[Redditolavoro] fiat sata - con quale fiom dobbiamo manifestare

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Thu Oct 20 18:33:23 CEST 2011


IL "CAVALLO DI TROIA"  ALL'INTERNO DELLA FIOM: LA FIAT ANALIZZA


Un manipolo di 13 delegati Rsu della Fiom, dipendenti della FIAT-SATA e di 
alcune
fabbriche dell'indotto di S.Nicola di Melfi, componenti del comitato 
direttivo
regionale hanno presentato l'11 Ottobre 2011 durante una riunione un 
documento nel
quale viene sfiduciato il gruppo dirigente e il segretario generale 
regionale della
Basilicata Emanuele De Nicola.
I firmatari del documento ritengono: "non adeguata la direzione politica e 
strategica
della Fiom-Cgil di Basilicata" che "in maniera evidente non è stata più in 
grado di
assicurare ai lavoratori e alle lavoratrici un'azione e una iniziativa 
sindacale
capace di affrontare con determinazione le questioni che stanno di fronte a 
tutti",
non è stata in  grado "di continuare ad essere un punto di riferimento 
solido per i
metalmeccanici della Basilicata, determinando così uno scollamento con la 
base
operaia".
I delegati firmatari ritengono di aver costruito negli anni il "sindacato 
della
contrattazione", di essere "convinti che difendere e sostenere il sindacato 
della
contrattazione significa assicurare ai lavoratori risultati positivi" e che
"collettivamente bisogna continuare a fare cambiare i tratti di fondo della 
fabbrica
quale luogo di alienazione e sfruttamento".
Inoltre, affermano "sarebbe necessario per l'insieme dei lavoratori cambiare 
il
modello sociale generale di riferimento basato oggi oltre ogni limite sul 
capitalismo
finanziario sostituendolo con un modello sociale basato sulla solidarietà e 
la
cooperazione tra tutti i lavoratori italiani, europei e del mondo".
Letto e riletto, nel documento una cosa appare molto chiara: vogliono fare 
fuori
sindacalmente e politicamente il segretario regionale Emanuele De Nicola reo 
di
sostenere e di aver sostenuto il segretario nazionale Maurizio Landini il 
quale non
ha sorretto l'accordo già pronto per essere firmato da questi delegati RSU
sull'applicazione della sperimentazione del sistema ERGO-UAS alla Fiat di 
Melfi.
In verità delle 13 firme poste su questo documento, 11 sono di delegati RSU 
disposti
a firmare la sperimentazione del sistema ERGO-UAS, altre 2 sono firme di 
delegati RSU
presenti nelle decine di fabbriche dell'indotto.
L'altro inchiostro consumato nel documento serve solo come contorno per 
imbrogliare
gli operai. Questi sindacalisti poco hanno a che fare con le linee di 
montaggio e con
i lavori più pesanti. E' a dir poco fantastico: vorrebbero "fare cambiare i 
tratti di
fondo della fabbrica quale luogo di alienazione e sfruttamento" aumentando i 
ritmi di
lavoro e riducendo le pause a noi operai come prevede l'ERGO-UAS che 
vorrebbero
firmare.
La "contrattazione" che la Fiat gli ha proposto: è la svendita della nostra 
pelle, in
cambio proseguiranno loro ad "assicurare risultati positivi". Continueranno 
solo a
"negoziare il negoziabile" con la Fiat, poi avranno sempre la possibilità di 
dire:
che "loro sono meglio degli altri, sono della Fiom, gli altri sono venduti".
Altro che contro il "capitalismo finanziario" i delegati RSU firmatari del 
documento
vogliono continuare ad andare a braccetto  con il padrone e vogliono 
dimostrare con
il documento la loro fedeltà. Alcuni delegati RSU della Fiom che peraltro 
non hanno
firmato il documento lavorano e non si possono muovere dalle linee se non 
utilizzando
le poche ore di permesso sindacale a disposizione. Per altri non è cambiato 
niente,
continuano a fruire dei privilegi sindacali che la Fiat non ha mai smesso di 
dare.
L'ex "eroe dei 21 giorni" con il probabile sostegno della CGIL con 
quest'altra
operazione sindacale ha dato un altro messaggio alla Fiat: con lui ( e i 
delegati che
coordina) si possono fare gli stessi accordi che sono stati fatti con altri 
sindacati
ed è ancora utile e funzionale al sistema, lo si può tenere in SATA mentre 
altri suoi
colleghi impiegati vengono trasferiti in altri stabilimenti, come all'ex 
ITCA.

dal sito operai contro








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