[Redditolavoro] Giù le mani dal cantiere navale di Palermo

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Giù le mani dalle aree del cantiere navale!

 

La  Fintecna, finanziaria di proprietà dello Stato, nata per privatizzare le aziende pubbliche torna alla carica degli spazi del cantiere navale di Palermo e le preoccupazioni degli operai, già aggravati da mancanza di lavoro e da una cassa integrazione che su 520 operai ne colpisce 180 più circa 500 dell’indotto, aumentano.

 

La  Fintecna ha chiesto, infatti, alla Fincantieri di procedere alla dismissione dei locali falegnameria per l’uso del magazzino che ricade nell’area industriale. Su questa parte di aree, ai limiti tra il porto e lo stabilimento, c’era stata battaglia a causa di un progetto di riqualificazione e di insediamento turistico, presentato proprio da Fintecna, ma che con un protocollo d’intesa (che prevedeva che il Comune si impegnava a non cambiare la destinazione d’uso industriale delle aree; Fintecna a ridimensionare il progetto e la Regione che manteneva l’impegno a investire 50 milioni di euro per la ristrutturazione dei bacini nel caso si fosse deciso di cambiare la destinazione a favore di insediamenti turistici) sembrava scongiurato.

 

Ma per la  Fintecna quell’accordo è carta straccia.

Non ci fidiamo né della Fintecna, né della Fincantieri né dei sindacati confederali che tuonano contro questo e quello ma alla fine lasciano il futuro degli operai nelle mani del destino!

 
Servono nuovi investimenti non solo per la ristrutturazione di tutti i bacini e la messa in sicurezza del cantiere navale ma soprattutto servono commesse che permettano la ripresa piena del lavoro per tutti gli operai.
Slai cobas per il sindacato di classevia g. del duca 4 Palermo091-203686
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