[Redditolavoro] per conoscenza
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Sun Sep 11 12:43:28 CEST 2011
10/09 Dall'assemblea nazionale di Roma Bene Comune, il documento finale
il documento conclusivo dell'assemblea.
L'assemblea nazionale realizzata a partire dall'appello proposto da Roma
Bene Comune, che si è tenuta oggi 10 settembre 2011, ha raccolto nella
struttura dell'ex deposito Atac di San Paolo a Roma una partecipazione che
non si vedeva da tempo di collettivi, associazioni, movimenti, realtà del
sindacalismo conflittuale e di base; una partecipazione ampia ed attiva
soprattutto di moltissimi attivisti e persone che hanno deciso di prendere
parte ad un momento di confronto realmente orizzontale e partecipativo,
offrendo la propria disponibilità a mettersi in gioco dentro una nuova
stagione di conflitto e trasformazione dal basso.
Innanzitutto le tante soggettività intervenute hanno condiviso la necessità
di alimentare e costruire un processo indipendente, che rifiutando deleghe e
scelte di rappresentanza istituzionale, respinge qualunque ipotesi di
alternanza di Governance della crisi del capitalismo e affermi la necessità
di costruire l'alternativa dentro il conflitto. Un processo indipendente che
valorizzi ed amplifichi il peso delle tante lotte che crescono nel nostro
paese e che faccia di esse processo costituente e trasformativo.
Un processo aperto e plurale, che cresca come luogo pubblico di confronto ed
iniziativa, dentro il quale le soggettività consolidate si rendono
disponibili a fare un passo indietro ricercando nuovi spazi di protagonismo
sociale e politico, di sperimentazione di linguaggi e di pratiche. Un
processo, quindi, al quale intendiamo dare continuità senza scorciatoie o
accelerazioni politiciste.
Un processo che guarda lontano e si alimenta da subito delle tante
iniziative di contestazione alla nuova manovra dettata dalla BCE che il
governo Berlusconi ci sta imponendo con la complicità delle false
opposizioni politiche e sindacali, che si nutre delle tante lotte sociali,
da chi nei territori si batte per la difesa dei beni comuni, per l'accesso
ai saperi, per i diritti dei lavoratori e lavoratrici, contro la precarietà
e contro il razzismo e le discriminazioni.
In questo quadro la data della mobilitazione internazionale del 15 ottobre
prossimo convocata dai movimenti europei e del mediterraneo è una occasione
fondamentale che non potrà essere rinchiusa nei recinti angusti di nessuna
rappresentanza .
Il terreno comune su cui sperimentarsi proprio a partire dai prossimi giorni
e settimane, prima e dopo la giornata del 15 ottobre è una campagna di
iniziativa e mobilitazione che metta al centro una parola d'ordine ed un
concetto chiaro: il debito attraverso il quale ci vogliono far pagare il
prezzo della loro crisi, non è il nostro, non lo abbiamo contratto, noi non
lo paghiamo. Questo vuol dire smascherare e agire contro i responsabili
della crisi e i loro simboli, riconquistando la sovranità ed esercitando
nuove forme di riappropriazione di reddito e di vita.
L'assemblea individua come tappe condivise di questo percorso i seguenti
passaggi:
- Dare vita a partire dalla giornata di Lunedì prossimo a manifestazioni in
tutta Italia contro la manovra finanziaria in occasione della ripresa delle
discussioni parlamentari; per Roma riprendere e rilanciare la piazza dell'indignazione
a Montecitorio.
- Una settimana di lotta da costruire nei territori, nei luoghi di lavoro,
nelle scuole, nelle università, nelle città a partire dalla composizione
delle lotte esistenti , dal 10 fino al 15 ottobre, con al centro appunto la
parola d'ordine: IL DEBITO NON E' IL NOSTRO, NOI NON LO PAGHIAMO.
- Costruire e Amplificare la mobilitazione del 15 ottobre, a partire dalle
parole d'ordine e dai contenuti proposti dalle reti europee, che hanno
promosso la mobilitazione Internazionale, definendo le modalità e le
pratiche di una nostra partecipazione collettiva. A TAL FINE PROPONIAMO LA
COSTRUZIONE DI UNA RIUNIONE NAZIONALE APERTA PER DEFINIRE LE MODALITA' DI
PARTECIPAZIONE e IL PERCORSO DI AVVICINAMENTO alla MANIFESTAZIONE.
- Ampliare e Garantire la partecipazione dei movimenti italiani alle
mobilitazioni che si terranno in Occasione del G20 a CANNES-NIZZA dal 1 al 4
Novembre
- Costruire alla metà di NOVEMBRE un Forum Nazionale dei movimenti sociali
indipendenti.
L'assemblea coglie come occasione di confronto le iniziative indette per il
17 settembre contro la finanza internazionale e le borse europee, l'assemblea
del 1 ottobre dell'appello "dobbiamo fermarli" e la costruzione dello
sciopero precario.
