[Redditolavoro] thyssenkrupp contro i padroni assassini

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Tue May 10 07:25:26 CEST 2011



Gravissime la posizione e le dichiarazioni di Confindustria ed in 
particolare del Presidente E. Marcegaglia rilasciate ieri a difesa dell'applauso 
reso in solidarietà all'ad della ThyssenKrupp H. Espenhahn, recentemente 
condannato in primo grado a 16 anni e mezzo per la morte dei 7 lavoratori 
nel rogo di Torino: Antonio Schiavone, Angelo Laurino, Roberto Scola, Bruno 
Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi. Uccisi in nome del 
profitto.
Confindustria, anziché prendere le distanze dagli assassini della 
ThyssenKrupp, che non hanno esitato a lucrare ignobilmente sulla pelle dei 
lavoratori, esprime loro solidarietà e vicinanza, dimenticando il terribile 
calvario patito dalle vittime e dai loro familiari e parenti, dimostrando un 
cinico disprezzo verso la vita dei lavoratori.
Le parole della Marcegaglia lasciano intendere che sarebbe più conveniente 
investire laddove norme e controlli in fatto di sicurezza sul lavoro siano 
meno vincolanti per le imprese. Queste le orribili aspettative che i vari 
Marcegaglia, Espenhahn, Marchionne, Carbonato, Di Girolamo e Cicchitto 
vorrebbero veder avverarsi in questo Paese. La scelta sembra essere: 
impunità o delocalizzare dove si può uccidere senza subire processi?
Non possiamo che ritenerci profondamente indignati e offesi da tali 
dichiarazioni. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un obbligo delle Imprese 
e delle Istituzioni e non può essere delegata in alcun modo ai lavoratori e 
chi non rispetta le norme e uccide in nome del profitto deve pagare!
Continueremo a portare avanti la lotta per avere non solo giustizia ma un 
lavoro sicuro e dignitoso per tutti i lavoratori.


Torino, 8 maggio 2011 
Ass. Legami d'Acciaio onlus
                                                               (Familiari 
delle vittime ed ex operai ThyssenKrupp Torino)




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