[Redditolavoro] Fw: taranto dis org.. alcune risposte

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Thu Jun 16 21:22:37 CEST 2011


ampia eco su tutta la stampa locale con ntitoloni e intere pagine dedicate 
alla nuova esplosione di lotta dei disoccupati organizzati di taranto
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In risposta ai silenzi di Sindaco e direzione Amiu e alle risposte di
assessori comunali e provinciali.

Con due grosse iniziative  al Comune e all'autoparco dell'Amiu i
Disoccupati Organizzati Slai cobas per il sindacato di classe sono tornati a
far sentire la loro voce forte e chiara a Comune e Amiu, ma più in generale
a Provincia, Regione, riportando l'emergenza lavoro in piena evidenza e al
primo posto, chiedendo, come già avevano fatto al Convegno del 5 maggio di
tradurre le parole in fatti.
I senza lavoro non ce la fanno più, senza reddito ma ugualmente colpiti
dagli aumenti dei prezzi, dalle tasse inique, con famiglie indigenti e ai
limiti della disperazione. Non vogliamo assistere ogni giorno a tentativo di
un disoccupatodi fare gesti estremi.
Per questo con lalotta organizzata intendiamo costringere tutti a fare
laloro parte.
Taranto ha bisogno di un piano di raccolta differenziata porta a porta per
tutta la città, utilizzando i fondi che già ci sono e chiamando la Regione a
tradurre nei fatti subito l'impegno a stornare i fondi del lavoro per questo
piano. Non possiamo essere solo noi a rivendicarlo, mentre Sindaco, Amiu,
assessori vari si fanno belli di risultati che tuttora sono totalmente
inadeguati. Tutti insieme dobbiamo richiedere le stesse cose.
Per questo abbiamo protestato al Comune; perchè il sindaco continua a dire
una cosa e a farne un'altra. Invece di lavorare con noi invece lavora contro
d noi che è poi lavorare contro gli interessi della città. Gli assessori lo
seguono su questa strada.
Non si tratta di "aiutare i bisognosi e i casi pietosi", ma di trovare
soluzione ai problemi.
Per questo la lotta continua con nuove iniziative.

Per quanto riguarda i lavori precari in corso, come quello delle pulizie
delle spiagge, noi non ci rassegnamo a un metodo in cui il lavoro diventa un
"favore", (per quanto giustificato dallo stato di coloro che vengono
chiamati a questo lavoro). La lista trasparente, con criteri condivisi, come
quella dei Disoccupati Organizzati, è lo strumento per affermare un diritto.
Chi è contro questo criterio vuole continuare su una strada sbagliata.

Esiste, poi, sempre più drammatico, il problema del reddito. Da più parti si
chiede che ci siano misure di salario garantito per precari, disoccupati.
Questo salario garantito può essere erogato attraverso corsi di formazione,
mirati e finalizzati a piani di lavoro; attraverso liste di disponibilità a
lavori sociali, sui diversi fronte della Pubblica amministrazione e
dell'ambiente, dei quartieri.
Ma questo problema si deve risolvere!
Si rendono conto le istituzioni locali che senza reddito si alimenta il
circuito sotterraneo della micro, media e macro criminalità che è sotto gli
occhi di tutti.
Le istituzioni locali, tutti, chi pensando di metterci solo qualche toppa,
chi con arroganza eludono il problema dell'emergenza: E quindi con la lotta
devono essere costrette a fare il loro "dovere", o se ne devono andare.



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