[Redditolavoro] roma esposti per la verità sulla morte di Mohammed Bannour
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Tue Jan 25 12:23:42 CET 2011
dalla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
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“Non siamo merce, non si può morire per lavorare”
Scritto il 24 gennaio 2011 da Matteo Marini
ROMA – Sabato mattina, presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università
La Sapienza di Roma, si sono ritrovate tante realtà del mondo della
sicurezza sul lavoro e del settore immigrazione, per costituire il comitato
per la verità sulla morte di Mohammed Bannour, l’operaio tunisino morto il
22 dicembre scorso nel cantiere della suddetta facoltà. L’evento si
intitolava: “Non siamo merce, non si può morire per lavorare”. Fra le tante
associazioni ed esponenti che sono intervenuti c’erano il Comitato immigrati
Italia di Roma, Enzo Diano della Rete Nazionale sulla sicurezza sul lavoro,
Atenei in rivolta, Associazione giuristi democratici e lo stesso collettivo
di Scienze Politiche. Quotidiano Sicurezza ha seguito l’evento.
La verità che emersa nel corso della mattinata è che – a sentire le parole
del cognato di Mohammed – è che l’ incidente si poteva evitare. Serenetta
Monti, ex RLS, attualmente RSU USI ZETEMA intervenuta all’incontro, ci tiene
a precisare: “Non si è riuscito ad evitare per il solito discorso: il
continuo volersi approfittare della manodopera dei lavoratori immigrati,
facendoli lavorare di fretta, senza dargli indicazioni sulla sicurezza,
insegnamenti di nessun tipo. In alcuni situazioni gli hanno fatto anche
utilizzare macchinari per i quali non erano abilitati”. “Dopo questo
decesso”, continua la Monti, “sicuramente diranno la solita assurdità, cioè
che l’incidente è avvenuto perché Mohammed si era fatto carico di un lavoro
che non gli competeva, troppo pesante per lui”.
Prima di tale comitato è stato inoltre presentato un esposto in Procura –
congiuntamente all’Usicons, Associazione per la tutela dei diritti e degli
interessi degli utenti dei servizi pubblici e privati e dei consumatori –
per far luce sulla vicenda e chiedendo anche un incontro con il magistrato
che si occuperà dell’inchiesta.
Ciò che a più voci Serenetta Monti ed il comitato chiedono è “la riapertura
delle discussioni sulle normative riguardanti la sicurezza e la tutela dei
lavoratori, in particolar modo sul Testo Unico 81/2008 che, secondo molti
tra gli interveuti, faciliterebbe la vita ai datori di lavoro, a discapito
degli operai”. Chiedono che “le istituzioni coinvolgano in questa
discussione i comitati spontanei, come quelli dei parenti delle vittime e
altre sigle sindacali che non siano quelle confederali (che troppe volte
hanno lasciato aperta la porta ad agevolazioni nel mondo industriale e nelle
imprese edili).
“Parlando proprio di imprese edili”, si sofferma la Monti, “dove abbiamo la
più alta concentrazione di lavoratori immigrati, bisognerebbe secondo me
capovolgere la mentalità del datore di lavoro, secondo la quale l’operaio
deve stare zitto e subire perché ciò che è veramente importante è il
profitto, il guadagno. Non importa come lo si raggiunga, anzi, si consente
anche la delocalizzazione di quelle imprese come la Fiat che vuole portare
il lavoro in Cina o nei paesi dell’Est dove si sa benissimo che i diritti
dei lavoratori – e quelli civili dell’essere umano – passano in secondo
piano”.
--
esposto
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale
Penale di Roma – Piazzale Clodio, 12 00195 Roma
Ufficio Ambiente e Incolumità Pubblica
c.a. Dott. Cucchiari
Alla Direzione DPL – Servizi Ispettivi del Lavoro
Via Brighenti 23 00159 Roma
Alla c.a. Dott. M. Esposito
Alla c.a. Ing. M. Petricola
Al Servizio Prevenzione e Igiene e Sicurezza nei Luoghi
di Lavoro ASL RM A
Via Tanaro 5 00198 Roma
Roma, Gennaio 2011
Oggetto: segnalazione ed esposto denuncia. Richiesta intervento e
sopralluogo per accertamento ipotesi di violazione oggetto della
segnalazione - esposto denuncia su ipotesi di violazione norme ex D. Lgs.
