[Redditolavoro] SICUREZZA SUL LAVORO, VERSO LO SMANTELLAMENTO DEL POOL DELLA PROCURA DI TORINO
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Thu Feb 3 06:47:23 UTC 2011
SICUREZZA SUL LAVORO, VERSO LO SMANTELLAMENTO DEL POOL DELLA PROCURA DI
TORINO
Da Il Fatto Quotidiano
30 gennaio 2011
di Andrea Giambartolomei
Una norma del regolamento del CSM impone che i magistrati non possano avere
lo stesso ruolo per più di dieci anni. E' per questo limite che sei dei nove
procuratori del gruppo specializzato in incidenti sul lavoro diretto da
Raffaele Guariniello dovranno cambiare collocazione entro la fine del 2011
Una squadra di magistrati esperti che verrà divisa. Un team da rimettere in
piedi, con nuovi procuratori da istruire mentre le indagini rallentano. È
quello che accadrà a fine anno nella procura di Torino a danno del gruppo
specializzato in "Sicurezza del lavoro e tutela del consumatore" diretto da
Raffaele Guariniello, il magistrato esperto in incidenti sul lavoro e morti
bianche, l' accusatore di multinazionali come l' Eternit e la ThyssenKrupp.
È sabato mattina e lui è al lavoro nel suo studio al quinto piano della
procura, come fa sempre, anche nei week-end. Intanto, nell' aula magna del
Tribunale, durante l' inaugurazione dell' anno giudiziario, il procuratore
generale del capoluogo piemontese Marcello Maddalena lancia un allarme che
lo riguarda: "In forza al divieto di permanenza ultradecennale nello stesso
incarico saranno costretti a cambiare mestiere per raggiunta decennalità
pressoché tutti i suoi uomini, cioè buona parte dei magistrati che con lui
hanno costruito una scuola e che potrebbero assicurarne la continuità in
futuro".
È una norma del regolamento del Consiglio superiore della magistratura sulla
"permanenza nell' incarico presso lo stesso ufficio" (già prevista nell'
articolo 19 del D.Lgs.160/06) e impone che i magistrati non possano avere lo
stesso ruolo per più di dieci anni. E' per questo limite che sei dei nove
procuratori del gruppo di Guariniello dovranno cambiare collocazione entro
la fine del 2011.
Ma cosa potrebbe accadere alle indagini sulla sicurezza sul lavoro ? Per
capirlo basta guardare dietro la scrivania del PM, dove sono appese alcune
immagini dei maxiprocessi che sta affrontando assieme alla sua squadra.
In una è insieme a Laura Longo e Francesca Traverso, che con lui compongono
l' accusa contro i dirigenti della ThyssenKrupp per il rogo in cui morirono
sette operai il 6 dicembre 2007. Il processo è ormai alle udienze finali.
Nell' altra è con Gianfranco Colace e Sara Panelli, che lo affiancano nel
procedimento contro due manager dell' Eternit per i decessi di circa tremila
persone. La sentenza dovrebbe giungere entro l' estate. Tre dei quattro
sostituti lasceranno il loro incarico e i delicati processi che seguono.
Rimarrà, e solo per due anni ancora, la dottoressa Longo che sarà affiancata
da nuovi colleghi.
E c' è un altro punto da non trascurare. Guariniello stesso potrebbe
lasciare Torino per diventare procuratore capo a Genova. Così il pool
sarebbe smantellato definitivamente.
"Abbiamo impiegato anni per formare questo gruppo specializzato. - racconta
Guariniello - Questa è un' esperienza che si crea processo dopo processo.
Se viene meno questa specializzazione è controproducente".
Le indagini rallenterebbero e ci sarebbero più difficoltà: "Mi chiedo come
sia stato possibile arrivare a una norma del genere", dice.
Va bene il ricambio, "ma come può venir meno più della metà di un gruppo
specializzato ?".
Per il PG Maddalena è un procedimento "contrario ad ogni principio di buona
amministrazione" che "richiede specializzazione" soprattutto se si vuole
"accelerare i ritmi produttivi".
Guariniello ha sempre sperato nella creazione di un pool nazionale di
magistrati esperti sui temi della salute. Una procura capace di indagare
sugli infortuni sul lavoro sostenendo i distretti più piccoli senza
specializzazioni in materia. Eppure ora potrebbe ritrovarsi a dirigere
magistrati poco esperti.
"La legislazione in questa materia è molto complessa" - spiega, aggiungendo
che - "l' attività si basa molto sui rapporti con consulenti e periti" e
sulla necessità "di conoscere le procedure migliori per indagare su un
incidente sul lavoro".
"E allora - conclude il PG Maddalena - mi chiedo se è questo il modo di
perseguire l' efficienza della giustizia o non è piuttosto il modo di
mortificare, avvilire, disamorare tutti coloro che in questa professione
hanno investito passione, entusiasmo e spirito di sacrificio".
Per questo, alla fine del suo intervento, si è rivolto direttamente al vice
presidente del CSM, Michele Vietti, al sottosegretario alla giustizia,
Giacomo Caliendo e ai parlamentari presenti: "È troppo chiedere se non un
pentimento, un ripensamento, ricordando magari le parole di Alessandro
Manzoni 'Dio perdona tante cose per un' opera di misericordia?' ".
NON CHIAMATELE MORTI BIANCHE
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