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Tue Jul 5 11:40:27 CEST 2011
Stop ai subappalti, infornata all'Asia
2 luglio 2011
Saranno assorbiti i 500 lavoratori delle società liquidate e circa 150
corsisti Bros
L'Asia, l'azienda di proprietà del comune di Napoli che si occupa della
raccolta dei rifiuti, non farà più ricorso ai subappalti. Dal prossimo primo
gennaio le attività saranno internalizzate. I 500 lavoratori dipendenti
delle ditte private Docks e Lavajet non saranno licenziati, ma assorbiti
negli organici della Partecipata. In Asia saranno assorbiti circa
centocinquanta corsisti formati nell'ambito del progetto regionale Bros,
applicando un accordo stipulato tra Comune, Regione e ministero del Lavoro
utilizzando fondi stanziati per la loro rioccupazione. I precari Bros si
occuperanno della raccolta differenziata. Una 'svolta rivoluzionaria' decisa
dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Il personale, dovrà avere i
requisiti da ogni punto di vista, lo esamineremo noi" - ha sottolineato il
primo cittadino. Dunque, l'amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo
abolisce gli appalti privati che costavano circa cento milioni di euro ogni
anno. Le attività di prelievo dei rifiuti l'utilizzo e il pagamento dei
salari dei lavoratori saranno gestiti direttamente da Asia. Un 'intervento
diretto' che farà risparmiare alla collettività circa 40 milioni di euro,
risorse che finivano ogni anno nelle tasche dei privati. I soldi risparmiati
serviranno ad ammodernare il parco macchine aziendale. Tra l'altro ricorrere
ai mezzi privati per la rimozione straordinaria dei rifiuti ha alimentato
spese notevoli: Il noleggio dei bobcat e di autocompattatori è costato all'Asia
un milione 400 mila euro. L'internalizzazione farà risparmiare risorse alle
casse comunali e con l'abolizione dei subappalti impedirà le infiltrazioni
camorristiche. Una rivoluzione ambientale e amministrativa. Pronto un
programma mirato per "il porta a porta" in otto quartieri cittadini.
Intanto, i precari Bros continuano a promuovere iniziative di lotta
alternativa' per dimostrare ai cittadini napoletani e alle istituzioni la
loro disponibilità a lavorare. "Non vogliamo l'assistenza - dicono i Bros -
Abbiamo proposto essere utilizzati gratis per quattro mesi per effettuare la
differenziata". E nel pieno dell'emergenza rifiuti, i precari indicano una
soluzione efficace, passando dalle parole ai fatti. Da alcune settimane,
sono scesi in piazza per ripulire il lungomare di ia Caracciolo istituendo
isole ecologiche per carta, plastica, vetro. "Ormai da un anno la giunta
Caldoro con l'assessore al Lavoro Severino Nappi sta facendo solo
chiacchiere sul piano lavoro - spiegano - Oggi i precari Bros sfidano la
Giunta Caldoro dimostrandogli con la pratica come si può attuare la raccolta
differenziata e le piccole bonifiche del territorio autotassandoci e
mettendo a disposizione le nostre competenze acquisite in lunghi anni di
work experience". "A dimostrazione - concludono - non solo che è possibile
utilizzare la nostra competenza ma che abbiamo tutti i requisiti per poter
lavorare in questo settore". Soluzioni in vista per i lavoratori dei
consorzi di bacino. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbero essere
assorbiti (insieme ad altri duecento Bros) nella Sap.Na, azienda di
proprietà dell'amministrazione provinciale. Nei prossimi giorni è previsto
un vertice in prefettura insieme alle istituzioni locali, alle
organizzazioni sindacali per la stipula di un protocollo d'intesa che
dovrebbe sancire i passaggi di azienda'.
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