[Redditolavoro] quale alternativa all'accordo padroni-governo sindacati

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Sat Jul 16 06:44:41 CEST 2011


 L'accordo padroni-governo-sindacati nuovo attacco al contratto nazionale e 
alla rappresentanza democratica dei lavoratori

Cazzola (PDL): "Nella Cgil si avverte un mutamento significativo di linea 
politica", che le consente di tornare "al centro dell'iniziativa contro le 
tentazioni all'autoisolamento e all'emarginazione".
Min. Tremonti: "Grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna Camusso. 
Grazie per quello che hanno fatto nell'interesse del nostro paese".

Bastano queste dichiarazioni per togliere ogni dubbio che l'accordo sulla 
contrattazione e rappresentanza sindacale serve l'interesse del padronato e 
del governo.
La stessa  Fiom-Cgil  ha chiamato a due scioperi generali per la difesa 
della contrattazione nazionale e dei diritti sindacali dei lavoratori.
La firma della  CGIL-Camusso è l'imbocco di una strada, senza ritorno, di 
unità con i sindacati padronali e governativi cisl e uil, e di accettazione 
di fatto del piano Fiat che ha aperto l'attacco al Contratto nazionale e ai 
diritti di rappresentanza e di sciopero dei lavoratori.
Con questa firma la CGIL della Camusso contrasta con  tutta la lotta, la 
resistenza degli operai ai piani padronali e gli stessi ricorsi presentati 
dalla Fiom, vengono danneggiati.

L'accordo vuole blindare la lotta sindacale in una serie di norme; come ai 
tempi del fascismo la attività e l'organizzazione sindacale non deve essere 
una libera scelta dei lavoratori, ma vengono irreggimentate e, di 
conseguenza, vengono previste sanzioni per chi non osserva tali norme.
L'esigibilità dei contratti vuole impedire che, una volta decisi, possano 
essere messi in discussione dalle lotte dei lavoratori. Questo, 
evidentemente, non è affatto un vincolo per le aziende che ormai scrivono 
loro i testi dei contratti e che continueranno a violare anche accordi e 
contratti da loro sottoscritti, ma è un vincolo solo per i lavoratori, per 
attaccare ogni sciopero che metta in discussione anche solo parti di quei 
contratti svendita.
Dopo ogni firma, infatti, viene prevista una tregua sugli scioperi e perfino 
le sanzioni per chi non la rispetta. L'accordo prevede poi che i contratti 
aziendali possono essere modificati per "aderire alle esigenze degli 
specifici contesti produttivi", in particolare su "prestazione lavorativa, 
orari e organizzazione del lavoro"; viene, quindi, stabilita una deroga, in 
peggio, al contratto nazionale in modo che ogni azienda potrà ulteriormente 
violare i diritti e la tutela delle condizioni di lavoro.
L'accordo dà un definitivo colpo di spugna anche ai residui di democrazia 
sindacale: "D'ora in poi un contratto sarà valido per tutti se sarà firmato 
dal 50 per cento più uno delle Rsu che saranno costituite secondo due 
criteri: il voto di tutti i lavoratori e e la certificazione degli iscritti 
alle singole organizzazioni da parte dell'Inps. Quindi niente più 
referendum!. Esso resta in vigore solo dove vi sono le Rsa, al posto delle 
Rsu, con rappresentanti nominati direttamente dalle segreterie, ma anche in 
questo caso la votazione non è scontata, per il referendum serve comunque 
una richiesta di almeno una organizzazione firmataria di questo accordo o 
del 30% dei lavoratori.
Il contratto di fatto viene approvato senza la verifica del consenso dei 
lavoratori ma solo da delegati sempre più allineati e irreggimentati dalle 
segreterie sindacali che hanno siglato quel contratto!

Lo Slai cobas per il sindacato di classe respinge e denuncia questo accordo 
neocorporativo in sintonia con il fascismo padronale, ispirato dal piano 
Marchionne.
A questo accordo dobbiamo opporre: una campagna di informazione di massa, 
un fronte unito sindacale ti tutti i lavoratori e le organizzazioni 
sindacali-  fiom e sindacati di base- che dissentono;
uno nuovo sciopero generale in autunno che faccia saltare accordo, governo e 
sindacati confederali che lo hanno firmato; per  un nuovo sindacato di 
classe nelle mani dei lavoratori, per la rinascita dei consigli di fabbrica 
e sui luoghi di lavoro, per un nuovo contratto nazionale a tutela reale di 
salari, lavoro, diritti, condizioni di vita e di lavoro.

Slai Cobas per il sindacato di classe -coordinamento 
nazionale -cobasta at libero.it



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