L'assemblea esprime inoltre la sua incondizionata solidarietà alle persone
arrestate in VAL di SUSA ( 9 settembre) e a Napoli ( 6 settembre)
Roma 10 Settembre 2011
http://www.coordinamentorsu.it/doc/altri2011/2011_0907_fiducia_scheda.htm
Manovra: tutte le misure/SCHEDA
Dopo quattro versioni, finalmente il governo ha stilato il testo definitivo
del maxiemendamento contenente la manovra di ferragosto. Le ultime novità
riguardano l'anticipo al 2014 per l'innalzamento a 65 anni dell'età
pensionabile per le donne nel privato, Iva al 21% e la tassa del 3% sui
super ricchi (più di 300.000 euro l'anno). La manovra arriva così a toccare
quota 54,2 miliardi di euro nel 2013, anno in cui è previsto il pareggio di
bilancio.
Di seguito tutte le misure sulle quali Palazzo Madama vota la fiducia.
PENSIONI. Anticipato al 2014 l'inizio del timing per arrivare a 65 anni per
le donne nel settore privato.
CONTRIBUTO 3%. Solo per i contribuenti con un reddito oltre i 300.000 euro
l'anno. A partire dal 2011 sarà applicato fino al 2013. La tassa è
prorogabile fino al pareggio di bilancio.
IVA. L'aliquota del 20% passa dal 21% da subito.
LICENZIAMENTI. Il famigerato art. 8:i contratti di lavoro aziendali o
territoriali operano in deroga alle leggi (vale anche per l'articolo 18) e
ai contratti collettivi nazionali.
EVASIONE. Se sono stati evasi oltre 3 milioni di euro non è prevista la
sospensione condizionale della pena. Il tutto a condizione che il denaro
sommerso sia pari al 30% dell'intero fatturato.
COMUNI. Per i Comuni sotto i 1.000 abitanti non ci saranno giunte, e
verranno accorpati. ei Comuni oltre i 1.000 ma comunque piccoli, ci saranno
meno assessori.
PROVINCE. Niente taglio delle Province con meno di 300.000 abitanti. La
mannaia è rinviata ad un ddl costituzionale. Domani parte l'esame del
consiglio dei ministri.
FESTE LAICHE. Primo Maggio, 25 aprile e 2 giugno salvi. Non verranno
spostate di lunedì. Tra le feste patronali, resta solo quella di Roma.
MINISTERI ED ENTI LOCALI. La cosiddetta 'Robin Hood Tax'produrrà un gettito
di 1,8 mld, ridurrà integralmente i tagli agli enti territoriali. Non più
per metà a loro e per metà ai ministeri.
CONTO CORRENTE. Salta la norma che obbligava a indicare il nome della banca.
CONTRIBUENTI. L'Agenzia delle Entrate avrà la possibilità di controllare
preventivamente i conti correnti.
DICHIARAZIONI VIA WEB. Dati relativi alle dichiarazioni sui siti dei comuni,
ma in forma aggregata per categorie.
FAS REGIONALI. Esclusi dalla clausola di salvaguardia che prevedeva un loro
taglio se i ministeri non raggiungeranno nel 2012 i 6 miliardi di euro di
risparmi.
TREDICESIMA STATALI. Nel caso di mancati risparmi da parte dei ministeri,
taglio del 30% ai premi di produzione dei dirigenti responsabili.
PICCOLI ENTI. Nessuna soppressione agli enti pubblici non economici con meno
di 70 dipendenti.
RIMESSE MIGRANTI. L'imposta è del 2%, con un minimo di prelievo di 3 euro.
Sono esenti dall'imposta i trasferimenti fatti da persone fisiche con
matricola Inps e i cittadini Ue.
CONDONO 2002. Il Fisco potrà recuperare coattivamente le somme non riscosse
dal condono tombale del 2002, entro il 31 dicembre 2011.
FARMACIE. La manovra economica salva il numero chiuso per le farmacie,
limitando per questo settore la liberalizzazione.
SPENDING REVIEW. Via libera alla revisione della spesa pubblica. La norma
impegna il ministro dell'Economia a presentare al Parlamento entro il 30
novembre 2011 un programma per la riorganizzazione della spesa pubblica.
INPS. Tra gli obiettivi di revisione della spesa c'è l'accorpamento degli
enti della previdenza pubblica.
NEGOZI. Salta l'apertura libera dei negozi, la sera o la domenica, e resta
questa possibilità solo per le località turistiche e le città d'arte.
COOP. Si alleggeriscono le agevolazioni e gli utili peseranno di più sulla
base imponibile.
SOCIETA' IN PERDITA. Se il 'rosso' è registrato per tre esercizi consecutivi
sono equiparati alle società di comodo.
RIFORMA UFFICI GIUDIZIARI. Vengono riorganizzati i tribunali.
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