81/2008 e s.m.i., disposizioni tutela condizioni di lavoro, a seguito
incidente mortale presso l’Università di Roma “La Sapienza” del 22 dicembre
2010, cantiere presso Facoltà di Scienze Politiche, con apertura fascicolo
di indagine istruttoria.
La scrivente Associazione USICONS, Associazione tutela e difesa utenti e
consumatori servizi pubblici, legalmente costituita e con sede operativa in
Largo Veratti 25 00146 Roma (telefono num. 06/70451981, recapito fax
06/77201444), rappresentata dal Presidente p.t. dal prof. Giuseppe Martelli,
con domicilio eletto presso l’Associazione Usicons, Associazione aderente al
COMITATO “5 APRILE” – Rete Nazionale per la tutela della Salute e della
Sicurezza nei luoghi di lavoro, con il presente atto presenta formale
ESPOSTO DENUNCIA
e contestuale segnalazione agli organi di vigilanza in indirizzo per le
materie di propria rispettiva competenza, nonché alla Procura della
Repubblica di Roma, in fase di indagini istruttorie, con richiesta di
intervento urgente, di sopralluogo per accertamento e verifica situazione
descritta nell’esposto denuncia, per apertura di procedimento e
provvedimenti idonei, da parte dei soggetti competenti per materia e per
territorio, per le ipotesi sotto descritte di violazione delle disposizioni
di cui al D. lgs. 81/2008 e s.m.i., nonché per mancato rispetto delle
disposizioni di cui all’art. 2087 del codice civile nei confronti dei
lavoratori.
Si richiede inoltre di disporre accertamenti sulla verifica dell’idoneità
tecnico professionale delle imprese presenti nel cantiere, sulla regolarità
contrattuale, contributiva e assicurativa contro infortuni sul lavoro, sulla
natura del rapporto di lavoro subordinato effettivamente svolto dai
lavoratori impiegati nel cantiere, se trattasi di avvio al lavoro con
contratti individuali e corretta segnalazione agli organi competenti (INAIL)
almeno un giorno prima dell’inizio materiale dei lavori, accertando le
responsabilità per tutte le ipotesi di violazione segnalate nel presente
esposto del responsabile legale p.t. dell’Università di Roma “La Sapienza”
nella personale del Rettore p.t., dal Responsabile Unico per il
Procedimento, del R.S.P.P. incaricato per l’Università di Roma La Sapienza,
del Committente o del Responsabile dei Lavori (sia in fase di progettazione
sia in fase di esecuzione dei lavori - Coordinatore della Progettazione e
Coordinatore dell’Esecuzione dei Lavori), dei responsabili legali dell’impresa
affidataria e dei responsabili legali delle imprese esecutrici anche in sub
appalto, per il cantiere aperto e attualmente sotto sequestro giudiziario, a
seguito dell’incidente mortale nel quale è deceduto il lavoratore MOHAMMED
BANNOUR.
Si richiede di verificare ai sensi dell’art. 26 TUSL, se sia stato adempiuto
l’obbligo di accertamento della capacità tecnico – professionale dell’impresa
alla quale è stato dato l’appalto e alle imprese esecutrici.
Dalle prime e sommarie informazioni, all’Università “La Sapienza” di Roma
nemmeno alle rappresentanze sindacali interne dell’Ateneo, RSU e RLS eletti
o designati, è stato consegnata in copia la documentazione sia in
riferimento al D.V.R. dell’Ateneo e in particolare per quanto riguarda la
parte relativa ai lavori del cantiere citato, compresa la visione e consegna
di copia, almeno 10 giorni prima dell’inizio materiale dei lavori, del
P.O.S. e del P.S.C., delle relazioni tecniche, delle modalità di utilizzo
della segnaletica, della documentazione relativa alle misure di salvaguardia
dai fattori di rischio e pericolo in cantieri mobili in quota, delle
avvenute forme di informazione, formazione e addestramento specifico per i
lavoratori impiegati normalmente nel cantiere, dell’adempimento dei relativi
obblighi datoriali ex artt. 36 e 37 del D. Lgs. 81 del 2008, sia dipendenti
dell’impresa affidataria, delle imprese esecutrici, dei lavoratori autonomi
impiegati nell’esecuzione dei lavori, con regolare verifica di consegna del
D.U.R.C. da parte di ogni impresa esecutrice, nonché le segnalazioni
corrette all’INAIL, all’INPS e alla Cassa Edile dei lavoratori impiegati con
l’autocertificazione del CCNL applicato.
