[Redditolavoro] sul nucleare e la guerra
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Thu Mar 31 07:54:06 CEST 2011
Lo Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
Sul nucleare - Nel contesto attuale la battaglia contro il nucleare assume
una importanza politica nella lotta contro i piani dei padroni, contro il
governo Berlusconi, contro ogni governo dei padroni.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe non è una forza "ambientalista" o
"referendaria" anche se è favorevole a un ampio fronte unito contro il
nucleare del capitale ed è nel quadro di questa lotta che ritiene necessario
il Sì ai prossimi referendum. Lo Slai cobas non considera però il referendum
l'arma principale di questa lotta.
Il nucleare risponde agli interessi economici dei padroni sia della
riduzione in questa forma dei costi energetici sia come grande business e
volano di un'economia sempre più nuclearizzata e di guerra che dà più
profitti ed è la vera uscita dalla crisi per il capitale, sia nel quadro
geostrategico di ridurre la dipendenza dalla aree turbolenti del petrolio. A
questo in Italia si aggiunge, come sempre, l'esistenza di una lobby
affaristica, corrotta e mafiosa che ha il centro in questo governo ma che è
trasversale e comprende ministri, forze dell'"opposizione", banchieri,
scienziati, ecc.; due nomi per
tutti: Chicco testa e Veronesi.
Per questo la scelta dell'Italia sul nucleare non è reversibile, qualunque
siano gli effetti disastrosi sulle popolazioni.
I piani del nucleare del capitale civile e militare si fermano con la
lotta/rivolta popolare che impedisca le nuove centrali, chiuda quelle
esistenti; sapendo che il blocco effettivo di questi piani è possibile col
rovesciamento di questa classe dominante, questo governo e questo Stato e il
potere nelle mani dei proletari e delle masse popolari per trasformare la
società.
Questa è la battaglia che come proletari, lavoratori, disoccupati vogliamo
portare all'interno del movimento di opposizione al nucleare, per non essere
compagni di strada, testimoni impotenti della
marcia verso la moderna barbarie del sistema imperialista mondiale e
italiano.
Sulla guerra -
Lo Slai cobas per il sindacato di classe denuncia che gli aerei italiani, al
carro di quelli americani e francesi, partecipano eccome alla guerra contro
la Libia, partecipano ai bombardamenti seminando anch'essi morte e
distruzione pure di civili. Le basi militari della Puglia, di Taranto
tornano zone di guerra! Il governo Berlusconi e la falsa "opposizione" in
Parlamento sono tutti d'accordo, con l PD, più realista del re, che è il più
sfegatato sostenitore della guerra, ancora una volta del "PROFITTO".
ll regime di Gheddafi è stato in questi ultimi anni al servizio degli
interessi economici e politici dei governi occidentali e del governo
italiano in particolare, con accordi sullo sfruttamento energetico,
forniture di armamenti, controllo e mercato dell'immigrazione. Abbiamo visto
tutti il baciamano e l'accoglienza come un re di Gheddafi! Ora gli stessi
governi scendono in campo apparentemente contro Gheddafi, in realtà a tutela
degli stessi interessi e profitti. Gheddafi bombarda il suo stesso popolo in
rivolta in alcune zone, e le truppe Usa-Francia-Italia aggiungono altri
bombardamenti. E questa sarebbe una guerra "umanitaria"?!
Il governo italiano, l'arco parlamentare che lo appoggia, il Presidente
Napolitano, ancora una volta agiscono in aperta violazione dell'art. 11
della Costituzione, e si preparano a scaricare anche i costi di questo
intervento militare sulle masse popolari. Alla faccia della crisi, miliardi
su miliardi spesi per bombe, truppe, armamenti, mentre manca il lavoro, la
salute, le case, i salari sono troppo bassi per vivere, tagliano i fondi per
la scuola e l'ambiente.
Noi lavoratori, disoccupati, precari, giovani, donne, non vogliamo questa
altra guerra. NON IN NOSTRO NOME!
Continuiamo a farci sentire, a lottare in tutte le forme, organizziamo
manifestazioni cittadine, regionali, nazionale.
Slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale cobasta at libero.it - 3471102638
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