[Redditolavoro] termini imerese - operai incatenati per protesta

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Thu Nov 17 16:01:38 CET 2011


 Gli operai della Bienne incatenati a Termini
 PALERMO - Vogliono le stesse garanzie dei loro colleghi per il dopo Fiat. 
Per questo 8 operai interinali di Bienne Sud, azienda dell'indotto di 
Termini Imerese, sono incatenati da stamattina di fronte al municipio del 
comune alle porte di Palermo e lì rimarranno per tutta la notte, fino a 
domani. Hanno tra i 35 e i 40 anni e un contratto in scadenza il 31 dicembre 
che, se non sarà rinnovato, li porterà a perdere il posto e a non potere 
nemmeno beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti per i colleghi 
stabilizzati.

"A fine anno non avrò più un lavoro  -  racconta uno degli operai 
incatenati, Calogero Ciresi  -  ho due bambini di 8 e 3 anni, il futuro si 
prospetta nero". Gli 8 lavoratori hanno un'età media che va dai 35 ai 40 
anni. "Sono un interinale dal 2008, il mio contratto è stato rinnovato di 
anno in anno, ma stavolta sarà diverso  -  continua Calogero  -  non siamo 
contemplati nel dopo Fiat, una volta scaduto il contratto, per noi non ci 
sarà cassa integrazione in attesa dell'avvio della produzione di Dr Motor, 
saremo semplicemente mandati a casa". Le tute blu chiedono al ministero del 
Lavoro di essere incluse nel piano di ammortizzatori sociali e lo fanno nel 
giorno dell'incontro a Roma tra sindacati, Fiat, Dr Motor, ministero dello 
Sviluppo economico, Regione e Invitalia.

Sul tavolo due nodi: quello degli incentivi alla mobilità chiesti dai 
sindacati al Lingotto come sostegno al reddito degli operai da accompagnare
alla pensione e quello delle garanzie salariali chieste a Dr Motor per il 
dopo Fiat.
Novità positive da entrambi i tavoli. Fiat potrebbe essere disposta a 
trattare sugli incentivi, ma vuole prima conoscere il numero esatto degli 
operai che ne beneficerebbero. Si tratterebbe di circa 600-700 persone, che 
sarebbero poste in mobilità e ai quali Torino integrerebbe l'assegno mensile 
dell'Inps con ulteriori 500 euro, in modo da mantenere il livello di reddito 
attuale fino al raggiungimento dell'età pensionabile. Ma il Lingotto si 
riserva di decidere lunedì, nel corso del prossimo incontro con i sindacati.

"Registriamo la disponibilità di Fiat che, per la prima volta, conferma la 
volontà di concedere incentivi alla mobilità  -  dichiara l'assessore alle 
Attività produttive Marco Venturi - Di certo il governo siciliano vigilerà 
per tutelare i lavoratori dello stabilimento che nessuno, neanche la Fiat, 
può permettersi di trattare differentemente da altri operai dello stesso 
gruppo".
"Fiat come sempre vuole imporre il proprio gioco  -  commenta Roberto 
Mastrosimone di Fiom  -  L'accompagnamento è fondamentale per la firma 
dell'accordo, speriamo che la smettano di fare ostruzionismo". Sulla stessa 
linea Vincenzo Comella di Uilm: "Il sostegno al reddito è una misura che 
l'azienda torinese applica da sempre in tutti gli stabilimenti. Non capiamo 
perché non dovrebbe farlo anche a Termini".

Sembra invece conclusa la discussione con Dr Motor, dopo l'accordo a cui 
sindacati e azienda sono giunti oggi. Le sigle hanno discusso con Di Risio 
(presidente del gruppo) il piano per l'occupazione, già presentato ai 
sindacati la settimana scorsa. Il testo è rimasto sostanzialmente lo stesso: 
Dr darà le stessa garanzie previste da Fiat, come la quattordicesima e il 
premio di produzione e ha garantito che i posti che si libereranno con i 
prepensionamenti saranno colmati dai dipendenti dell'indotto. E sempre 
all'indotto Di Risio guarderà per le forniture, in modo da mantenere in 
piedi il sistema dell'era Fiat.
(16 novembre 2011)



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