[Redditolavoro] dal sito Acofoinmenef - Memoriale caso censito n.35 - C.A. - schiavi in casa propria

Sat Mar 5 09:54:08 CET 2011

ACOFOINMENEF
Memoriale del Caso censito n.35, 25-02-2011 Villorba (TV)

(C.A., caso censito n.35, è persona degna di fede, ma più volte attraverso le penurie e le torture, e le prese per il culo di medici ed avvocati, è stato spinto contro la ns.Associazione, alla quale periodicamente poi torna a fare riferimento, senza che noi si faccia nulla per questo, in quanto spesso pensiamo rassegnati che le torture inflitte siano tali da farci perdere molte persone senza possibilità di aiutarle-aiutarci insieme più. Questo memoriale ben rappresenta una fase che moltissimi-e torturati-e vivono, quella del sentirsi abbandonati, di desiderare la morte. È assai probabile che un giorno per tutte queste Vittime e per le persone che, per esempio negli Stati Uniti ma non solo, vengono uccise nei momenti di disperazione o di massimo pilotamento da alcune di queste stesse Vittime, ci saranno dei-delle colpevoli. Noi lo auspichiamo. Auspichiamo che la Magistratura ammetta, che i paesi occidentali siano liberati da questa peste bubbonica che parte dal cervello degli uomini e delle donne del potere, e non solo o principalmente, come pare dalla storia di C.A., di carabinieri e medici, avvocati e parenti. Detto per inciso, C.A. è Vittima tre volte, perché non è solo perseguitato e disoccupato, è stato anche abbandonato dal padre, che se ne è andato in Asia orientale quando ancora era minorenne).

 http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/Caso35-sintesi.htm Pagina con le lastre e con la prima denuncia di C.A.

Cari amici di tortura, in questo momento mi trovo giù nelle stanze che occupavo io dalla fine degli anni '80. Da allora, ho contribuito a tenere la casa che è di proprietà di mia nonna e dei figli, in ordine. Tanta gente è passata di qua: ora, dopo essere stato microchippato, torturato a sangue, aver visto e sentito situazioni che solamente una persona come un portatore di controlli mentali, ne ho le scatole piene.

Dal 17 gennaio 2011 sinora, ho portato giù con mia madre, usata come una serva dai parenti che non hanno mai avuto una badante fissa per loro madre, (nonna paterna) invalida di Alzheimer e di diabete mellito. Anzi, per peggiorare la situazione l'hanno imbonita di dolci e quant'altro sino a ridurla in uno stato psico-fisico tale che ha urlato per anni, non ha fatto dormire me e mia madre, l'ha presa a pugni, nl'ha tormentata e chiamata ogni 5 minuti: per anni io torturato, manifestavo volontà di lavorare, ma ad ogni colloquio seguiva un no il giorno dopo.

Ho corso in bicicletta per migliaia di chilometri nella speranza che un giorno avrei ricevuto risposte, ma solamente calunnie ed intromissioni da parte dei parenti, da lunga data nei confronti miei e di mia madre.

Avvocati che ti illudono, il comportamento ambiguo di medici per non dire altro. Investimenti stradali mentre ero in bicicletta da parte di automobilisti nei confronti miei e di mia madre, linfonodi, perdita di unghie. Assistenza medica a pagamento, visto che il nucleo familiare è composto da mia nonna e me. E lei ha un reddito ufficiale superiore a 35 mila euro all'anno, di cui noi non vediamo una lira. In questi 39 giorni io e la mamma ci siamo dovuti arrangiare con l'aiuto di una sorella e di qualcun altro.

Oggi, venerdì 25 febbraio, siamo rimasti con 5 euro sino a lunedì, ma le cose non cambieranno.

La zia di Padova è presente, oggi, contesta a mia madre il consumo del latte di mia nonna, ma è falsità, perché noi ci arrangiamo con il cibo. Dal 17 gennaio, quando siamo passati al piano di sotto con mia madre, hanno tolto a me i 5 euro al giorno, hanno tagliato il cavo della televisione, hanno minacciato, lasciato senza soldi la badante. Tutto perché ho costretto loro a prendersi cura di loro madre. Essi non sono persone indigenti come noi. Hanno 4-5 auto, 10 case, avvocati sono. Fanno parte di Opus Dei, sono inseriti bene nel contesto sociale. 

