[Redditolavoro] Teleperformance: NO CIG!
cobasta
cobasta at libero.it
Tue Jun 21 07:09:54 CEST 2011
TELEPERFORMANCE: BENE CHE VADA CASSINTEGRAZIONE? NO!
Paolo Sarzana , responsabile delle pubbliche relazioni di Teleperformance ha
dichiarato la scorsa settimana che in alternativa alla mobilità vi può
essere solo la cassintegrazione. Sappiamo come questa, insieme a una
riduzione del salario, può significare, senza garanzia (e Teleperformance
non le dà), anticamera di licenziamenti e quindi solo allungamento dell’agonia.
Dalle stesse parole di Sarzana emerge da un lato che la TP è “una
multinazionale , leader nel settore che fattura due milioni di euro all’anno
ed è presente in 50 paesi… siamo ben lontani da essere un’azienda in
liquidazione...” e che, quindi, con i tagli, con i ricatti/pressione punta a
salvaguardare il suo profitto scaricando le “difficoltà” sui lavoratori;
dall’altro che vuole gestire i lavoratori in maniera “iperflessibile”e,
quindi, la conseguenza è un utilizzo dei lavoratori come “usa e getta”
secondo le necessità aziendali.
Tutto questo è inaccettabile e occorre rispondere con l’unità dei lavoratori
e riprendendo la lotta.
Nello stesso tempo vanno respinte le giustificazioni aziendali, coperte
invece da Istituzioni nazionali e locali.
L'azienda piange crisi, chiede interventi del governo contro la concorrenza,
e per ulteriori e più lunghi sgravi, ecc., ma non dice che in tutti questi
anni ha fatto utili, prima, facendo lavorare con contratti a progetto in
condizione di continuo ricatto occupazionale e di iperstress; poi, dal 2007
ottenendo sgravi e contributi sia dal governo che dalla Regione – pur
quando, non rispettando gli impegni, ha continuato ad assumere tanti
lavoratori a progetto.
L’azienda dice: “o tutti stabilizzano i lavoratori oppure il prezzo da
pagare per chi rispetta la normativa è il licenziamento dei dipendenti”. Ma
questo ha tutto il sapore di un ricatto, della serie “se io devo seguire le
leggi, allora licenzio”.
L’azienda si lamenta della concorrenza, ma mette di fatto sullo stesso piano
sé stessa, multinazionale e piccoli/medi call center che possono dare lo
stesso disturbo di una mosca sulle spalle di un elefante.
L’azienda si lamenta della politica del “massimo ribasso”, ma
Teleperformance non può fare la innocentina, la rispettosa delle regole solo
quando viene penalizzata, e invece usare la stessa politica del “iper
massimo ribasso” all’estero.
Nessun licenziamento deve passare!
NO alla cassintegrazione anticamera dei licenziamenti!
NO AD ACCORDI SINDACALI SEPARATI!
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
TARANTO v. Rintone, 22 – cobasta at libero.it - 3475301704
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