[Redditolavoro] Fw: processo eternit: udienza del 24 ottobre

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Mon Oct 24 20:38:36 CEST 2011



PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 24 OTTOBRE
Quella odierna - unitamente a quella di domani, alla quale mi scuso per non 
poter essere presente a causa di motivi familiari - è l'ultima delle udienze 
dedicate alle arringhe difensive degli imputati genocidi.
In particolare sono in programma la terza ed ultima parte della discussione 
affidata alla sapiente lingua dell'avvocato Di Amato senior, al quale 
succederà l'avvocato Alleva, una delle persone più indisponenti tra i 
protagonisti del processo: ha l'abitudine, sintomo di maleducazione e 
strafottenza estreme, di masticare gomma americana durante tutto il tempo di 
durata delle sedute.
L'avvocato romano occupa lo spazio ulteriore concessogli dal presidente 
Giuseppe Casalbore affrontando, con riferimento ala persona di Stephan 
Schmidheiny, i medesimi temi - la solidariertà del suo assistito in merito 
alla responsabilità civile - già discussi da suo figlio (che egli gratifica 
anche con un "non avrei saputo fare di meglio") per conto della difesa 
Becon: come tutti i suoi sgradevoli colleghi di collegio, ha il coraggio di 
respingere ogni addebito.
A seguire prende la parola il legale piemontese Alleva, il quale straparla 
di quello a cui stiamo assistendo come di un momento storico - lo è, ma non 
tocca certamente a lui dirlo - per sostenere che i fatti oggetto del 
processo vanno esaminati alla luce di quelle che erano le condizioni 
dell'epoca: scarse conoscenze rispetto alla pericolosità dell'amianto, 
organizzazione del gruppo (attraverso la cui esposizione cerca di scaricare 
le colpe sui dirigenti italiani), e quant'altro possa servire a costruire 
una difesa dall'accusa, il disastro esterno agli stabilimenti, oggetto del 
suo intervento.
L'avvocato quasi si scusa per il dovere che è "costretto ad assolvere, 
nonostante questo processo mi tocchi da vicino"; è appena il caso di far 
notare come nessuno lo ha obbligato - puntandogli una pistola alla tempia - 
ad assumere la difesa del magnate svizzero: pertanto il mangiagomma non può 
autoassolversi in nessun modo, tanto meno ove si consideri che lui stesso, 
in un'occasione, ha confessato di aver perso un amico a causa del 
comportamento criminale del suo assistito.
Domani si concluderà lo sproloquio dell'Alleva, che chiederà l'assoluzione 
dello Schmidheiny per non aver commesso il fatto: secondo lui il padrone 
genocida non aveva alcun potere decisionale sugli stabilimenti italiani.
Il prossimo sette novembre la parola tornerà al pm per la replica; 
successivamente nuovamente le parti civili e le difese.Torino,, 24 ottobre 
2011


Stefano Ghio - Rete sicurezza Torinoc/o Slai Cobas per il sindacato di 
classe To/Mi/Bg/Ge 



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