[Redditolavoro] Fw: processo eternit: udienza del 14 giugno
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Wed Jun 15 15:30:25 CEST 2011
PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 14 GIUGNO
Dopo più di due mesi di pausa, ed a pochi giorni dall'accettazione, da parte
del comune di Cavagnolo, della transazione proposta dall'imputato svizzero
Stephan Schmidheiny (pervenuta tramite il suo avvocato, il servo Astolfo Di
Amato) - che ha liquidato alla parte civile la somma di due milioni di Euro,
a detta dell'avvocato Sergio Bonetto circa la somma che avrebbe comunque
percepito l'amministrazione suddetta - ricomincia il processo alla
multinazionale svizzero-belga dell'amianto, l'Eternit, imputata per disastro
doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche.
La seduta, che il giudice Giuseppe Casalbore dichiara aperta - e nuovamente
fruibile in streaming su Internet, essendosi concluso il dibattimento - alle
ore 9:30, prevede la prima parte della requisitoria del pm alessandrino
Raffaele Guriniello.
Il procuratore della Repubblica, nell'elencare - seppur interrotto alle ore
10:00 dal trambusto provocato dal soccorso di una persona del pubblico che
si sente male e deve essere accompagnata fuori dall'aula a braccia - i
capitoli di prova che saranno oggetto della sua lunga trattazione,
effettuata con l'ausilio dei sostituti Sara Panelli e Gianfranco Colace,
precisa: "la natura dolosa dei delitti non è stata il frutto di una reazione
emotiva, ma un'evidenza affiorata nel corso delle indagini; in prima battuta
ci si era limitati alla contestazione della sola colpa" dei vertici
aziendali.
Il pm cita alcune sentenze della suprema Corte di Cassazione dalle quali si
evince la responsabilità diretta, in questo processo, dei due padroni: lo
svizzero già citato ed il barone belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier
de Marchienne.
Va ricordato infatti come fossero costoro, in ultima istanza, a prendere le
decisioni definitive circa l'organizzazione aziendale; la delega da loro
fornita ad alcuni sottoposti in merito a precise funzioni, non può
considerarsi assoluta: sussiste sempre l'obbligo di vigilanza da parte del
datore di lavoro, ossia di colui o coloro che hanno potere decisionale
effettivo.
A seguire questa introduzione, prende la parola la dottoressa Panelli che
ricostruisce, in maniera puntuale, le strategie di comunicazione e di difesa
lobbystica del mercato da parte dei produttori mondiali di amianto; inoltre
ricorda, a più riprese, la loro reiterata schifosa reticenza nel fornire in
pubblico informazioni circa la pericolosità del minerale: cosa che, negli
ambienti scientifici, si conosceva almeno dalla metà degli anni cinquanta
del novecento.
Alle ore 13:40, la Corte sospende la seduta e l'aggiorna a lunedì 20
giugno.Torino, 14 giugno 2011
Stefano ghio - Rete sicurezza Torino
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