[Redditolavoro] iris bus di flumeri

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Sun Jul 10 06:16:44 CEST 2011


Pubblicato in:: Numero984-11 operai contro
Compagni e compagne, dopo una giornata di indiscrezioni giornalistiche, è 
arrivata
l'ufficialità della chiusura dello stabilimento ufitano dopo 37 anni di 
attività.
Dal primo ottobre 2011 il sito cesserà la produzione di pullman e qualche
sindacalista corrotto sta cercando di non far montare la protesta affermando 
che c'è
in
corso una trattativa con un imprenditore molisano per la riconversione 
dell'azienda.
Ebbene lavoratori, è arrivato il momento di far sentire la nostra voce in 
maniera
forte e chiara, se l'azienda deve morire dovrà passare su di noi, 
ricompattiamoci e
non lasciamo la barca in mano ai "soliti noti" che dopo averci venduto con
quell'accordo truffa firmato il 2010 con la fuoriuscita di 240 lavoratori ed 
il
cambio di orario che oltre ad aumentare il carico di lavoro (meno operai, 
più
produzione) hanno fatto in modo di far perdere soldi, con la scomparsa delle
maggiorazioni.
Dopo un anno di cassa integrazione straordinaria non sono stati in grado 
nemmeno di
far rispettare la legge , chiedendo una rotazione equa del personale.
Adesso questi signori chiedono aiuto alla politica, chiedono tavoli a destra 
e
sinistra, chiedono patti con le istituzioni, chiedono incontri a Roma per 
portare i
soliti pacchi di voti, ma noi dobbiamo dire basta con forza e 
determinazione,
dobbiamo costituire un assemblea permanente davanti allo stabilimento e non 
far
uscire nemmeno un bullone, dobbiamo costituire un movimento che va oltre i 
personaggi
che tra qualche giorno sfileranno sotto il braccio di sindacalisti 
proponendoci
soluzioni estreme pur di salvare il loro culo, ebbene si, loro lottano solo 
per
mantenere i privilegi acquisiti in questi anni di sconfitte concedendo di 
tutto e di
più arrivando fino a questo punto.
I sindacalisti con la "S" maiuscola dovrebbero vedere oltre il momento, 
dovrebbero
capire cosa nascondono gli accordi voluti fortemente dall'azienda, invece 
basta che
non vengono toccati i loro interessi che alla fine solo le letture dei 
giornali nella
saletta sindacale, invece si sono trasformati in piccoli notai.
Compagni e compagne lottiamo con tutto ciò che abbiamo e coinvolgiamo altri
lavoratori colpiti dalla pulizia etnica di Marchionne, vedi la sorte che sta 
toccando
i lavoratori della FMA che nel silenzio più assordante si avvia a terminare 
la sua
breve storia se non c'è un risveglio di classe e ad una lotta unitaria.
Non lasciamoci scippare un diritto che è quello del lavoro, senza la 
fabbrica si
tornerà indietro di 50 anni, non potremmo garantire un futuro dignitoso ai 
nostri
giovani
e saremmo costretti a rifare le valige.
Lottiamo e crediamo in un mondo più giusto.

Un operaio arrabbiato della FMA





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