Mia madre non riceve un soldo da mio padre sin dall'anno 2000. Ha distrutto la famiglia. Loro lo coprono, come hanno coperto il mio caso di innesti sottocutanei.

Essi sono infidi, malelingue e calunniatori.

Io e mia madre siamo resistiti un'ora. Lei ha avuto una vita schifosa, io anche, le mie sorelle pure.

Nel momento in cui gli siamo serviti gli è comodato.

Io, servo della gleba, badante del giardino, costretto ad umiliarmi stile Abu Grahib, masturbazione, chiusura in casa ed altro. Ora, non mi masturbo più da anni, non faccio uso di stupefacenti, sono colpito continuamente nel fisico e nella mente, con i loro maledetti ologrammi. Leso nella cornea dx, nelle mani, microfratture nei piedi ed altro.

Mia madre psoriasi estesa alle ginocchia, mal di cuore sveglie continue, mancanza di denaro per procedere legalmente contro di loro, influenzata da 20 giorni, distrutta da anni di privazioni e come dice lei, ha avuto una vita schifosa.

Il cane, un cocker, cardiopatico, sta con noi, è il nostro amico. Siamo isolati, c'è ancora la camera di alluminio costruita da me. Si debbono sopportare urla da sopra della pazza nonna che chiama la badante.

Poi, il meschino tentativo da parte di una zia di Padova di dirle se vuole andare in .......

Con quello che le hanno fatto !! No, mia madre sta giù, non sale più dal 17. Si arrangino. Non sono indigenti, anzi tutt'altro.

Ora, negli ultimi 15 giorni, 11 volte forate le gomme della bici, (..illeggibile.), per comprare medicine a ciclo per mia madre e me, per il nostro sostentamento. 

Nel mio diario, con la speranza che qualcuno si degni di leggerlo e trarre le sue conclusioni, c'è tutto: dai nomi e cognomi di dottori e torturatori, di collusi e collaborazionisti.

Quando sento un pensiero, "vieni a lavorare con noi" rispondo "col cazzo !".

Vorrei inoltre denunciare il fatto di essere stato oggetto di videoriprese con la mia ragazza, da solo, con mia madre ed altre persone in violazione della privacy.

Ora, sopra si urla, noi si sta giù ad attendere il momento propizio per andarcene. Ieri ho lasciato un messaggio a Paolo. Non possiamo usare il telefono loro di casa, ce l'hanno proibito solo ricevere possiamo [quando rispondono].

Prego che qualcuno dell'Associazione o qualche avvocato comprendano la situazione mia e di mia madre qui dal 2005, lei, io dal 1997.

Fate indagini, utilizzate il mio materiale e sarete liberi, ma per favore liberate mia madre e i miei amici che soffrono per innesti sottocutanei anche loro.

.....                                       FIN QUI IL MEMORIALE

AGGIUNGIAMO UN COMMENTO - 05-03-2011
Facciamo presente che la persona Vittima di questo tipo di torture, come chiunque, qualunque persona normale, di fronte ad una persecuzione così infame e sottile, perseverante, pazzesca e nazista, non si rende bene conto delle difficoltà delle altre stesse Vittime, e nel descrivere la propria situazione, dimentica quella degli altri, non nel senso di dimenticarla, ma di non rendersi conto che gli altri sono anch'essi impossibilitati ad agire efficacemente per se stessi-e, figurarsi per altri-e.

Per questo noi siamo come Associazione stupefatti che in Italia, nonostante il gran numero di contatti, prevalga la decisione di mantenere l'anonimato da parte delle Vittime. Questo aspetto rende meno forte la ns.Associazione. Lo diciamo da anni, eppure la situazione non cambia.

La copertura istituzionale a queste torture è pressocché totale.

Perché è l'anonimato, la prima delle armi dei nazisti che sfruttano queste armi, in quanto anche l'anonimato serve a nascondere questi "sistemi" di stalking, mobbing tecnologico, e tentato omicidio, tentativo di rendere invalida e mentalmente incapace una persona. Si potrebbe dire, azzardando, che la Chiesa e certi settori Giudiziari, si è sposata con il Diavolo, ossia con la Psichiatria, e che insieme, cercano sempre clienti nuovi. In Italia. 

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