[Redditolavoro] ancora su atene 20 ottobre
procomta
ro.red at libero.it
Fri Nov 4 12:25:07 CET 2011
pubblichiamo un altra testimonianza dei fatti del 20 ottobre ad atene
noi non siamo anarchici, ma comunisti, non siamo dei sindacti di regime, ma
sindacalisti di classe proprio per questo consideriamo il KKE un partito non
comunista ma revisionista e in questo caso socialfascista
linea e azione del KKE il 20 ottobre vanno denunciati a tutto il movimento
comunista e rivoluzionario
queste testimonianze come la dichiarazione dell'assemblea di Piazza
syntagma pubblicata prima servono a chiarire i fatti
proletari comunisti_PCm Italia
novembre 2011
Grecia Una piccola analisi come contributo controinformativo riguardo agli
eventi del 20 ottobre.
trad. cenere
Una piccola analisi come contributo controinformativo riguardo agli eventi
del 20 ottobre.
I fatti delle ultime 48 ore di sciopero generale sono storici. Per la prima
volta negli ultimi anni il partito comunista greco (KKE) ha scelto di essere
presente (in termini di spazio e tempo) insieme alle altre parti sociali che
dimostravano a Piazza Syntagma. Ma la loro scelta ha espresso una qualità
diversa da quella degli altri dimostranti. Hanno circondato il parlamento al
fine di proteggerlo. Il KKE è rimasto dietro al sindacato PAME davanti al
parlamento in stile militare, con bastoni e caschi, per affrontare i
dimostranti. Hanno chiesto i documenti a chi non era loro militante e si
sono rifiutati di lasciare passare altri blocchi di dimostranti (non solo
anarchici, ma anche gente di sinistra e il sindacato dei netturbini
POE-OTA). Ciò ha portato ad una situazione molto tesa con gente che urlava
il proprio sdegno per le azioni del PAME. Il conflitto è iniziato dopo l'attacco
dei comunisti insieme ai sindacalisti contro i membri del movimento "Io non
pago" (Den Plirono) che era costituito soprattutto da moderati di sinistra.
Agli scontri hanno preso parte una grande parte di persone e non erano tutti
anarchici. C'erano ovviamente anarchici tra di loro ma non tutti quelli che
si sono scontrati con il PAME lo erano. Il conflitto ha coinvolto mazze,
sassi, molotov, caschi da parte dei dimostranti incappucciati.
Dopo due ore di scontri la polizia è intervenuta a favore dei sindacalisti
per attaccare i dimostranti. Nel pomeriggio è stato riportato che la persona
morta di infarto non era stata ferita negli scontri ma la possibile causa
della morte era dovuta ai lacrimogeni della polizia.
Questi sono i fatti. Da ora in poi proverò solo a mettere i miei pensieri al
fine di cercare di dare una una interpretazione dei fatti in prospettiva del
fine insurrezionale.
Alcuni punti fondamentali nella formazione sociopolitica greca
In Grecia, dopo la caduta della giunta militare nel 1974, il periodo storico
che è seguito è stato chiamato Metapolitefsi (tipo di cambiamento politico).
Questo schema sociopolitico ha raggiunto i suoi limiti negli ultimi anni. La
forma di governo e lo stato, la legge e le relazioni sociali che permettono
la riproduzione dello sfruttamento capitalista sono state limitati da alcuni
schemi di ribaltamento verticale di alcuni valori e da alcuni mezzi alla
base della società. Dai primi anni '80 la formazione sociale-democratica ha
ottenuto la coesione sociali grazie alla riconciliazione tra stato e
persone. Potevi raggiungere una posizione permanente nel settore pubblico
dando il tuo voto a chiunque potesse garantirtela. Questo è il meccanismo
principale che ha prodotto la classe piccolo-borghese in Grecia.
Questo modo di ottenere il consenso e la coesione è stato interrotto in modo
non sostituibile dalle scelte politiche centrali del dominio per far fronte
alle crisi economiche ed evitare il default. L'effetto immediato è stato il
tracollo della gran parte della società, dai piccolo-borghesi della classe
media alla precarietà del proletariato. Ciò è la chiave di trasformazione
che sta avvenendo. Sto parlando di gente che (se non già ora) non avrà nulla
da perdere e che non sarà, in gran parte, facilmente rappresentabile da ogni
forma di schema politico ufficiale. Il KKE non è escluso.
