[Redditolavoro] torino Crollo del Darwin, un solo colpevole

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Sat Jul 16 12:04:50 CEST 2011


Le lacrime della madre di Vito Scafidi nel Tribunale di Torino
+ Lo sconforto dei genitori: "Vito è morto invano, chi sbaglia non paga"

 Condannato a quattro anni il funzionario Michele Del Mastro. Assolti gli 
altri sei indagati. Nel disastro morì uno studente di 17 anni, Vito Scafidi, 
un altro rimase gravemente ferito
Non erano in aula i sette imputati al momento della sentenza per il crollo 
del contro soffitto del Liceo Darwin di Rivoli, costato la vita a Vito 
Scafidi, 17 anni, e l'uso delle gambe al suo compagno Andrea Macrì. Unico 
condannato, a quattro anni di reclusione, Michele Del Mastro, ex funzionario 
della Provincia, assolti tre suoi colleghi, il suo successore, Enrico 
Marzilli, Sergio Moro, geometra che seguiva i lavori per l'ente, e Massimo 
Masino. Assolti anche i responsabili della sicurezza del liceo all'epoca 
della tragedia, Flavio Trucano, Paolo Pieri e Diego Sirotto.

Lo scorso aprile i pm del tribunale di Torino, Laura Longo e Francesca 
Traverso, avevano chiesto pene fra i quattro anni e 8 mesi e i sette anni di 
reclusione, con le accuse di omicidio e lesioni colpose, oltre 
all'interdizione dai pubblici uffici per i funzionari. Avevano puntato il 
dito contro un evento "prevedibile e prevenibile", contro un enorme rischio 
corso da tutta la classe.

Era la mattina del 22 novembre del 2008, una giornata di vento. Al termine 
dell'intervallo, nella quarta G, una porta aveva sbattuto e un momento dopo 
il soffitto era caduto sui ragazzi sparpagliati fra i banchi. Sotto le 
macerie il corpo di Vito Scafidi, morto sul colpo, e venti ragazzi rimasti 
feriti, quattro in condizioni critiche. Andrea Macrì il più grave, rimasto 
in sedia a rotelle. Ma il vento non c'entrava. A provocare la tragedia, in 
quell'edificio dei primi del novecento, un crollo strutturale: sotto quella 
controsoffittatura furono trovati tubi e materiali di scarto di precedenti 
lavori, risalenti al 1983. Per il giudice monocratico, Alessandra Salvadori, 
l'unico colpevole è il responsabile di quella ristrutturazione, Del Mastro.

Oltre 60 le parti civili, fra cui il Comune di Rivoli, amici e compagni 
della vittima, che riceveranno i risarcimenti disposti dalla sentenza. Una 
provvisionale di 400mila euro andrà come anticipo alla famiglia di Vito, i 
genitori Fortunato e Cinzia, la sorella Paola. Sempre in aula, a seguire le 
fasi del processo, inconsolabili e determinati nel chiedere giustizia. 
Tenendosi per mano, non hanno voluto commentare la decisione del tribunale, 
che la madre ha ascoltato in lacrime. Proprio lei nell'ultima udienza aveva 
fatto una dichiarazione shock: «Ho paura. So dove abitano gli imputati e 
vanno a fare la spesa. Lotto contro me stessa, ho un coltello nella borsa. 
Giudice, la prego, mi aiuti lei».

Il pubblico ministero Raffaele Guariniello, che ha guidato il pool di 
accusa, ha sottolineato che, al di là di assoluzioni e condanne, 
l'importante è che sia stato ribadito il principio di obbligatorietà degli 
interventi di manutenzione negli edifici scolastici. Il problema della 
sicurezza a scuola va affrontato esattamente come quello sui luoghi di 
lavoro. 



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