[Redditolavoro] per la rete nazionale dall'USI

[bastamortesullavoro@domeus.it]

Se gli organi di informazione e stampa non chiamassero
i morti SUL LAVORO e...DA LAVORO, "morti bianche",
sarebbe già un passo in avanti.
Purtroppo anche grazie alla vergognosa, indecente e irrispettosa
campagna del Ministero del Lavoro sulla sicurezza, dove se "non ti vuoi 
bene"
non meriti nulla, quindi nemmeno la dovuta e obbligatoria tutela sulle
condizoni di lavoro, di salute e di sicurezza in termini preventivi nei 
luoghi di lavoro
e nei territori, ci troviamo non solo sul piano terminologico, ma 
soprattutto
sul piano concreto e pratico, a dover fare i conti con una battaglia 
culturale,
oltre che politico sindacale, impari sul piano della consapevolezza nelle 
classi
lavoratrici che la salute non è una merce, non si può morire da lavoro e sul 
lavoro,
che non è un costo nè un regalo del padrone far rispettare le disposizioni 
preventive
in materia di sicurezza e salute.
Soprattutto, non subire questa situazione in modo isolato ma collegandosi
con altre esperienze sui territori dove si lavora e si vive, fare 
informazione,
rafforzare un percorso di rete che unisca lavoratrici e lavoratori, delegati 
Rls
 e Rsa-Rsu conflittuali e combattivi, ispettori del lavoro e tecnici della 
prevenzione,
 comitati di lotta e associaizoni di familiari.
Un impegno costante, perchè la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro
e l'applicazione delle disposizioni
di tutela è un pezzetto della LOTTA DI CLASSE e compete per primi a noi 
lavoratori,
alle lavoratrici, agli operai e operaie, alle loro famiglie...italiane o 
immigrate che siano.
LA RETE NAZIONALE E' UNO STRUMENTO NECESSARIO E UTILE ANCHE PER QUESTO.
A ROMA, sul territorio della "capitale", il 2011 inizia con la campagna 
permanente per
contrastare le morti sul lavoro, gli infortuni e le patologie professionali 
e invalidanti, per la
reale tutela in materia di salute e di sicurezza.
PRIMO APPUNTAMENTO IL 7 FEBBRAIO 2011, ORE 20
SLARGO A PIAZZA DEL COLOSSEO, non solo per Mohammed Bannour (deceduto il 22
Dicembre 2010 al cantiere presso Scienze Politiche dell'Università la 
Sapienza), ma per tutti
i morti SUL LAVORO, in nome del profitto.  Gli immigrati pagano anche nel 
nostro paese
un prezzo alto in termini di morti sul lavoro, come contribuiscono alla 
ricchezza sociale
prodotta in Italia, in questa strage sul lavoro accomunati alla forza lavoro 
italiana.
Comitato 5 aprile di Roma - rete nazionale sulla salute e sicurezza sui 
luoghi di lavoro
Si raccolgono le adesioni al "Comitato per la verità sulla morte di Mohammed 
Bannour"
alla mail circolotlc at hotmail.com
e mail della rete nazionale bastamortesullavoro at gmail.com




----Messaggio originale----
Da: cobasta at libero.it
Data: 27-gen-2011 17.31
A: <redditolavoro at lists.ecn.org>
Ogg: [Redditolavoro] Seconda morte sul lavoro nel Materano

Seconda morte bianca nel Materano
Operaio muore sui binari a Policoro
27/01/2011 Solo pochi giorni fa era toccato ad un operaio della Valdadige
di Matera, ucciso da un cancello che lo aveva travolto durante il turno.
Ieri notte alle 3, una nuova vittima della "morte bianca": Carmelo Costanzo,
46 anni, di Paola (Cosenza) si trovava al lavoro con altri quattro colleghi
sulla linea ferroviaria Sibari-Taranto, all'altezza della stazione di
Policoro quando, per cause ancora da accertare è stato ucciso da una
macchina operatrice che stava usando. L'incidente mortale ha bloccato fino
alle 7,30 del mattino, il traffico sul tratto ferroviario, ormai
ripristinato. Sul luogo si trovano Polizia, Carabinieri e Vigili del fuoco.
Le indagini, già avviate, dovranno chiarire i particolari della vicenda che
apre, ancora una volta, il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro a
Matera e in provincia

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__________ Informazione NOD32 5825 (20110127) __________

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