Il KKE è uno dei maggiori (se non l'unico) dei partiti comunisti stalinisti
in Europa. Dopo esser stato riconosciuto (1974) è diventato parte del
sistema in ogni modo possibile. Ha i suoi affari, la sua compagnia
tipografica (che è una delle più grandi nei Balcani) e i media (canali tv e
radio) e possiede un rispettabile gruppo di fondi statali come ogni partito
ha.
"La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi" Carl von
Clausewitz
Dopo Dicembre 2008 e soprattutto negli ultimi due anni discorsi e pratiche
anarchici/antiautoritari si sono diffusi in un modo non facilmente
interpretabile. Sono nati nuovi squat, nuove assemblee popolari e nuovi modi
di autorganizzazione sono stati realizzati. Questo non è il posto per dare
una completa descrizione dei fatti degli ultimi 3 anni ma posso dire che la
guerra sociale-di classe si è molto intensificata. Rimane una scommessa
storica la possibilità che emergano nuovi soggetti collettivi rivoluzionari.
"La politica è la continuazione della guerra con altri mezzi" M. Foucault
Una cosa è sicura. Il dominio (stato-capitale e le loro connessioni) non può
gestire questa situazione in un modo regolare. Non è gestibile. C'è una
parte importante della società che nell'ultimo hanno si è scontrata davanti
al parlamento. Queste persone stanno entrando in contatto con valori
radicali che potrebbero essere un detonatore per qualcosa di più pericoloso
per le relazioni dominanti capitalistico-sociali. Solidarietà,
autorganizzazione e relazioni non mediate espresse nelle strade possono
andare oltre. Possono essere portate nella vita quotidiana ed espandersi per
ridefinire su basi radicali le relazioni sociali. Contro i valori sociali
del comfort e del lavoro salariato, contro il modello consumistico del
deserto capitalista. Lo slogan anarchico "La crisi non è una notizia al
telegiornale, la consapevolezza è nata nelle strade" adesso è molto reale.
Io non enfatizzo le pratiche degli scontri per strada ma insistito nel dire
che abbiamo una grande possibilità di radicalizzarci qui. E gli scontri con
la polizia e gli stalinisti sono solo una parte di ciò. La scommessa rimane
la stessa come sopra.
Questa situazione non gestibile viene interpretata com'è dalla dirigente
stalinista del KKE. Hanno preso la decisione politica di proteggere il
parlamento e l'"ordine pubblico" davanti ad esso. Un opinionista politico ha
posto una domanda diretta :
"Se, in un dominio coordinato statale, il monopolio della violenza non è più
esercitato dalla polizia ma con il suo consenso viene dato ad una parte
della società (il KKE nel nostro caso), cosa significa questo?"
La risposta viene data da una combinazione di fattori nel contesto descritto
sopra. La protezione del parlamento ad opera del KKE riflette alcuni accordi
politici tra partiti e l'elite del dominio. Il partito comunista ha cercato
di mostrare a tutti che possono gestire la situazione. Possono mantenere la
pace sociale. Sono rimasti li, davanti al parlamento e hanno cercato di dire
a tutti : "Noi siamo qui, e ciò è il modo di esprimere la vostra protesta e
se non fate come diciamo, allora voi anarco-fascisti siete membri del
parastato e provocatori".
Questo schema retorico è allineato con il modo dominante dei media e dei
partiti che interpretano gli scontri per le strade. Il KKE ha preso
posizione, con le parole e i fatti, dalla loro parte.
La maggioranza dei cosiddetti radicali di sinistra (dentro e fuori il
parlamento) include nei suoi discorsi i punti del KKE, cercando di tenere la
distanza dalle molotov che sono state lanciate contro la parte militante dei
sindacalisti e tenendo viva la delusione riguardo al ruolo del KKE e della
"proposta comune".
"Le barricate sono un misto di dolore e idee"
Io veramente non posso immaginare cosa questi pazzi stalinisti hanno nelle
loro teste. Di una cosa sono sicuro. Che le verità delle frasi di Clausewits
e Foucault saranno la regola principale che descriverà gli aspetti della
vita sociale. Più il tempo passa e più sarà ovvia la formazione di due campi
rivali. In uno ci saranno quelli che vogliono la continuazione della
riproduzione delle relazioni capitaliste con ogni mezzo possibile, nell'altro
chiunque voglia distruggerle. Questa è la riflessione più onesta e obiettiva
che posso fare.
Resistenza - Autorganizzazione - Solidarietà
Per l'abolizione delle classi, delle relazioni sociali e i ruoli che il
capitalismo ci ha affibbiato e imposto.
Un giovane compagno greco senza futuro
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