[Redditolavoro] Fw: Altra sentenza ricorso precari a Milano ealcune considerazioni

matilde matilde at inventati.org
Wed Dec 21 08:56:38 CET 2011


molto interessante
scusate, io sono un po' controcorrente, forse 
anarchica?http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2011/12/20/18272-articolo-18-quel-pasticcio-brutto-dellesecutivo-allarma/?utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+controlacrisi+%28ControLaCrisi.org%29
Laura
----- Original Message ----- 
From: "CobasSindacatodiClasse" <cobasta a libero.it>
To: <redditolavoro a lists.ecn.org>
Sent: Tuesday, December 20, 2011 8:48 PM
Subject: [Redditolavoro] Fw: Altra sentenza ricorso precari a Milano ealcune 
considerazioni




---------- Forwarded message ----------
From: giuseppe palatrasio <giuspalatrasio a yahoo.it>
Date: 2011/12/20
Subject: [coordinamento3ottobre] Altra sentenza ricorso precari a Milano e
considerazioni personali
To: "coordinamento3ottobre a googlegroups.com" <
coordinamento3ottobre a googlegroups.com>


Anch'io ieri ho avuto udienza presso il Tribunale del Lavoro di Milano per
il ricorso che chiedeva la riconversione dei contratti a tempo determinato
in tempo indeterminato e in subordine il risarcimento del danno. Il giudice
anche nel mio caso, come in tanti altri, ha accolto solo la seconda
istanza, non manifestando il coraggio e l'indipendenza necessari per
mettersi contro l'Amministrazione pubblica e la prassi giuridica attuale e
quindi inapplicando una legge palesemente iniqua come quella esclude la
conversione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo
indeterminato. Tuttavia ha avuto un pò più di coraggio non applicando, nel
conteggio del risarcimento del danno, la recente legge Brunetta che fissa
come limiti allo stesso, una mensilità per ogni anno di servizio con un
tetto massimo di 12 mensilità. Nel mio caso infatti il giudice ha concesso
11 mensilità a fronte di 7 anni di servizio. Inoltre ha condannato la
controparte al rimborso delle spese legali solo per il 50%. Anche per me
quindi niente ruolo e sulla carta una piccola consolazione monetaria.

Nonostante l'esito più favorevole, una considerazione generale mi sento
tuttavia di farla: questi ricorsi rischiano di essere un buco nell'acqua
sia dal punta di vista pratico e individuale, sia da un punto di vista
politico e generale. La dura realtà pura e semplice è che, tra migliaia di
ricorrenti in tutta Italia, in ben pochi casi è stato riconosciuta la
conversione del contratto e quindi il ruolo per il precario ricorrente. E
sempre in primo grado con la grossa probabilità che il giudice d'Appello,
applicando la suddetta legge iniqua, emetta sentenza contraria.
Ma ancor più tragica è la costatazione che il MIUR con tutta probabilità
non pagherà mai neanche i risarcimenti del danno a cui viene condannato,
che rappresenterebbero per lo Stato uno esborso di centinaia di milioni di
euro. Ma si sa "siamo in crisi", i trattamenti discriminatori subiti dai
precari della scuola per anni e anni non sono per nessuno Stato capitalista
una priorità e lo Stato italiano che si affanna con manovre "lacrime e
sangue" a pagare il suo debito se si tratta di banche non ha la stessa
fretta e neanche l'intenzione se si tratta di lavoratori. Che, pur se
migliaia e con in mano una sentenza, rischiano di rimanere per sempre a
bocca asciutta.

La mia domanda è: valeva la pena per tanti sindacati, confederali e di base
nessuno escluso, per alcune associazioni e gruppi di precari, impostare da
un anno a questa parte la propria opposizione ai tagli nella scuola del
Governo Berlusconi e alle Riforme "epocali" della Gelmini soprattutto su
questi ricorsi dei precari? Come se bastassero questi per far crollare
l'impalcatura liberista contro la Scuola pubblica, eretta e sostenuta non
solo dal Governo Berlusconi ma, penso sia ormai evidente a tutti, accomuna
in un'unico fervore ideologico di smantellamento della formazione pubblica,
"i tecnici" come Monti e i suoi ministri, l'opposizione istituzionale e
tutti i governi europei di centro-destra o di centro-sinistra. Non è stato
miope pensare che sarebbero bastate delle sentenze dei giudici, anche se
tantissime, a far cambiare queste politiche di tagli e di precarizzazione,
decise a livello europeo e sostenute da tutto il capitalismo industriale e
finanziario, quando altre sentenze di altri giudici, in questo caso penali,
non sono riuscite neanche a far dimettere Berlusconi e a farlo arrestare
come merita? Ben altri rimedi ci vogliono! Ben altra idea di azione di
massa! Ben altra strategia di lotta!

Giuseppe Palatrasio

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