[Redditolavoro] due morti sul lavoro a catania

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Mon Jan 10 14:51:24 UTC 2011


Esplode fabbrica di fuochi
due morti nel CataneseL'incidente è avvenuto a Santa Venerina. Le due 
vittime sono un lavoratore romeno e un anziano di Mascali. Il figlio del 
titolare è in gravi condizioni I soccorritori all'esterno della fabbrica
 Due persone sono morte e un'altra è rimasta ferita nell'esplosione avvenuta 
in una fabbrica di fuochi d'artificio a Santa Venerina, comune in provincia 
di Catania. La deflagrazione, alla quale è seguito un incendio,  è avvenuta 
poco dopo le 9,30. Sul posto numerose squadre dei vigili del fuoco e 
ambulanze oltre a polizia e carabinieri.

L'incidente è avvenuto in uno dei capannoni della "Pirotecnica Etnea", in 
contrada Cosentini, alla periferia di Santa Venerina. I due morti sono 
entrambi operai della fabbrica. Uno di loro era un lavoratore romeno, 
l'altro era di Mascali. Il ferito, Gaetano Spina, figlio del titolare, è 
stato trasportato dall'elisoccorso all'ospedale di Acireale e da lì 
trasferito al centro grandi ustioni del Cannizzaro di Catania. Le sue 
condizioni sono gravi. Secondo quanto si è appreso, la deflagrazione è 
avvenuta mentre le vittime stavano preparando una miscela esplosiva.

Le vittime. Sono state identificate le vittime dell'esplosione. Sono il 
romeno Petru Merla, di 39 anni, e Giuseppe Adornetto, di 75 anni, di 
Mascali, comune sempre in provincia di Catania. Un corpo è stato trovato 
carbonizzato, l'altro dilaniato. Il ferito è Gaetano Spina, di 45 anni, 
figlio del proprietario dell'azienda, che è stato trasferito d'urgenza 
dall'ospedale di Acireale al centro grandi ustionati del Cannizzaro di 
Catania, dove è ricoverato con la prognosi riservata.

I testimoni. "Ero al lavoro nella mia campagna, a circa cento metri dalla 
struttura, quando ho sentito un botto incredibile, sembrava fosse scoppiata 
la guerra, mi sono avvicinato ma non ho avuto il coraggio di entrare 
dentro". Così il proprietario di un terreno attiguo la fabbrica di fuochi 
d'artificio ricostruisce l'accaduto. E' stato tra i primi ad arrivare sul 
posto e a chiamare i soccorsi telefonicamente ed è ancora sotto choc: "Ho 
visto una scena terrificante, da film dell'orrore - aggiunge - lo confesso: 
ho avuto paura e  mi sono subito allontanato per timore di altre 
esplosioni".  L'esplosione è stata così violenta che è stata avvertita a 
diversi chilometri di distanza, anche in altri comuni alle pendici del 
versante Est dell'Etna. "Ho sentito un gran botto e la mia casa ha tremato 
come se ci fosse stato il terremoto", racconta Giuseppe Pirruccio, amico 
della famiglia Spina che abita a Fleri, a due chilometri della tragedia. 
"Sono sconvolto - aggiunge guardando i danni provocati dalla deflagrazione - 
e sono corso subito qui perché ho capito cosa poteva essere successo. 
Speravo di sbagliarmi, ma purtroppo non è stato così....".

Il magistrato. "Abbiamo trovato uno scenario terrificante. Una delle due 
vittime è stata investita dall'esplosione, scaraventata in aria e finita su 
un albero. L'altra è stata invece dilaniata dall'esplosione". E' quanto 
affermato dal sostituto procuratore della Repubblica Enzo Serpotta che ha 
ricostruito le conseguenze dell'esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi 
d'artificio dopo il sopralluogo compiuto nell'ambito dell'inchiesta aperta 
dalla Procura etnea. Serpotta ha poi evidenziato come ancora "non è 
possibile capire se siano stati rispettati i parametri di sicurezza" che la 
legge impone in questi luoghi



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