto nel mancato rilevamento di Fiat Irisbus di Avellino- è
semplicemente una truffa. A questo signore interessa solamente mettere le
mani su 67 milioni di soldi pubblici, non il rilancio della produzione. E in
ogni caso, se anche Di Risio andasse avanti nell'operazione, 1200 operai a
conti fatti resterebbero comunque senza lavoro. Una tragedia sociale.

La politica dominante è muta davanti a questa tragedia. Non a caso. Il
governo, come si è visto in finanziaria, si aggrappa a Marchionne per
cercare di sopravvivere ( o resuscitare). Il PD cerca anch'esso il benestare
della Fiat per tornare al governo. Gli Agnelli si servono da entrambi i
forni.

Così in campo sindacale. Cisl e Uil sono ormai dipendenti di casa Agnelli.
La maggioranza della Cgil ha appena siglato con Confindustria un ( pessimo)
accordo sulle deroghe al contratto nazionale, e cerca di salvare questo
accordo con Marcegaglia dai giochi di Sacconi( art.8). Per questo evita ogni
radicalizzazione dello scontro sociale.

Solo la Fiom ( e il sindacalismo di base) si oppone realmente alla Fiat,
tenendo aperto un varco prezioso. Ma sconta la scelta sbagliata di 2 anni fa
di non procedere alla occupazione degli stabilimenti. Ed oggi si trova sulla
difensiva, in ordine sparso, nelle diverse trincee: Pomigliano, Mirafiori,
Bertone, Irisbus, Sevel, e innanzitutto Termini Imerese. Dove la Fiom è
maggioritaria. E dove l'occupazione della fabbrica nel 2009, come tanti
operai chiedevano, avrebbe potuto configurare un altro rapporto di forza e
un altro scenario nazionale complessivo.

*Ma la battaglia, per quanto difficilissima, non è ancora persa. Alla
condizione di realizzare un immediato cambio di rotta. *

A Termini Imerese, come in tutti gli stabilimenti Fiat.
Gli operai possono contare solo sulla propria forza. Questo è l'insegnamento
di due anni. Promesse di padroni, politicanti, burocrati e faccendieri hanno
dimostrato di essere solo un inganno. La forte reazione di lotta degli
operai di Termini in questi giorni, con blocchi di strade e autostrade, è
anche una prima ( sacrosanta) risposta a questo inganno. E' l'unica via per
ribaltare la situazione. Nel quadro della crisi, solo se la lotta operaia
pone un problema di ordine pubblico, può strappare risultati, costringendo
padroni e governo a un passo indietro. Lo dimostra il caso recente della
lotta di Fincantieri ( Castellamare e Sestri). Rendere ingovernabile il caso
Termini: questo dev'essere dunque il primo obiettivo della lotta. Mostrare
coi fatti che i lavoratori sono disposti a tutto pur di respingere la
distruzione del proprio lavoro e del proprio futuro. Governo nazionale,
vertici Fiat, giunta Lombardo, partiti dominanti di ogni colore, tutti
debbono essere avvisati, perchè nessuno si illuda.

Ma essenziale diventa, parallelamente, rompere l'isolamento della lotta. Se
gli operai di Termini Imerese occupassero gli stabilimenti, al pari delle
fabbriche dell'indotto, non solo bloccherebbero lo smantellamento annunciato
degli impianti, ponendosi di traverso all'operazione Fiat. Ma darebbero un
esempio prezioso ai lavoratori degli altri stabilimenti del gruppo
interessati a processi di ristrutturazione antioperaia. Potrebbero
collegarsi all'occupazione in atto alla Irisbus contro gli stessi padroni (
Fiat e Di Risio). Darebbero incoraggiamento agli operai di Mirafiori, di
Pomigliano, della Sevel, favorendo l'unificazione della lotta. Attirerebbero
l'attenzione di tutto il movimento operaio, di migliaia di aziende in lotta
per il lavoro, proprio nel momento di massima tensione politica e sociale
nazionale. L'occupazione generale di tutte le aziende che licenziano o
colpiscono i diritti sindacali è il solo modo di unificare il fronte operaio
della resistenza sociale. L'unico modo di reagire all'attacco dei padroni
con una radicalità pari alla loro. L'unico modo di cercare di vincere.

Infine va definita una piattaforma unificante della vertenza Fiat. La
proprietà e i suoi Marchionne sono totalmente inaffidabili. Il loro
progetto, sempre più chiaro, è quello di ridimensionare drasticamente la
propria presenza industriale in Italia. La battaglia per la
nazionalizzazione della Fiat, sotto controllo dei lavoratori, diventa dunque
centrale per la difesa del lavoro, e la ripartizione del lavoro. E può
essere una battaglia “popolare”. I lavoratori e la maggioranza della società
italiana hanno già “comprato” di fatto la Fiat, con i vagoni di soldi
pubblici versati dallo Stato agli Agnelli, sotto i governi di ogni colore.
Si tratta di restituire ai lavoratori ciò che è loro. E di costruire attorno
a questo obiettivo una campagna nazionale. Che richiama l'esigenza di una
riorganizzazione anticapitalista dell'intera società, e di un governo basato
sulle ragioni del lavoro.

Questa svolta complessiva- di azione e di obiettivi- interroga le
responsabilità di tutte le sinistre politiche e sindacali. Il PCL chiede a
tutte le sinistre, a partire dalla Fiom, di fare della battaglia di Termini
Imerese un punto di svolta nazionale. La situazione è difficilissima. Si può
ribaltare solo unendo le forze attorno a una svolta radicale. Non vi sono
alternative reali, se non la rassegnazione a una sconfitta rovinosa. Quella
che gli operai di Termini, come dimostrano le lotte di questi giorni, non
sono disposti ad accettare.

*In ogni caso il Partito Comunista dei Lavoratori darà pieno e attivo
sostegno a tutte le azioni di lotta che gli operai di Termini e la Fiom
vorranno intraprendere per difendere il lavoro. Sino in fondo. *

*PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
*

*http://www.pclavoratori.it  -  info a pclavoratori.it*

*Sez. prov. di Bologna*

*http://sites.google.com/site/pclbologna  -  pcl.bologna a virgilio.it
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