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Lecce, blitz di Marchionne
nello stabilimento Cnh





 LECCE - «Il Salento sempre più strategico per il gruppo Fiat». Un blitz di 
due ore e un'altra sfida che riparte da Lecce: a lanciarla è Sergio 
Marchionne, il numero uno del colosso torinese che ieri ha fatto tappa nella 
zona industriale del capoluogo per un incontro al vertice allo stabilimento 
Cnh che ormai da molti anni rappresenta un fiore all'occhiello del gruppo.
Da una parte, lui, il manager in maglioncino, e dall'altra, i dirigenti per 
studiare, valutare e lanciare le nuove scommesse targate Fiat Industrial. Il 
nuovo marchio, appunto, che raggruppa la gran parte delle attività 
extra-auto del gigante industriale per eccellenza.
Un blitz, si diceva. Marchionne è arrivato a bordo di un'auto di grossa 
cilindrata nel pomeriggio ed è ripartito poco dopo: niente dichiarazioni, 
ovviamente, come è costume aziendale per incontri del genere. Lontano da 
occhi indiscreti e chiuso, nella saletta degli incontri dello stabilimento 
della Cnh, per illustrare le prossime mosse in un settore delicato quale è 
quello delle macchine movimento terra in un mercato sempre più globale. 
Opportunità, strategie e una pianificazione attenta nel nome della 
parola-chiave - "responsabilizzazione" - ora che bisogna fare i conti con le 
richieste di nuove aree del mondo e dei Paesi emergenti legate alla 
diversificazione dei territori e delle economia. Elasticità ed efficienza, 
per intenderci: concetti ben conosciuti nel vocabolario di Marchione che, 
evidentemente, ha sfornato anche nell'incontro di ieri a Lecce con i 
responsabili di uno stabilimento da sempre considerato all'avanguardia. Un 
incontro che - dopo la ristrutturazione e il rilancio del gruppo legato all'operazione 
Chrysler - si carica di nuovi significati per l'importanza legata allo 
sviluppo di tutti gli altri comparti del colosso torinese: un modo per fare 
il punto e per mettere nero su bianco le prossime mosse nel nome del marchio 
Fiat. E senza escludere un altro blitz. Magari molto prima di quanto si 
possa immaginare.


Giovedì 16 Giugno 2011 - 19:13    Ultimo aggiornamento: 19:23