[Redditolavoro] pomigliano nola ricorsi fiom

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Mon Mar 7 18:37:11 CET 2011


nessuna iniziativa operaia costante nessun presidio come centro di
organizzazione permanente
solo cause
lo slai cobas per il sindacato di classe non ritiene che sia questa la
strada giusta per opporsi al piano fiat a pomigliano

slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale


Accordo separato
primi ricorsi Fiom

Sarà il segretario generale Maurizio Landini a spiegare ai lavoratori 
durante un'assemblea i motivi delle scelte fatte dal sindacato
La Fiom presenterà in questi giorni i primi ricorsi contro l'accordo 
separato tra Fiat e gli altri sindacati, siglato a giugno scorso per lo 
stabilimento di Pomigliano d'Arco. E sarà il segretario generale della Fiom, 
Maurizio Landini, a spiegare ai lavoratori, durante un'assemblea pubblica 
convocata a Pomigliano per il prossimo 6 aprile, i motivi delle scelte fatte 
dal sindacato per il ricorso. E' quanto ha annunciato Mario Napolitano, 
della segreteria napoletana del sindacato metalmeccanici della Cgil, a 
margine della presentazione del libro scritto dagli operai del Vico sulla 
vertenza con il Lingotto, avvenuta oggi nella sede di Rifondazione comunista 
a Pomigliano. "L'impugnativa - ha spiegato Napolitano - verte sulla condotta 
antisindacale della Fiat, e sul venir meno del rispetto della volontà dei 
lavoratori. Il ricorso sarà presentato in questi giorni al tribunale di 
Nola".

Napolitano, poi, ha sostenuto che la Fiom ha organizzato un presidio davanti 
alla sede dell'Unione industriali di Napoli, in occasione dell'incontro tra 
i vertici aziendali ed i sindacati, in programma per il prossimo 11 marzo, 
durante il quale si discuterà del passaggio a Fabbrica Italia Pomigliano dei 
lavoratori dell'ex Ergom. E sulle prime assunzioni nella newco, avvenute 
oggi, il sindacalista ha sostenuto che si tratta di "una presa in giro per i 
lavoratori".
"Se la Fiat avesse voluto davvero dare un segnale di speranza - ha 
concluso - avrebbe assunto una bella fetta di operai addetti al modello Alfa 
147, che non rientrano in fabbrica, a causa della dismissione del modello, 
ormai da maggio scorso".

nessuna iniziativa operaia costante nessun presidio come centro di
organizzazione permanente
solo cause
lo slai cobas per il sindacato di classe non ritiene che sia questa la
strada giusta per opporsi al piano fiat a pomigliano

slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale

7 marzo 2011

POMIGLIANOFiat, via alle assunzioni
anche tre donne in fabbrica
Sono otto i dipendenti della Fiat Group autombilies che oggi passeranno con
la newco. Entro luglio saranno 300 i lavorator
i assuntiSono tre donne e cinque uomini i dipendenti della Fiat Group
automobilies di Pomigliano d'Arco, che oggi passeranno con la newco Fabbrica
Italia Pomigliano. Degli otto lavoratori, quattro sono capi Ute, tre sono
tecnici ed uno è un gestore operativo, che affiancheranno il neo
amministratore delegato della newco, e direttore del Vico, Sebastiano
Garofalo, e lo coadiuveranno nel lavoro di preparazione per le prossime
assunzioni degli operai.

Entro luglio, secondo quanto stabilito durante l'ultimo incontro tra vertici
aziendali e sindacati, dovrebbero essere circa 300 i lavoratori assunti
nella newco. Prende, quindi, materialmente il via oggi la newco Fabbrica
Italia Pomigliano, con la firma del contratto di assunzione nella nuova
società, degli otto dipendenti, che, contemporaneamente si licenzieranno dal
"Vico", dando il via al passaggio di oltre 5600 dipendenti tra quelli
appartenenti allo stabilimento Fiat ed alla Ergom di Napoli. La firma di
oggi segna, quindi, l'avvio del nuovo piano dell'ad della Fiat, Sergio
Marchionne, e soprattutto quella che in tanti hanno definito 'la rivoluzione
industriale' con nuove regole nel settore, che hanno portato il Lingotto a
non iscrivere Fabbrica Italia Pomigliano in Federmeccanica. Il trasferimento 
dei dipendenti, inoltre, segna di fatto anche una svolta, una nuova era, per 
le relazioni industriali e sindacali.






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