[Redditolavoro] Condannati per antifascismo... succede a Forlì
Partito Comunista dei Lavoratori
pclavoratoribologna at gmail.com
Mon Jul 4 14:11:11 CEST 2011
I chiacchieroni della pseudo sinistra dei salotti buoni ci rifilano
quotidianamente la diceria della Repubblica italiana nata dall'anti-fascismo
e dalla Resistenza i cui valori sono stati "distillati" nella Costituzione
che vide la luce nel 1948, la quale si ergerebbe (sempre secondo la
favoletta democratica) a protezione del popolo, dei lavoratori, addirittura
dei poveri.
Questa colossale mistificazione della realtà continua purtroppo a mietere
vittime tra uomini e donne che, a volte in buona fede, pur professandosi di
sinistra, talvolta persino "comunisti" o "anarchici", si sentono tutelati
dalla Costituzione che riveste la Repubblica italiana ed inscenano patetiche
marciette in sua memoria e in sua difesa.
Pochi sanno però che questa Repubblica e questa Costituzione, all'atto
stesso della loro nascita, hanno ereditato dal precedente stato fascista il
famigerato codice Rocco, che legifera e reprime in materia di reati
politici, associativi, d'opinione.
Insomma, alcune tra le peggiori leggi fasciste, quelle cioè che permisero al
regime mussoliniano di azzerare, in questo paese, ogni traccia di
opposizione di classe, sono nei fatti rimaste in vita. E utilizzando le
medesime misure repressive lo Stato in cui viviamo, quello borghese della
democrazia parlamentare, ha seguitato a vessare e colpire movimenti e lotte,
compagne e compagni, intere organizzazioni politiche così come cani sciolti.
L'ultimo capitolo in ordine di tempo al memorandum della repressione
statale, in costante aggiornamento, è accorso in questi giorni, ai danni di
4 nostri compagni (più altri 6 non aderenti al PCL) colpevoli di aver
contestato, il 04/03/09, l'eurodeputato Roberto Fiore, ras di Forza Nuova,
calato per un'iniziativa elettorale (in vista delle amministrative
forlivesi) presso il centralissimo Hotel della Città. Insomma, i compagni
che animarono allora il presidio anti-fascista, che fu peraltro pacifico e
limpido, "alla luce del sole", si beccano oggi decreti penali e pene
pecuniarie che collettivamente ammontano ad alcune miglia di euro. Con
questo comunicato intendiamo contrattaccare, passare da inquisiti ad
accusatori, denunciare i nostri denunciatori ed evidenziare come
l'anti-fascismo proletario sia di nuovo messo sotto processo e *ne
approfittiamo per lanciare fin da ora la proposta di una campagna locale e
nazionale contro il codice Rocco*, che funge da stampella legale per la
repressione statale.
Il fascismo non è seppellito se non si seppelliscono le sue leggi.
Il fascismo non è seppellito se non si seppellisce il codice Rocco.
*http://pcl-fc.blogspot.com/2011/07/condannati-per-antifascismo-succede.html
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