[Redditolavoro] PA: scontro dei precari coop sociali con i dirigenti delle prefettura... la lotta continua

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Tue May 31 07:09:26 CEST 2011


Dopo lo sciopero generale del 6 maggio, a conclusione della contestazione fatta 
ai dirigenti della Cgil lungo tutto il corteo che si è svolto a Palermo, i 
lavoratori, i precari, le disoccupate organizzati nello Slai Cobas per il 
sindacato di classe, recandosi in prefettura con un corteo improvvisato per 
dare un segnale concreto della lotta intesa non come una mera sfilata, hanno 
strappato un incontro con il prefetto per la settimana successiva in merito a 
tutte le lotte in corso.

In questo incontro che si è tenuto l'11 maggio con un folto presidio di 
lavoratori e lavoratrici sotto la prefettura, i delegati delle Coop Sociali 
scuola e Policlinico, degli Ata, delle disoccupate hanno avuto un accesissimo 
scambio di battute con il vice prefetto che frapponeva costantemente "se", "ma" 
"forse" davanti alla definizione di una calendarizzazione per l'apertura di 
tavoli tecnici necessari alle varie lotte che è stata perentoriamente  ribadita 
dicendo che il mancato impegno da parte loro avrebbe scatenato una campagna 
contro il prefetto e la prefettura in generale. 

La lotta e la determinazione dello Slai ha dato un primo risultato perché dopo 
una settimana siamo stati convocati per l'apertura del primo tavolo tecnico 
riguardante le  precarie e precari delle Coop Sociali, assistenti ig/personale 
agli studenti disabili nelle scuole superiori, con la convocazione dei 
rappresentanti della Provincia Regionale di Palermo e della Regione 
Siciliana. 
Punto all'ordine del giorno l'avvio di un percorso volto a definire gli 
obiettivi e le tappe per la continuità lavorativa dei precari a scadenza di 
appalto a giugno ponendo le basi per un progetto di riqualificazione 
professionale visto che vi è il rischio che siano soggetti a tagli nel settore 
a causa della nuova figura, assistente all'autonomia, che già dal prossimo anno 
scolastico la Provincia in sinergia con le Asp e le scuole vorrebbe porre a 
sostegno degli studenti disabili in graduale sostituzione dell'assistenza 
igienico-personale.

La prima "sorpresa" appena arrivati è stata la presenza all'ingresso della 
prefettura di alcuni sindacalisti Cgil, Uil, Cisal, che con la questione dei 
precari ad oggi non c'entrano quasi niente, non hanno mai fatto nulla di serio 
né per lotte né per rappresentatività né per proposte concrete, ma anzi proprio 
in questa fase giocano solo sporco per dividere i lavoratori e creare una 
sterile e dannosa guerra tra poveri.
Sin da subito il clima si è acceso in particolare con i sindacalisti Cgil e 
Uil a braccetto davanti la prefettura, presi subito di mira dai precari Slai 
Cobas "parassiti, amici dei padroni, noi lottiamo e costruiamo e voi vorreste 
approfittare delle riunioni che noi otteniamo con la lotta … ma ve la vedrete 
con noi…!" Mentre i poliziotti cercavano invano di calmare gli animi, il 
delegato Cgil dopo un meschino tentativo di attaccare la coordinatrice dello 
Slai dicendo "ma brava invece di unire dividi… però poi venite alle nostre 
manifestazioni come quella del 6 maggio…" al quale gli è stato risposto ad alta 
voce che sì che eravamo presenti allo sciopero del 6 maggio ma per contestare 
dirigenti sindacali venduti come lui, fischiato al corteo a più non posso da 
numerosi precari coop ex Cgil, e per dare un segnale di vera lotta ai 
lavoratori presenti, si è allontanato con il delegato Uil fino a quando non c'è 
stata la chiamata per l'incontro.

I precari Slai decidono  comunque di entrare e chiedere  però una riunione 
separata.

Nel frattempo erano arrivati una cinquantina di operai della Fincantieri con 
striscioni che dopo un'assemblea al mattino in fabbrica avevano deciso di 
scendere in corteo in città sull'onda delle forti proteste degli operai 
Fincantieri di Genova- Sestri Levante e di Castellammare di Stabia contro il 
rischio di massicci licenziamenti e chiusura delle fabbriche e che dopo avere 
bloccato alcuni punti nevralgici di Palermo si sono diretti in Prefettura dove 
al loro arrivo i portoni di ingresso sono stati quasi chiusi, protetti da un 
folto cordone di poliziotti e agenti digos.
I precari Slai hanno raggiunto gli operai e dato loro la solidarietà chiedendo 
della loro situazione e informandoli della loro.   

