[Redditolavoro] Fw: genova per noi

procomta ro.red at libero.it
Sun Jul 17 10:23:26 CEST 2011







genova per noi


Il decennale del G8 non è né solo la commemorazione di Carlo Giuliani, né
solo la celebrazione di una grande giornata internazionale e
internazionalista di lotta contro la globalizzazione imperialista, ma chi
non ricorda i propri caduti e non celebra le proprie battaglie e non ne
valuta il valore storico e di lezione, è ideologicamente e politicamente un
opportunista, un movimentista e politicamente un idiota.
Questa è stata di fatto la posizione di una parte rilevante del gruppi e
organizzazioni comuniste rivoluzionarie e di settori del movimento
antagonista in questa occasione. Occorreva invece, come abbiamo indicato da
sempre e hanno sostenuto in un proprio appello i giovani di Red Block,
costruire una tre giorni alternativa al ceto politico e ai notabili
dell'ex-socialForum.
In questi tre giorni avremmo dovuto discutere di
- stato del movimento rivoluzionario a 10 anni dal G8, su scala nazionale e
internazionale, per rivendicare le ragioni giuste di quella battaglia e
rilanciarle oggi che sono più valide di prima alla luce della crisi della
globalizzazione imperialista e dell'estendersi e amplificarsi delle rivolte
proletarie e dei popoli oppressi di tutto il mondo.
- le "nuove Genova" che vi sono state, sia dal lato dello Stato di polizia
che da quello delle giornate di ribellione, dal 14 dicembre a Val Susa,
raccogliendo e dando voce alle espressioni più radicali e antagoniste dei
movimenti.
- tutti i caduti della lotta rivoluzionaria, tutti i compagni nelle prigioni
dell'imperialismo e rivendicato la giustezza storica e pratica della
violenza rivoluzionaria delle masse che oggi vuol dire rivolta proletaria,
giovanile e sociale contro il governo Berlusconi, lo Stato di polizia, il
moderno fascismo, contro ogni governo dei padroni, per aprire la prospettiva
della rivoluzione proletaria nel nostro paese e della/e organizzazione/i
necessarie a questo obiettivo.

La tre giorni avrebbe dovuto avere come conclusione un corteo alternativo,
il più di massa possibile, che imponesse allo Stato e a tutte le realtà
riformiste il diritto di manifestare laddove Genova ha segnato le sue pagine
più significative:
..Bolzaneto, scuola Diaz, via Tolemaide, p.zza Alimonda...

Per capire quanto sia stata arretrata la posizione dell'insieme del
movimento antagonista e rivoluzionario basta il fatto che questa tre giorni
e questo corteo alternativi non ci saranno.

Non ha senso accettare il programma ufficiale.
Proletari comunisti non aderisce al corteo ufficiale.
Non può bastare una pratica di focolai di "disturbo" che pur speriamo che ci
siano e a cui daremo il nostro sostegno.
Naturalmente non essendoci una tre giorni e corteo alternativi, puntiamo su
una presenza ristretta ma rappresentativa dei compagni e delle compagne,
proletari e giovani che nelle città in cui siamo presenti organizzano, sono
alla testa e dirigono lotte e battaglie significative, da Taranto a Palermo,
da Bergamo a Ravenna, a Torino...
Ci rivolgeremo a tutti i manifestanti con gli strumenti necessari per
portare le parole d'ordini, i temi di discussione che avremmo voluto porre,
con unità, confronto con tutto il movimento proletario, antagonista,
rivoluzionario.

Anche se questa Genova 2011 non lo è, esiste la necessità che un
appuntamento di questo tipo venga costruito, oltre queste giornate di
Genova. Il lavoro per questo invece che finire a Genova 2011, comincia da
qua.

Da Genova 2001 a Genova 2011. è giusto ribellarsi!

proletari comunisti-PCm-Italia
17 luglio 2011



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