[Redditolavoro] genova una corrispondenza

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LO SCIPPO DIETRO L'ANGOLOGenova, pomeriggio di domenica quattro settembre: 
parte, con un'inaugurazione in pompa magna, il festival dell'acqua, un 
appuntamento voluto dai padroni per discutere come aggirare l'esito del 
referendum che ha scongiurato il pericolo della privatizzazione del bene 
primario per eccellenza.
Il vernissage diventa subito un 'problema di ordine pubblico' per la giusta 
contestazione di alcuni esponenti del comitato referendario, che costringe i 
vigliacchi organizzatori a spostare l'evento nella sede del vicino Museo del 
mare.
Il Comune di Genova, che evidentemente se ne infischia della volontà del 
novantacinque per cento degli italiani, ha concesso il patrocinio a questa 
porcata - che viene così finanziata in parte con soldi pubblici - e si 
presenta alla manifestazione con l'assessore dilibertiano al Ciclo delle 
acque, Carlo Senesi (stesso cognome del vignettista Vauro, stesso partito di 
riferimento, ma caratura morale neppure paragonabile).
L'insulso politicante continua pervicacemente sulla strada intrapresa tempo 
fa: secondo lui ci devono essere più distributori di acqua a pagamento - al 
momento cinque centesimi per mezzo litro - mentre semmai la questione è 
quella di far funzionare le fontanelle pubbliche, che in città sono troppo 
poche, e spesso non erogano alcunché.
Una nota finale che chiarisce bene la situazione: l'amministrazione comunale 
genovese ha deciso il gemellaggio con l'Acquedotto pugliese.
Si sa che il presidente della regione Puglia, Nichi (s)Vendola, sta 
lavorando alacremente per rendere inefficace l'esito del referendum e 
procedere comunque alla privatizzazione dell'acqua: Genova vuole seguirne 
l'esempio?
Dobbiamo stare all'erta: lo scippo è dietro l'angolo.Genova, 05 settembre 
2011
Stefano Ghio - Comitato promotore Circolo Proletari Comunisti Genova



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