[Redditolavoro] sosteniamo la lotta di Mimma e delle lavotratrici/tori Policlinico Palermo

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Sun Nov 20 13:18:28 CET 2011


solidarietà , qusta volta hanno proprio 
esagerato!Layla Bologna***Grande solidarietà, ancora 
repressione....................precarie scuola palermo***non saranno i provvedimenti repressivi 
a fermare la lotta di Mimma e delle lavoratrici/ lavoratori del Policlinico organizzati con lo Slai Cobas 
per il sindacato di classe. Siamo unite nella lotta, doppiamente, contro tutti gli attacchi alle nostre condizioni di lavoro e di vita. 
Precarie Coop Sociali organizzate nello Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo

***Una lavoratrice dello Slai cobas per il sindacato di classe di Palermo, dirigente del cobas al Policlinico, è stata vigliaccamente sospesa, nel vano tentativo di fermare la lotta e lasua forte voce.
GIU' LE MANI DA MIMMA SCIORTINO!A Mimma Sciortino


Le lavoratrici, disoccupate dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto mandano la loro forte solidarietà e il loro collettivo abbraccio a Mimma.



I dirigenti del Policlino, così come di altre realtà lavorative, appena si sentono "minacciati" da denunce e dalle iniziative di lotta che richiedono diritti elementari, subito cercano di rispondere con la repressione, cercando inutilmente di mettere a tacere le voci più coscienti e combattive.

Ma come a Taranto ogni tentativo di fermare la lotta e reprimere le lavoratrici,disoccupate non fa che alimentare la rabbia e la ribellione, così siamo sicure che accade a Palermo, conoscendo bene la vostra determinazione.



Lotteremo anche da qui, perchè la sospensione rientri immediatamente.

Siamo al tuo fianco, come lavoratrici, disoccupate e come donne, che siamo due volte più arrabbiate e ribelli.



Le lavoratrici e disoccupate di Taranto



Mandatele messaggi di solidarietà, entro maretedì prossimo, giorno in cui a Palermo faranno un assemblea con tutti i lavoratori e potranno leggere i vostri messaggi



Margherita 
***Comunicato stampa 17/11/2011

 
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 Il direttore generale del Policlinico si
accanisce 

contro 
il COBAS

per la denuncia e la lotta portata
avanti dalle lavoratrici/lavoratori

 

E
il 10 novembre scorso, spalleggiato dai vertici dell’ateneo e dai sindacati
collaborazionisti, presenti anche nella commissione disciplinare, ha irrogato
alla dirigente del COBAS, per non essersi piegata al suo diktat, al
trasferimento punitivo, una sanzione che prevede la sospensione per un mese dal
servizio senza retribuzione.

 

INAUDITO!

Mai,
prima d’ora,  al Policlinico e forse in
nessun altro ospedale, era stato preso un simile grave e odioso provvedimento
per non aver ottemperato ad un trasferimento.

Si
vede che la continua  opposizione, lotta,
denuncia,  e soprattutto il recente
incontro col viceprefetto - al quale è stato presentato un esposto contro
l’annoso disconoscimento dei diritti contrattuali e la politica devastante
dell’attuale amministrazione aziendale - 
hanno fatto “saltare i nervi” al manager.

 

Ma
se l’Ing. La Rocca e i “suoi sindacati” ( così li ha definiti in diverse
occasioni) pensano di poter intimidire e fermare il COBAS, si sbagliano alla
grande!

La repressione alimenta la ribellione!

E’ una questione di giustizia, di
diritti, di libertà, di dignità!

 

Forse
questi “egregi signori”, distanti anni luce da questi sani e inalienabili
principi,  pensavano che colpire e
cercare di zittire una lavoratrice, una donna, fosse ancora più facile,
dimenticando, però, che la forza poderosa e la furia rivoluzionaria delle donne
che prendono coscienza di classe è inarrestabile.

 

Da
troppo tempo le lavoratrici e i lavoratori subiscono lo scippo dei propri
diritti, la mortificazione della dignità professionale ed umana, ed i malati sono
costretti a sciropparsi una qualità dell’assistenza degna del quarto mondo.

 

Ribadiamo che non si può rimanere
indifferenti ed immobili di fronte a tale scempio!

 

Essere
attaccati perché si difendono concretamente e fino in fondo gli interessi dei
lavoratori è un GRANDE ONORE, mentre
è un GRANDE DISONORE  essere additati e maledetti da quest’ultimi
per averli traditi, per averne svenduto e barattato l’insieme dei diritti, così
come usano fare oramai da decenni cgil cisl uil snals cisapuni cisal.

 

Ovviamente
lo SLAI COBAS impugnerà il predetto illegittimo provvedimento davanti al
giudice del lavoro. Il direttore generale dovrà rispondere di attività
antisindacale, di mobbing e lesioni della salute.  In tal senso si stanno anche raccogliendo le
testimonianze dei lavoratori.

Ma
dovrà rispondere anche dell’infima qualità dell’assistenza e  dell’abbandono e sfascio del Policlinico
contro il quale saranno interessate tutte le sedi competenti.

 

Lo
SLAI COBAS provinciale sta inoltre preparando tutta una serie di iniziative
pubbliche e di piazza,  perché

 

i diritti dei lavoratori e la salute dei
malati non sono un optional al servizio del profitto aziendale, ma diritti
umani inviolabili sanciti dalla Costituzione!

 

Il
coordinamento nazionale dello SLAI COBAS per il sindacato di classe, che ha
immediatamente espresso la piena solidarietà alla lavoratrice in questione,
annuncia che, qualora la predetta sanzione non rientrasse, sarà attivata una
mobilitazione nazionale.

 

La repressione non ci fa paura, la
nostra lotta sarà sempre più dura!

 

Le lavoratrici e i lavoratori SLAI COBAS
per il sindacato di classe – Policlinico                                                                                                                                                                       











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