[Redditolavoro] la morte dell'operaia alla beretta
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Mon May 2 11:01:09 CEST 2011
- BARZANÒ -
LA PROCURA della Repubblica di Lecco ha aperto un'inchiesta sulla morte di
Manuela Tatiana Zecchina, la 46enne orginaria di Milano ma residente a
Renate, deceduta l'altra sera all'interno dello stabilimento Beretta di
Barzanò, mentre stava ripulendo un macchinario. L'anatomopatologo Paolo
Tricomi ha già effettuato una prima visita esterna sul corpo della donna
nell'obitorio dell'ospedale Manzoni. Ieri il pm Luca Fuzio ha aperto un
fascicolo d'inchiesta. La Procura ha affidato l'incarico per l'accertamento
autoptico allo stesso Tricomi, che eseguirà l'autopsia nella giornata di
lunedì. L'Asl di Lecco ha nel frattempo avviato una propria indagine sul
tragico incidente sul lavoro: nella giornata di ieri due tecnici hanno
effettuato un sopralluogo all'interno del salumificio. «Stiamo valutando -
spiega Giovanni Achille, direttore dell'area sicurezza del Lavoro dell'Asl
di Lecco - i fattori tecnici, procedurali e organizzativi della lavorazione
nello stabilimento di Barzanò». Al momento non ci sono iscritti nel registro
degli indagati, anche se la Procura ha già chiesto, tramite i carabinieri
della locale stazione e all'Asl, di fornire un quadro sull'attività
lavorativa e sui ruoli dei diversi dirigenti. Secondo quanto sinora appreso
la donna rimasta schiacciata nell'impastatrice del salumificio è una
dipendente di un'impresa di pulizie di Missaglia. Stava ripulendo il
macchinario, dove vengono miscelati i trinciati per produrre insaccati. Si
era sporta all'interno con tutto il busto per rimuovere ogni residuo.
COME di consueto aveva anche azionato con un'apposita chiavetta il
dispositivo di sicurezza per evitare che l'apparecchiatura si mettesse in
funzione, ma qualcosa è andato storto. Un collega, non vedendola né
sentendola, ha chiesto aiuto al portiere dello stabilimento. È stato quest'ultimo
a effettuare il macabro rinvenimento. L'ha liberata dal macchinario e ha
chiamato i soccorsi ma i tentativi di rianimarla si sono rivelati vani e il
medico non ha potuto fare altro che constare il decesso. Il macchinario è
stato posto sotto sequestro in attesa degli accertamenti
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