Si richiede inoltre di accertare se tutti i lavoratori impiegati nel
cantiere presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma La
Sapienza, fossero dotati e muniti di tesserino di riconoscimento con
fotografia, nominativo e indicazione della società affidataria o esecutrice
dei lavori.
In particolare, si richiede sia effettuato accertamento e verifica, del
rispetto da parte dei soggetti committente, affidatario ed esecutrici dei
lavori, dei generali principi e obblighi di cui all’articolo 15, 17 e 18 del
D. lgs. 81 del 2008 e s.m.i., del generale obbligo dovere di cui all’art.
2087 del codice civile, nonché degli obblighi di cui agli articoli 90, 91,
92, 93, 97, 98, 99, 100, dell’obbligo di consultazione dei RLS ex art. 102,
del rispetto degli art. 105, 108, 110, 111, 112, 115, e seguenti, della
verifica del rispetto degli articoli da 161 a 168 per quanto riguarda la
corretta segnaletica adottata nel cantiere con visibilità all’esterno del
cantiere stesso, del rispetto dei principi e dei criteri finalizzati ad
evitare i rischi per la movimentazione dei carichi di lavoro, di cui agli
articoli 168, 169, 170 e 171 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., con riferimento
alle dovute attività di informazione, formazione e addestramento specifico
sulle manovre corrette e sulle procedure da seguire nel cantiere, oltre che
aver inserito da parte dei soggetti a vario titolo responsabili, sia in fase
di progettazione sia in fase di esecuzione dei lavoro nel cantiere citato, i
dati tecnici sulla movimentazione dei carichi di lavoro anche con mezzi e
supporto meccanici, nel D.V.R., nel P.S.C., nel P.O.S. e nelle relazioni
tecniche.
E’ necessario richiedere inoltre un’analisi dell’appalto e della sua
regolarità, secondo le disposizioni e i criteri di cui al D.Lvo 163/2006 e
s.m.i.
Appare rilevante la verifica di tali adempimenti datoriali e del
committente, anche in relazione alla dinamica e alla ricostruzione del fatto
che ha portato alla morte sul lavoro dell’operaio Mohammed Bannour il 22
Dicembre 2010 e se il lavoratore deceduto era stato messo in regola per
quanto riguarda contratto di lavoro, segnalazione all’INAIL e versamento
regolare di contributi previdenziali, contributivi e assicurativi contro
infortuni sul lavoro.
Pertanto, alla luce di quanto sopra segnalato ed esposto, si richiede l’apertura
di un fascicolo e di un procedimento innanzi al competente organo
giudiziario, nonché per quanto di competenza degli organi di vigilanza, un
intervento urgente data la rilevanza della situazione esposta e in atto, da
parte dei soggetti competenti per materia e per territorio, con accertamento
della situazione sopra descritta ed esposta, con sopralluogo, adozione di
tutte le misure e dei provvedimenti da adottarsi in caso di accertata
violazione di disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro, come sopra descritte e di eventuali responsabilità penali dei
soggetti coinvolti.
Si richiede, anche ai sensi della L. 241/90, articoli da 7 a 9 e del cpp, da
parte della esponente Associazione (aderente al COMITATO 5 APRILE – Rete
nazionale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), in quanto
associazione operante sul territorio locale e nazionale, portatrice di
tutela di interessi collettivi diffusi, di essere informata per quanto
possibile e nel rispetto delle procedure coperte da “segreto istruttorio”,
della procedura attivata con il presente esposto denuncia e segnalazione,
con informativa al recapito indicato di Largo Veratti 25 00146 Roma.
Si richiede inoltre di essere informati, ai sensi dell’art. 408 del cpp, di
eventuale esito in merito all’archiviazione del procedimento da parte della
competente A.G.
Si ringrazia per l’attenzione e si inviano i ns. distinti saluti.
Per l’ Associazione Usicons il responsabile legale
Giuseppe Martelli
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