[Redditolavoro] ISPETTORI DELLA SICUREZZA: ZITTI E PEDALARE !

bastamortesullavoro@domeus.it cobasta at libero.it
Fri Jan 14 09:26:15 CET 2011


ISPETTORI DELLA SICUREZZA: ZITTI E PEDALARE !

Riporto l' ennesima vicenda di ordinaria follia tutta italiana.
A Livorno gli Ispettori della ASL 6, preposti ai controlli su sicurezza sui 
luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, sanità veterinaria, igiene pubblica 
per effettuare le ispezioni non potranno più utilizzare le autovetture 
aziendali e nemmeno le proprie.
Le alternative saranno quelle di usare i mezzi pubblici o . . . la 
bicicletta e . . . pedalare !
Quindi da un lato stiamo assistendo alla lenta, ma sistematica demolizione 
della normativa di tutela di salute e sicurezza, cominciata col 
D.Lgs.106/09.
Dall' altro vediamo che anziché potenziare gli organici degli enti di 
controllo, come utilissimo deterrente a chi non rispetta la normativa, 
questi rimangono invariati e anzi si sta facendo tutto il possibile per 
mettere loro i bastoni tra le ruote (vedi ad esempio anche il "Collegato 
Lavoro", per quanto riguarda le modifiche alle procedure delle attività 
ispettive).

Nel seguito tutta la storia, come dalle mail inviatemi dal solito solerte 
Marco Bazzoni.
Come leggerete non è finita qui e quindi a presto ulteriori notizie.

Marco Spezia


Lunedì 3 gennaio 2011 Marco Bazzoni gira questa mail ricevuta dagli 
Ispettori ASL di Piombino con allegato l' articolo riportato dal quotidiano 
La Nazione.


Data: 02 gennaio 2011 17:23
Oggetto: ISPEZIONI...TUTTI SUL BUS!

Cari colleghi vi chiediamo un aiuto !
Buone feste.
Alcuni Tecnici della Prevenzione dell' ASL 6 di Livorno


LA NAZIONE, GIOVEDÌ 30 DICEMBRE 2010

PIOMBINO DENUNCIA DI ALCUNI ADDETTI ALLA PREVENZIONE
ASL, i tecnici dovranno usare i mezzi pubblici
Quelli aziendali o i propri solo dietro autorizzazione

"Avete mai visto un poliziotto o un carabiniere che per svolgere l' attività 
prende il mezzo pubblico ?". La domanda arriva da alcuni tecnici della 
prevenzione (ex vigili sanitari) dell' ASL 6, che denunciano una situazione 
che potrebbe portare alla paralisi del loro lavoro: non ci sono auto di 
servizio sufficienti e quelle private non possono essere più utilizzate.

"Ogni giorno svolgiamo attività di vigilanza ed ispezione lungo tutto il 
territorio della provincia al fine di garantire il rispetto delle normative 
in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, sanità 
veterinaria, igiene pubblica. Lo svolgimento di queste attività sono state 
garantite fino a settembre attraverso l' utilizzo delle poche auto aziendali 
e delle auto proprie messe a disposizione da alcuni ispettori."
"A partire da ottobre - spiegano - la Direzione aziendale ha disposto la 
cessazione immediata di tutte le autorizzazioni all' utilizzo del mezzo 
proprio. Viene disposto che il personale che deve recarsi sul territorio per 
lo svolgimento dell' attività istituzionale deve prioritariamente utilizzare 
i mezzi pubblici di linea. Laddove questo utilizzo non sia possibile per 
mancanza di mezzi, il dipendente potrà utilizzare i mezzi aziendali. Nel 
caso non sia possibile l' utilizzo del mezzo pubblico, né di quello 
aziendale, il dipendente potrà essere autorizzato preventivamente, nei casi 
strettamente necessari per indifferibili motivi di necessità ed urgenza dal 
diretto responsabile (sei passaggi e un fax per fare la richiesta)".

"Ci chiediamo come sia possibile aver individuato l' utilizzo del mezzo 
pubblico come veicolo idoneo a svolgere l' attività quotidiana del 
professionista sanitario. La Direzione pretende che l' ispettore utilizzi il 
mezzo pubblico per raggiungere un cantiere od un ristorante. Ve lo 
immaginate voi un ispettore alla fermata con tutta la strumentazione 
necessaria ?".

