[Redditolavoro] Fw: I morti sul lavoro sono 1080 e non 980. Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro

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Sat Mar 5 18:21:55 CET 2011


----- Original Message ----- 
From: "Carlo Soricelli" <carlo.soricelli at gmail.com>
Sent: Saturday, March 05, 2011 10:44 AM
Subject: I morti sul lavoro sono 1080 e non 980. Osservatorio Indipendente 
di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro


Cari amici, per fortuna, sembra che col passare dei giorni l'incremento
delle vittime rispetto all'anno scorso si stia ridimensionando, anche se
ancora molto alto (19,3%) rispetto al 5 gennaio del 2010. Sono anche usciti
i dati dell'INPS che danno un calo consistente del 7% nel 2010, addirittura
sotto i mille morti, 980 per l'esattezza. I dati dell'Osservatorio
Indipendente di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro raccolti l'anno
scorso e documentati, danno 595 vittime sui luoghi di lavoro e 1080 se si
aggiungono i morti sulle strade, con un aumento consistente sui luoghi di
lavoro del 6,8% rispetto al 2009. Sono stati nel 2010  1050 se si aggiungono
i morti sulle strade. Sarebbe opportuno che i grandi enti che raccolgono i
dati sulle morti sul lavoro informassero l'opinione pubblica su come viene
raccolto il numero delle vittime. Se nel loro conteggio vengono inserite
tutti i morti sul lavoro, cosa che per esempio non viene fatto con i
militari morti in Italia e in Afghanistan e se tutte le categorie e le
casistiche vengono inserite. Se per esempio nei 980 morti ci sono anche gli
agricoltori pensionati o chi si occupa saltuariamente del proprio fondo
agricolo pur non facendo di professione gli agricoltori, e ancora, se i casi
dubbi in itinere e sulle strade rimangono sospesi.......L'INAIL
giustamenete segnala i morti che ci sono nelle loro categorie, ma il triste
fenomeno è purtroppo molto più complesso  e articolato. In definitiva sui
luoghi di lavoro le vittime non calano, ma aumentano, e questo vuol dire che
praticamente non viene fatta nessun tipo di prevenzione se non nelle grandi
aziende sindacalizzate. Il numero dei morti rimane  complessivamente stabile
soprattutto perchè, e per fortuna, anche i lavoratori acquistano automobili
tecnologicamente più sicure una volta rottamate le vecchie, facendo così
diminuire i casi mortali in itinere e sulle strade e di conseguenza non far
aumentare il numero totale delle vittime.
Carlo Soricelli dell'Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per
infortuni sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com



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