Dirigendosi poi all'incontro, giunti nella grande sala dove già erano seduti 
al tavolo il vice prefetto, i dirigenti della Provincia e Regione e di lato i 
delegati Cgil, Uil e Cisal, la delegazione dei precari Coop Slai ha subito 
posto con fermezza al vice prefetto Massocco la questione del tavolo separato 
visto il diritto pieno che quel tavolo fosse dello Slai Cobas per il sindacato 
di classe unico promotore di esso.  
A questa ferma proposta il viceprefetto comincia ad alzare la voce e con fare 
sprezzante e verbalmente violento dice che non se ne parla proprio perché non 
può perdere tempo, che il tavolo o si fa così o nulla, che gli altri sindacati 
ci devono stare perché così vuole la norma… gli si risponde con lo stesso tono 
e per le rime dicendo che i lavoratori saranno informati di come vengono 
trattati a pesci in faccia dalla Prefettura, che questa riunione come l'abbiamo 
costruita la sciogliamo e che ce ne andiamo ma ci rivedremo in seguito… è qui 
che il viceprefetto, perdendo totalmente il lume della ragione e gridando che 
con lo Slai non avrebbe fatto più alcun incontro se fossimo usciti dalla 
stanza, si alza dal tavolo e con il dito alzato in senso minaccioso si scaglia 
contro i dirigenti dello Slai urlando come un ossesso più volte "io sono 
l'istituzione", e poi, rivolto al coordinatore, "lei è un elemento 
pericoloso".
Scoppia il parapiglia, il viceprefetto e il dirigente Slai a faccia a faccia, 
entrambi con il dito alzato, i precari tutti attorno contro il vice prefetto, i 
rappresentanti della Provincia e Regione impietriti sulle loro poltrone, i 
delegati Cgil, Uil e Cisal rintanati nelle loro sedie con le facce 
all'improvviso molto serie, i poliziotti e gli agenti digos, che erano lì per 
gli operai Fincantieri, che accorrono, ma non sanno che fare… mai vista una 
cosa del genere.

Uscendo dalla stanza i precari Coop hanno subito iniziato a denunciare 
pubblicamente l'accaduto lungo il viale della prefettura circondati dagli 
agenti Digos e dai poliziotti della prefettura  alquanto sorpresi e in 
difficoltà per il comportamento del vice prefetto.
"Denunceremo il vice prefetto", "siete voi che istigate la violenza nei 
lavoratori, che li esasperate, non vi lamentate se poi la lotta si inasprisce" 
e via di seguito per tutto il tempo mentre alcuni  operai della Fincantieri 
incuriositi dalla protesta dei precari si sono avvicinati per chiedere cosa 
stava succedendo.

A quel punto la coordinatrice Slai ha chiesto ai poliziotti di essere ricevuta 
dal Prefetto, informata che lo stesso non era disponibile ha insistito per 
essere ricevuta subito dal Capo di gabinetto. Dopo qualche minuto, mentre  la 
protesta dei precari fermi all'interno dell'atrio della prefettura continuava, 
un poliziotto ha informato la coordinatrice che il Capo di Gabinetto era 
disponibile ad incontrarla subito insieme ad uno dei precari.  

"Scortate" da un poliziotto la coordinatrice e una tra le delegate dei precari 
Coop si sono recate di nuovo all'interno della palazzina nella stanza del Capo 
di Gabinetto, la Dott.ssa Trio, la quale al loro arrivo, essendo già al 
corrente di tutto, si è subito scusata a nome della Prefettura in generale e 
del "collega" Massocco per quanto successo adducendo diverse motivazioni "certo 
non è stato un comportamento consono alla nostra istituzione ma dovete capire 
che siamo sotto pressione in questo periodo, oggi si sono aggiunti gli operai 
Fincantieri…". Alle nostre proteste per la presenza di sindacati al tavolo che 
non hanno alcun diritto di esserci mentre lo Slai, unico sindacato maggiormente 
rappresentativo dei precari coop assistenti igienico personale agli studenti 
disabili, ha dovuto decidere di non presiedervi per coerenza in protesta contro 
l'illegittimo comportamento del vice prefetto, il Capo di gabinetto ha risposto 
che lo Slai non sarebbe stato escluso da nulla ma che subito avrebbe concordato 
con il vice prefetto un nuovo incontro con le parti, vista la delicatezza della 
questione lavorativa dei precari legata alla delicata questione dei disabili.
E' iniziata così una serie di scambi telefonici tra la Dott.ssa e il vice 
prefetto Massocco, interrotto più volte mentre era al tavolo, per concordare un 
nuovo incontro. 
Con un'ultima telefonata la Dott.ssa ci ha annunciato che stava salendo il 
Dott. Massocco in persona. Giunto nella stanza, visibilmente a disagio prima ha 
chiesto scusa alla coordinatrice e alla delegata Slai per il suo comportamento 
"non so cosa mi sia successo…" e poi le ha informate del nuovo incontro 
ufficiale fissato per il 9 giugno alle ore 16,00.
A quel punto la coordinatrice e la delegata Slai sono scese a raggiungere gli 
altri precari che raccontavano che i sindacalisti Cgil e Uil in particolare 
all'uscita dalla palazzina hanno pensato bene di tenersi alla larga da loro 
camminando dall'altro lato del viale e con lo sguardo rivolto altrove.

LA LOTTA NON SI FERMA…

Precarie e precari Coop Sociali (scuola)
organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe





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