E da gennaio verranno dismesse 50 auto. Forse la metà saranno reintegrate.


Mercoledì 5 gennaio 2011 Marco invia la seguente mail.


Vi giro l' interrogazione depositata oggi dal Gruppo Consigliare Toscano 
della Federazione della Sinistra, in merito alla situazione dei tecnici 
della prevenzione dell' ASL 6 di Livorno, che d' ora in poi, secondo una 
disposizione dell' ASL dovranno utilizzare i bus per andare a fare i 
controlli (sono usciti due articoli che denunciavano questa cosa, uno su La 
Nazione e uno sul Tirreno, in data 30/12/10).

Dopo aver letto questi articoli sono rimasto a dir poco sbalordito.

Avevo scritto anche al Presidente della Regione Rossi e all' assessore alla 
Salute Scaramuccia per chiedere spiegazioni in merito, ma non ho ricevuto la 
benché minima risposta.

Già i tecnici della prevenzione ASL sono "ridotti all' osso" (e mi sto 
battendo da anni perché sia aumentato il personale ispettivo). Se poi a 
Livorno devono utilizzare anche l' autobus per andare a fare i controlli, 
beh, non ci siamo assolutamente.

Quasi dimenticavo, questa disposizione, riguarda anche il personale 
sanitario che effettua attività di assistenza domiciliare e nelle strutture 
residenziali.

Ringrazio la Federazione della Sinistra per la sensibilità dimostrata, 
perché finora è stato l' unico partito in consiglio regionale, a presentare 
un interrogazione in merito, che spero venga discussa quanto prima.

Spero inoltre, che qualche quotidiano nazionale, agenzia di stampa o 
rivista, vorrà dare ampio risalto alla notizia di questa interrogazione.

Saluti.
Marco Bazzoni Operaio metalmeccanico e
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Firenze.


E nel seguito il testo dell' interrogazione.


Gruppo Consiliare
Federazione della Sinistra - Verdi

Al Presidente del Consiglio Regionale della Toscana

Firenze, 5 gennaio 2011

OGGETTO: INTERROGAZIONE ORALE - SITUAZIONE TECNICI DELLA PREVENZIONE ASL 6 E 
SICUREZZA DEL LAVORO IN TOSCANA.

Il sottoscritto Consigliere Regionale
ricordato che l' Azienda ASL 6 di Livorno assiste una popolazione di 349.324 
abitanti, di cui 80.117 sopra i 65 anni e 17.786 stranieri regolarmente 
residenti, e che il suo territorio comprende 27 Comuni (i 20 Comuni della 
Provincia di Livorno e 7 della Provincia di Pisa) ed è articolato in quattro 
Zone/Distretto;
appreso dalla stampa che presso suddetta ASL i tecnici della prevenzione 
denunciano una grave situazione lavorativa per l' insufficienza d' auto di 
servizio;
appreso che la Direzione aziendale ha disposto per lo svolgimento dell' 
attività istituzionale la cessazione immediata di tutte le autorizzazioni 
all' utilizzo del mezzo proprio, l' utilizzo prioritario per recarsi sul 
territorio dei mezzi pubblici di linea e soltanto nel caso in cui quest' 
utilizzo non sia assolutamente possibile per mancanza di collegamenti idonei 
o per problemi d' orari il dipendente potrà utilizzare i mezzi aziendali: 
solo nel caso non sia possibile l' utilizzo del mezzo pubblico, né di quello 
aziendale, il dipendente potrà essere autorizzato preventivamente, nei casi 
strettamente necessari per indifferibili motivi di necessità ed urgenza dal 
diretto responsabile ad utilizzare un mezzo proprio;
considerato che i tecnici della prevenzione ogni giorno svolgono un' 
importante attività di vigilanza ed ispezione su un vasto territorio per 
garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di 
lavoro, di sicurezza alimentare, di sanità veterinaria e d' igiene pubblica 
e che per tali mansioni devono spesso muoversi con strumentazioni idonee;
considerata l' assoluta rilevanza e drammaticità sociale del tema della 
sicurezza del lavoro, viste anche le vicende ripetute con morti e feriti 
anche in Toscana;
considerato che il Governo ha sciolto l' ISPESL, l' Istituto per il collaudo 
della sicurezza dei macchinari, senza normare con decreto il passaggio sotto 
l' INAIL, e commettendo un possibile abuso in quanto è intervenuto in 
materia sanitaria (l' ISPESL dipende dal Ministero della Sanità) senza 
consultare le Regioni;

