[Redditolavoro] Licenziamenti facili: Attacco devastante al pubblico impiego
cobas_slai_palermo at libero.it
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Tue Nov 29 14:31:48 CET 2011
Licenziamenti facili: con la legge di stabilità che entrerà in vigore dal 1
gennaio 2012 l’attacco più devastante degli ultimi anni al pubblico impiego.
L'ultimo "regalo" del governo Berlusconi...
Sottolineature e grassetti sono tutti nostri.
***
Pubblico impiego. Solo un’informativa ai sindacati
Procedura veloce per individuare i posti in eccesso
Se fallisce la ricollocazione il personale viene messo in mobilità
È la novità che più di tutte promette di avere impatto sulle dinamiche del
pubblico impiego. La legge di stabilità interviene drasticamente sulla mobilità
dei dipendenti delle amministrazioni prevedendo caratteristiche e procedure
innovative rispetto al passato. La modifica all'articolo 33 del decreto
legislativo 165/2001 vuole sottolineare ulteriormente la maggior autonomia
datoriale rispetto alle scelte gestionali, dribblando, ancora una volta, le
relazioni sindacali.
Di cosa si tratta.
L'articolo in esame era destinato a disciplinare le eccedenze di personale
degli enti pubblici. La Riforma Brunetta (Dlgs 150/2009) aveva previsto un vero
e proprio obbligo in capo al dirigente per individuare questo personale,
precisando che un comportamento diverso avrebbe potuto essere oggetto di
valutazione al fine della responsabilità per danno erariale. Dopo una precisa
procedura i soggetti in eccedenza venivano collocati in disponibilità con ogni
sospensione delle obbligazioni del rapporto di lavoro e il diritto, per
ventiquattro mesi, ad una retribuzione pari all'80% dello stipendio in
godimento.
La novità.
Dall'entrata in vigore della legge di stabilità, l'articolo 33 non disciplina
però solamente le eccedenze di personale, ma anche le situazioni di
soprannumero in relazione alle esigenze funzionali o alla «situazione
finanziaria». È proprio quest'ultimo aspetto a destare qualche preoccupazione
in più. Manca infatti qualsiasi ulteriore indicazione su quali circostanze
un'amministrazione potrebbe far leva. La «situazione finanziaria» è una
definizione talmente vaga che potrebbe essere utilizzata ad ampio raggio per
motivare scelte di rilevante impatto.
Il contesto.
La verifica va effettuata ogni anno con l'obiettivo principale di favorire la
coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento di personale.
Pertanto le amministrazioni dovranno procedere annualmente a questa
ricognizione, senza peraltro dimenticare che il Dlgs 165/2001 chiede anche ai
dirigenti di contribuire all'individuazione delle risorse e dei profili
professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell'ufficio cui sono
preposti.
La sanzione.
La norma prevede due sanzioni. Innanzitutto, in base all'articolo 6 del Testo
unico del pubblico impiego, l'amministrazione che non provvede alla
ricognizione annuale dei posti in eccedenza o in soprannumero non può procedere
ad assunzione di nuovo personale, compreso quello appartenente alle categorie
protette. Su questo l'articolo 33 rincara la dose indicando che il divieto si
estende ai rapporti di lavoro con qualunque tipologia di contratto, pena la
nullità degli atti posti in essere. In secondo luogo viene confermata
l'eventuale responsabilità in capo al dirigente.
La procedura.
L'azione prende il via con una semplice informazione preventiva alle
rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali
firmatarie del contratto nazionale di lavoro. Questo è l'unico coinvolgimento
dei sindacati che, rispetto al passato, vengono di fatto relegati, almeno dal
punto di vista procedurale, a meri spettatori nella procedura. Trascorsi dieci
giorni da tale comunicazione l'amministrazione tenta di ricollocare totalmente
o parzialmente il personale in soprannumero o in eccedenza nell'ambito della
stessa amministrazione, utilizzando anche forme flessibili di gestione del
rapporto di lavoro (si pensi a una riduzione del tempo del lavoro). Con accordi
preventivi è possibile collocare il personale anche in altre amministrazioni
nel medesimo ambito regionale. I contratti nazionali potranno prevedere forme
di trasferimento anche presso enti di altre regioni. Trascorsi novanta giorni
dall'informazione sindacale preventiva e qualora le operazioni di
ricollocamento di cui sopra non siano andate a buon fine, il personale viene
inserito nelle liste di disponibilità.
Il trattamento economico.
Al personale viene corrisposto un trattamento pari al l'80% dello stipendio,
con esclusione di ogni altro emolumento, per la durata di ventiquattro mesi. È
garantito l'assegno famigliare, nei casi in cui sia spettante, ed il periodo è
utile ai fini pensionistici.
L'entrata in vigore.
Le novità entrano in vigore dal 2012, in quanto contenute nella legge di
stabilità per il prossimo anno, e non si applicano ai concorsi già banditi e
alle assunzioni già autorizzate.
19/11/2011
http://www.ilsole24ore.com/
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