[Redditolavoro] Fw: ferrovie MORTO SUL LAVORO A FIRENZE, PADRE SCRIVE A NAPOLITANO, GIUSTIZIA PER MIO FIGLIO

bastamortesullavoro@domeus.it cobasta at libero.it
Thu Nov 10 10:58:13 CET 2011


*ALTRI FAMILIARI IN CERCA DI VERITA' GIUSTIZIA...

SONO I GENITORI DI DOMENICO RICCO, UN GIOVANE OPERAIO DI RFI MORTO SUI
BINARI NEL 2009

LAMENTANO CHE DOPO DUE ANNI NON CI SONO ANCORA NE' RESPONSABILI NE' INDAGATI

IL PADRE, UN NOSTRO COLLEGA, VUOLE CONOSCERE - E NOI INSIEME A LUI -  LE
CIRCOSTANZE E LE CAUSE DELLA TRAGEDIA

NOI LA CAUSA GIA LA CONOSCIAMO: LA MALEDETTA FRETTA DI FAR PASSARE I
TRENI MENTRE LE PERSONE LAVORANO SUI BINARI

  I MORTI DEGLI ULTIMI ANNI:
<http://www.inmarcia.it/home/28-ultimora/437-operaio-morto-infortuni-lavoro-rfi-ferrovie-folgorato-ventimiglia-fs>UNA
LUNGA SCIA DI SANGUE SUI BINARI ITALIANI**
----------------

*
* BARLETTA, 9 NOV - Hanno scritto una lettera al presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere che sia fatta giustizia
sulla morte del loro figlio, avvenuta il 5 novembre del 2009, quando, a
27 anni, fu travolto da un treno regionale mentre era al lavoro con
altri due colleghi sui binari nei pressi della stazione di Rifredi, poco
distante da Firenze Santa Maria Novella, intento a riparare uno scambio
ferroviario.*

*Il giovane, Domenico Ricco, originario di Barletta, operaio di Rfi dal
2002, morì sul colpo
<http://www.inmarcia.it/home/28-ultimora/437-operaio-morto-infortuni-lavoro-rfi-ferrovie-folgorato-ventimiglia-fs>.
I due colleghi si salvarono, rifugiandosi in una intercapedine fra i
binari. Il treno che travolse Ricco, infatti, transitò
contemporaneamente a un convoglio merci, l'unico del quale gli operai
erano stati messi al corrente.*

* All'indomani dell'incidente furono avviate due inchieste, una della
magistratura e una interna a Rfi, ma ad oggi per quella morte non sono
ancora state accertate responsabilità «Sono passati due anni da pochi
giorni - dice il padre della vittima, Giuseppe Ricco - ma noi non
sappiamo ancora perchè e a causa di chi mio figlio sia morto, nè se ci
sono indagati».*

*Giuseppe Ricco lavora in ferrovia anche lui, da oltre 40 anni e, per
questo, ritiene di conoscere e capire bene le circostanze e il modo in
cui il figlio e gli altri operai stessero lavorando: «Era notte ed era
buio - spiega - e non c'erano le condizioni di sicurezza per poter
lavorare lì in quel momento ma in ferrovia, la sicurezza, da tempo, è un
optional.*

*Nel periodo in cui morì mio figlio gli incidenti di quel tipo furono
tre in quella stessa zona». A distanza di due anni dal tragico
incidente, Giuseppe Ricco e sua moglie hanno scritto al presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, una seconda lettera: lo avevano già fatto
dopo la morte del figlio e allora il Capo dello Stato ebbe parole di
conforto e solidarietà. Oggi i due genitori chiedono «giustizia,
vogliamo sapere - dicono - chi ha ucciso nostro figlio» e chiedono anche
che Napolitano «il quale ha molto a cuore le morti sul lavoro, continui
a impegnarsi affinchè le norme in materia di sicurezza siano più severe». *
**



--------------------------------------------------------------------------------





            ancora

IN MARCIA !

GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908

---------------------------------------------------------------
RFI: MORTO SUL LAVORO A FIRENZE, PADRE SCRIVE A NAPOLITANO, GIUSTIZIA PER
MIO FIGLIO



ALTRI FAMILIARI IN CERCA DI VERITA' GIUSTIZIA...

SONO I GENITORI DI DOMENICO RICCO, UN GIOVANE OPERAIO DI RFI MORTO SUI
BINARI NEL 2009

LAMENTANO CHE DOPO DUE ANNI NON CI SONO ANCORA NE' RESPONSABILI NE' INDAGATI

IL PADRE, UN NOSTRO COLLEGA, VUOLE CONOSCERE - E NOI INSIEME A LUI -  LE
CIRCOSTANZE E LE CAUSE DELLA TRAGEDIA

NOI LA CAUSA GIA LA CONOSCIAMO: LA MALEDETTA FRETTA DI FAR PASSARE I TRENI
MENTRE LE PERSONE LAVORANO SUI BINARI

 I MORTI DEGLI ULTIMI ANNI: UNA LUNGA SCIA DI SANGUE SUI BINARI ITALIANI
----------------


 BARLETTA, 9 NOV - Hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, per chiedere che sia fatta giustizia sulla morte del
loro figlio, avvenuta il 5 novembre del 2009, quando, a 27 anni, fu travolto
da un treno regionale mentre era al lavoro con altri due colleghi sui binari
nei pressi della stazione di Rifredi, poco distante da Firenze Santa Maria
Novella, intento a riparare uno scambio ferroviario.

Il giovane, Domenico Ricco, originario di Barletta, operaio di Rfi dal 2002,
morì sul colpo. I due colleghi si salvarono, rifugiandosi in una
intercapedine fra i binari. Il treno che travolse Ricco, infatti, transitò
contemporaneamente a un convoglio merci, l'unico del quale gli operai erano
stati messi al corrente.

 All'indomani dell'incidente furono avviate due inchieste, una della
magistratura e una interna a Rfi, ma ad oggi per quella morte non sono
ancora state accertate responsabilità «Sono passati due anni da pochi
giorni - dice il padre della vittima, Giuseppe Ricco - ma noi non sappiamo
ancora perchè e a causa di chi mio figlio sia morto, nè se ci sono
indagati».

Giuseppe Ricco lavora in ferrovia anche lui, da oltre 40 anni e, per questo,
ritiene di conoscere e capire bene le circostanze e il modo in cui il figlio
e gli altri operai stessero lavorando: «Era notte ed era buio - spiega - e
non c'erano le condizioni di sicurezza per poter lavorare lì in quel momento
ma in ferrovia, la sicurezza, da tempo, è un optional.

Nel periodo in cui morì mio figlio gli incidenti di quel tipo furono tre in
quella stessa zona». A distanza di due anni dal tragico incidente, Giuseppe
Ricco e sua moglie hanno scritto al presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, una seconda lettera: lo avevano già fatto dopo la morte del
figlio e allora il Capo dello Stato ebbe parole di conforto e solidarietà.
Oggi i due genitori chiedono «giustizia, vogliamo sapere - dicono - chi ha
ucciso nostro figlio» e chiedono anche che Napolitano «il quale ha molto a
cuore le morti sul lavoro, continui a impegnarsi affinchè le norme in
materia di sicurezza siano più severe».



More information about the Redditolavoro mailing list