considerato che risulta un attivo storico dell' INAIL di svariati miliardi d' 
euro, che corrisponde alla differenza tra quanto pagato da aziende e 
lavoratori con la tassazione diretta in busta paga e quanto effettivamente 
restituito ai lavoratori infortunati.

interroga la Giunta Regionale per conoscere:

se ritiene l' utilizzo del mezzo pubblico lo strumento idoneo a svolgere l' 
attività quotidiana del professionista sanitario;
se intende intervenire per risolvere tale situazione;
se vi sono altre situazioni simili o potenzialmente simili a quella dell' 
ASL 6;
se ritiene di intervenire sulla vicenda dello scioglimento dell' ISPESL, 
ipotizzando un ricorso alla Corte Costituzionale per l' atto potenzialmente 
illegittimo del Governo, e nel frattempo assumere, come possibile da Legge, 
la direzione dell' attività di tale Ente, allo stato sospesa e vacante;
se ritiene di formulare proposte per l' utilizzo dell' attivo storico dell' 
INAIL a livello regionale, ad esempio per finanziare attività di 
potenziamento dei controlli sulla sicurezza del lavoro e superare situazioni 
come quella dell' ASL 6.

Mauro Romanelli


Infine sabato 8 gennaio 2011 Marco Bazzoni invia l' articolo uscito il 6 
Gennaio 2011 su La Nazione, edizione di Livorno.


LA NAZIONE, GIOVEDÌ 6 GENNAIO 2011

LA FEDERAZIONE SINISTRA VERDI PRESENTA UN' INTERROGAZIONE
Carenza d' auto per i tecnici dell' ASL
Il caso approda sui banchi della Regione

PIOMBINO
La grave situazione lavorativa dovuta alla scarsa disponibilità di auto dei 
tecnici della prevenzione dell' ASL 6 arriva sui banchi del consiglio 
regionale.
A presentare un' interrogazione è il gruppo della Federazione Sinistra 
Verdi.
"Abbiamo appreso che la Direzione aziendale ha disposto per lo svolgimento 
dell' attività istituzionale la cessazione immediata di tutte le 
autorizzazioni all' utilizzo del mezzo proprio, l' utilizzo prioritario per 
recarsi sul territorio dei mezzi pubblici di linea e soltanto nel caso in 
cui quest' utilizzo non sia assolutamente possibile per mancanza di 
collegamenti idonei o per problemi d' orari il dipendente potrà utilizzare i 
mezzi aziendali - evidenzia Mauro Romanelli - e solo nel caso non sia 
possibile l' utilizzo del mezzo pubblico, nè di quello aziendale, il 
dipendente potrà essere autorizzato preventivamente, per indifferibili 
motivi di necessità ed urgenza ad utilizzare un mezzo proprio. Considerato 
che i tecnici della prevenzione ogni giorno svolgono un' importante attività 
di vigilanza ed ispezione su un vasto territorio per garantire il rispetto 
delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, di sicurezza 
alimentare, di sanità veterinaria e d' igiene pubblica e che per tali 
mansioni devono spesso muoversi con strumentazioni idonee. Considerato 
inoltre che risulta un attivo storico dell' INAIL di svariati miliardi d' 
euro, che corrisponde alla differenza tra quanto pagato da aziende e 
lavoratori con la tassazione diretta in busta paga e quanto effettivamente 
restituito ai lavoratori infortunati, vorremmo sapere se la giunta regionale 
considera l' utilizzo del mezzo pubblico lo strumento idoneo a svolgere l' 
attività quotidiana del professionista sanitario e se intende intervenire 
per risolvere tale situazione. E anche se ritiene di formulare proposte per 
l' utilizzo dell' attivo storico dell' INAIL."





More information about the Redditolavoro mailing list