[Redditolavoro] Fw: Omsa, bilancio e nuova lotta

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Fri Dec 30 21:46:48 CET 2011



OMSA, CONTRO I LICENZIAMENTI SERVE UN BILANCIO E UNA NUOVA LOTTA

"Le segreterie regionali delle tre sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil)
sostengono che quello della Golden Lady «è un comportamento provocatorio e
arrogante»
Il comunicato congiunto parla di «colpo di mano» dell'azienda, che avrebbe
deciso in fretta di andare in Serbia, «mettendo in ginocchio l'intero
territorio faentino»...
Non nasconde un po' di fastidio nemmeno la Regione. Che parla - per bocca
dell'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli -
di «forzatura» rispetto agli «incontri già programmati» e alle idee sulla
«reindustrializzazione» dell'area."

E' assurdo sentire parlare i sindacati cgil, cisl, uil, uniti, di "colpo di
mano dell'azienda che avrebbe deciso in fretta di andare in Serbia...", o la
Regione di "forzatura". E' dal 2010 che l'azienda ha detto chiaro i suoi
piani di chiusura della fabbrica, e ha fatto altrettanto chiaramente tutti i
suoi passi "alla luce del sole", per andare a fare più profitti lì dove, in
Serbia, può tagliare il costo del lavoro. Di cosa, allora fanno finta di
meravigliarsi i sindacati confederali e la Regione?
Alcune lavoratrici tempo fa, restituendo la tessera alla cgil, hanno detto:
"È avvilente, le abbiamo provate tutte! Prima abbiamo chiesto, poi gridato
poi anche minacciato e raccolto firme. Abbiamo protestato con la Cgil
provinciale, con quella regionale e addirittura con la nazionale, ma anche
la signora Camusso che sbandiera tanto i diritti delle donne non ha voluto
aiutarci".
La realtà è che contro i piani dell'Omsa nessuno ha voluto fare una vera
lotta. Ad essa si è sostituita più l'immagine, la ricerca di visibilità
mediatica, e l'appello al boicottaggio dei prodotti. I sindacati, in primis
la Cgil, non hanno voluto fare di questa realtà di centinaia di lavoratrici,
di questa lotta anche una battaglia esemplare di unità delle donne
lavoratrici, attaccate come classe e come donne.
Oggi, si dimostra che senza una lotta che colpisca in primis l'azienda e i
suoi interessi, senza una battaglia contro le istituzioni, non è vero che a
più visibilità corrisponde più risultati.

Oggi la partita non può essere chiusa. Ma occorre che prima di tutto le
operaie dell'Omsa rimaste coraggiosamente a combattere facciano un rapido
bilancio e traggano da esso le lezioni per fare una nuova lotta.

Da parte nostra, nell'esprimere tutta la nostra solidarietà alle operaie
dell'Omsa, diamo la nostra massima disponibilità a contribuire alla vostra
lotta.

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario



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